June 2000
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Diagnosis by Internet

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. Le notizie

Ilapak spinge sull’automazione

Ilapak pushes for automation

Da stagista a tecnologo dell’imballaggio
From student to expert in the field of packaging

Il packaging per un contract manufacturer
Packaging for a contract manufacturer

E-commerce per l’E-World
E-commerce for the E-World

DeviceNet standard europeo
DeviceNet European standard

Ahlstrom acquista Ascoli Paper
Ahlstrom purchases Ascoli Paper

Premio Nazionale Gianfranco Fedrigoni
The Gianfranco Fedrigoni National Award

Corepla: un bilancio per il futuro
Corepla: a balance for the future

In breve

È nata l’Associazione Europea dei marcatori di etichette (ELMA), in rappresentanza dell’industria europea dell’etichettatura wet glue. Fondata da CPC (F), Illochroma (B), Töpfer (D), Grupo Impresor Savasa (E), Nova Print (N) e Chiesa Tirelli (I), organizza il primo meeting a Bruxelles questo 22 giugno.
ELMA, the European Association of label markers, representing the European wet glue labeling industry, has come into being. Founded by CPC (F), Illochroma (B), Töpfer (D), Grupo Impresor Savasa (E), Nova Print (N) and Chiesa Tirelli (I), its first meeting is being organized in Brussels, scheduled for the coming June 22.

Bruno Pavesi, amministratore delegato di BTicino è il presidente dell’Associazione Intel (la struttura fieristica di ANIE) per il prossimo biennio. La Federa-zione Nazionale Imprese Elet-trotecniche ed Elettroni-che rappresenta il quarto settore industriale italiano (75.000 miliardi di fatturato) e organizza le fiere Intel (Milano, 23/ 27 maggio 2001) e Sicurezza.
Bruno Pavesi, the managing director of BTicino has been nominated president of the Intel Association (the convention centre structure of ANIE) for the next two years. The National Federation of Electrotechnical and Electronic Companies, representing the fourth largest Italian industrial sector with 75,000 billion lire in sales revenues, organises the Intel (Milan, 23/27 May 2001) and Sicurezza trade shows.

Il nuovo direttore generale di Unipro (l’associazione nazionale delle industrie cosmetiche e profumiere) è Gianfranco Di Natale, già direttore dell’Unione Industriale del Verbanio, Cusio, Ossola, nonché vicedirettore dell’Associazione Industriali Maglieria e consigliere di amministrazione di Sistema Moda Italia.
The new general director of Unipro (National Association for the Cosmetics and Perfume Industries) is Gianfranco Di Natale, former director of the Industrial Union of the Verbanio, Cusio, and Ossola region, as well as the vice director of the Association of Knitwear Industries and member of the board of the Italian Fashion System.

News


Grazie al lavoro svolto dalla Divisione Automazione, Ilapak si è affermata come fornitore di sistemi automatici di alimentazione, ampliando la propria gamma di confezionatrici con i complementi e i servizi di hardware e software utili a garantire l’integrazione di linee ad alta velocità. E.P.
Ilapak spinge sull’automazione

Ilapak ha partecipato a Ipack-Ima con un’immagine di alto profilo, ha presentato il meglio della sua produzione e celebrato l’importante anniversario dei 30 anni. Ma, soprattutto, per l’azienda italo-svizzera la fiera milanese è stata l’occasione per sancire il successo della Divisione Sistemi, fondata tre anni fa con l’obiettivo di completare la gamma di macchine form-fill-seal orizzontali, verticali e per atmosfera modificata.
«Il mercato chiede più automazione», commenta il signor Romualdi, direttore commerciale Senior della Divisione Sistemi, in Ilapak da 27 anni come responsabile commerciale internazionale.
«Oggi nessuna azienda può puntare a migliorare i margini operativi facendo lievitare il prezzo dei prodotti, perché i mercati non lo recepiscono.
Bisogna pertanto recuperare profittabilità eliminando gli sprechi e aumentando l’efficienza delle linee produttive con un’automazione seria e intelligente».
Ilapak ha risposto a questa esigenza creando una divisione ad hoc, a Nova Milanese, fedele alla scelta originaria di specializzare tutte le fabbriche con una linea di prodotto. Così, anche in questo caso le risorse sono esclusivamente dedicate alla progettazione e alla costruzione dei sistemi di alimentazione e dell’elettronica necessari ad assicurare il collegamento più efficiente fra macchine di processo e confezionatrici.
«La Divisione Sistemi - spiega Romualdi - posta sotto la direzione tecnica dell’ingegner Silvio Quaglia, è oggi in grado di offrire soluzioni automatiche con output da 1.000 pezzi al minuto, con confezionatrici elettroniche a saldatura di tipo tradizionale (le flowpack a ganasce rotanti prodotte nello stabilimento di Nova Milanese) e con ganasce D-Cam ad alta velocità e saldatura ermetica, per una più lunga shelf life e conservazione della fragranza (realizzate a Lugano). Il mercato ha recepito molto bene le nuove soluzioni integrate, tanto che abbiamo ricevuto ordini sia dai nostri clienti tradizionali sia da aziende alla ricerca di nuovi partner, più vicini alle loro esigenze di flessibilità e automazione personalizzata».
In contemporanea, la società sta investendo risorse ulteriori nell’assistenza post-vendita.
«I tecnici delle nostre filiali - afferma il manager - vengono chiamati in azienda per lavorare sulle fasi finali della costruzione e collaudo degli impianti; quindi seguono l’installazione e assumono la responsabilità del servizio locale all’utilizzatore. Ilapak, infatti, è nata 30 anni fa come società commerciale, proponendosi ai clienti come global partner nel rinnovamento e nel confronto col mercato. Per questo, la R&S è stata posta al servizio della vendita, con il compito di realizzare quanto richiesto dal mercato; oggi, le varie funzioni - commerciale, produttiva, di engineering, assistenza pre e postvendita e ricerca - sono state integrate seguendo lo stesso concetto centrale: servire le esigenze dei singoli clienti».

Thanks to the work carried out by its Automation Division, Ilapak has become a leading supplier
of automatic feed systems, extending its own range of packing machines with the accessories
and hardware and software services needed to guarantee the integration of high speed lines. E.P.

Ilapak pushes for automation

Ilapak took part in Ipack-Ima with a high profile image, presenting the pick of its product range, and also celebrated the important anniversary of its first 30 years. But, and above all else, for this Italian/Swiss company, the Milan fair provided the perfect occasion to endorse the success of its Systems Division, set up three years ago with the goal of completing the company’s range of horizontal and vertical form-fill-seal machines and modified atmosphere packing machines. «The market wants more automation», comments Mr. Romualdi, senior commercial manager of the Systems Division, who’s worked for Ilapak for some 27 years as its international commercial manager. «Today, no company can afford to improve its operating margins by raising the price of its products, because the markets simply won’t accept this. Instead, one needs to recover profitability by getting rid of waste and increasing the efficiency of the production lines by means
of serious and intelligent automation».
Ilapak has responded to this need by creating a special division in Nova Milanese, in line with company’s original choice to specialise all its factories in a given product line. Thus, in this case too, the resources have been dedicated entirely to the design and construction of feed systems and the electronics needed to guarantee the most efficient connection between the process and packing machines.
«The Systems Division - explains Romualdi - is run by Silvio Quaglia, our technical director, and is today capable of offering automatic solutions with output levels of 1,000 items/minute, with electronic packing machines for conventional sealing (the rotary jaw flowpack machines produced in our Nova Milanese factory) and with high speed D-Cam jaws and hermetic sealing, for a longer shelf life and preservation of the fragrance (produced in Lugano). The market has warmly welcomed the new integrated solutions, so much so that we’ve received orders both from our traditional customers and from companies looking for new partners, more able to meet their needs for flexibility and tailored automation».
At the same time, Ilapak is investing further resources in after-sales assistance.
«The technicians from our branches - says the manager - are called to headquarters to work on the final stages of the construction and testing of the plants; they thus supervise the installation and assume the responsibility for local user service. Indeed, Ilapak was set up
30 years ago as a commercial company, offering its services to customers as a global partner for renewal and dealing with the market. For this reason, our R&D has always been at the service of the sales department, with the precise task of coming up with what the market wants; today, the various functions - commercial, production, engineering, before and after-sales assistance and research - have been integrated in line with central concept: to serve the needs of each individual customer».


Da stagista a tecnologo dell’imballaggio
A fine marzo sono iniziati gli stage propedeutici alla discussione della tesi per conseguire il Diploma in tecnologie dell’imballaggio e confezionamento, organizzato presso l’Università di Parma.
Sono otto gli studenti del terzo anno che possiedono i requisiti richiesti per accedere alle 300 ore di tirocinio nelle aziende (Safta, Scandolara, Schiavi, Chiesi, Goglio Luigi Milano, Coates Lorilleaux, Basf Vernici e Inchiostri, Italpet Preforme/M&G Finanziaria Industriale). Le destinazioni sono state decise in base alle attitudini individuali e ai progetti che i tirocinanti stanno sviluppando. Come stabilito nella convenzione fra Università, Istituto Italiano Imballaggio e Associazione per lo sviluppo della cultura del packaging, che raggruppa le imprese finanziatrici del corso, ciascun tirocinante verrà guidato da un tutor in azienda e da un professore che “seguirà e verificherà l’attività di formazione in veste di responsabile didattico-organizzativo”.

From student to expert in the field of packaging
Preliminary training sessions for students at local high schools began at the end of March, organised by the University
of Parma. These sessions were offered to students preparing their thesis for a Diploma in packing and packaging technologies.
Eight third year students having the necessary requisites for admission are taking part in the 300 hour apprenticeship programme in the sponsoring companies (Safta, Scandolara, Schiavi, Chiesi, Goglio Luigi Milano, Coates Lorilleaux, Basf Vernici e Inchiostri, Italpet Preforme/M&G Finanziaria Industriale). The destinations were selected on the basis of individual aptitude as well as the projects being developed by the students. According to the agreement between the University, the Istituto Italiano Imballaggio and the Association for the Development of Packaging Culture, which has organised the companies financing the course, each student will be guided by a tutor from the sponsoring company and by a professor who “will supervise and verify the training activities in the role of instructor-organisational director”.


Il packaging per un contract manufacturer
La Fine Foods NTM di Zingonia-Verdellino (BG) - una fra le poche aziende italiane votate al “terzismo integrale” (contract manufacturing) - produce per grandi marchi dei settori dietetico-alimentare e farmaceutico e sta acquisendo un peso crescente sul mercato domestico.
La ragione del suo successo è, oltre al boom dei cosiddetti prodotti nutraceutici, soprattutto la varietà delle tipologie di confezionamento per forme solide e liquide che offre alla propria committenza. Per garantire ulteriori plus sotto il profilo della presentazione del prodotto - aspetto non secondario nel business degli integratori alimentari - Fine Foods NTM ha avviato un consistente piano di investimenti riguardante l’impiantistica.

Packaging for a contract manufacturer
Fine Foods NTM of Zingonia-Verdellino (BG) - one of the few Italian firms dedicated to contract manufacturing - produces for the large brands of the dietetic-food and pharmaceutical sector and is acquiring a growing weight on the domestic market. The reasons behind its success, as well as a boom of the socalled nutraceutical products, lie aboveall in the variety of the type of packaging for solid and liquid forms the company offers its customers. To give themselves a further edge in the line of product presentation - a non secondary aspect in the food integrator business - Fine Foods NTM has embarked
on a considerable plan of investments in systems
and equipment.


E-commerce per l’E-World
Durante il recente workshop organizzato da Comieco e AGICI per fornire qualche primo spunto sull’impatto che avrà l’e-commerce sul packaging, il presidente del Conai Piero Capodieci dichiarava - a mo’ di premessa - che non ha senso distinguere fra imprese orientate all’e-business e non, perché l’appartenenza al comune orizzonte delle comunicazioni elettroniche è una condizione esistenziale, un fatto a cui non si danno eccezioni, lo si voglia o no. A testimoniare la crescente consapevolezza del nuovo contesto disegnato dai mezzi di comunicazione elettronici, spiccano le iniziative che mirano a sfruttare le potenzialità commerciali (pubblicitarie, promozionali e di servizio) di Internet. Che stanno vivendo una brusca accelerata: solo nell’ultimo mese in redazione sono arrivati ben dieci comunicati che annunciano la nascita di siti, portali, comitati aziendali dedicati, ecc. Eccoli.
• Baan Company (soluzioni business per il mercato enterprise) dedicherà una struttura alle applicazioni e-Business per il Customer Relationship Management, ovvero la gestione via Internet dei rapporti coi clienti.
• Bonfiglioli Riduttori ha messo a punto un sito interattivo denominato Mosaico (v. ItaliaImballaggio 3/00) che ha vinto il premio Softech 2000 come “applicazione più innovativa di e-commerce B2B per la progettazione on-line di prodotti su richiesta”.
• Le principali cartiere europee si sono associate per creare uno standard comune per le transazioni commerciali elettroniche, a completamento del progetto Papinet lanciato l’anno scorso.
• Eastman Chemical Company ha istituito un comitato composto da quattro membri superspecializzati, incaricato di individuare le linee guida per lo sviluppo delle strategie di e-business della multinazionale.
• La statunitense Impresse entra in Europa dalla porta principale (è stato presentato alla Drupa) con il proprio sito impresse.com, concepito per semplificare e accelerare i rapporti fra utilizzatori e fornitori di servizi di stampa, design, pubblicità e marketing.
• Intel (l’organizzazione fieristica dell’ANIE), in collaborazione con Kataweb, TNT Global Express, Banca Sella ed Epiquadro, lancia www.intelshow.com: un portale dedicato a elettrotecnica, elettronica, illuminazione e sicurezza che ospita, fra l’altro, il “market place” Intelshow.com.
• Con una conferenza stampa internazionale, PaperExchange.com si è presentata in Europa il 12 aprile scorso come “piattaforma globale di commercio elettronico nel settore cartario, stampa e imballaggio”.
• La londinese paperX.com prevede di ospitare sulla propria “piazza” virtuale almeno il 10% delle transazioni commerciali B2B nel settore carta e cartone entro il 2003. L’attivazione del servizio è prevista per l’estate.
• L’associazione americana dei produttori di macchine per l’imballaggio (PMMI) ha creato una joint venture paritetica con Cendex Corp. per l’istituzione di un mercato in rete su Internet, dedicato al packaging.
• Schott Relations Group e ecom AG hanno istituito un sito fortemente interattivo (www.packagingpark.com) che riunisce in rete informazioni e servizi sull’imballaggio (articoli, trend, info di prodotto, dati di mercato, link, forum di discussione, chat forum e annunci di lavoro).

E-commerce for the E-World
During the recent workshop organized by Comieco and AGICI to give some indications as to the impact that e-commerce will have on packaging, as an opening gambit Conai president Piero Capodieci declared - that there is no sense in distinguishing between companies that are e-business oriented and those that are not, because belonging to the common horizons of electronic communications is by now a condition of existence, something one cannot do without whether one likes it or not. The host of undertaking that aim at exploiting the commercial potential (advertising, promotion and services) of Internet bearing witness to the growing awareness of the new scenario defined by electronic communication. Things are speeding up sharply: only over the last month our editorial office received tens of communiqués announcing the creation of sites, portals, dedicated company committees, etc. Here they are:
• Baan Company (business solutions for the enterprise market) will dedicate a structure to E-Business applications for Customer Relationship Management, or that is the managing of customer relations via Internet.
• Bonfiglioli Riduttori has devised an interactive site called Mosaico (see ItaliaImballaggio 3/00) that won the Softech 2000 prize as “the most innovative application of B2B e-commerce for the on-line design of products on demand”.
• The main European paper producers have associated to create a common standard for electrocommercial transactions to compensate the Papinet projects launched a year ago.
• Eastman Chemical Company has started up a committee made up of four superspecial members, that has been given that task of locating the guidelines for the development of the e-business strategies of the multinationals.
• The US company Impresse is entering into Europe by the main door (it was presented at Drupa) with its own Impresse.com conceived for simplifying and encouraging relations between users and suppliers of print, design, advertising and marketing services.
• Intel (ANIE’s fair organization), in cooperation with Kataweb, TNT Global Express, Banca Sella and Epiquadro, launches www.intelshow. com: a portal dedicated to electrotechnics, electronics, illumination and safety that hosts, among other things, the “market place” intelshow.com.
• With an international press conference, PaperExchange.com presented itself in Europe 12th April last as a “global platform of electronic trade in the paper, print and packaging sector”.
• The London based paperX.com declared it will host at least 10%
of its B2B commercial transactions
in the paper and cardboard sector
on its virtual “market” by 2003.
The service is scheduled to be activated this summer.
• The US association of packaging machine manufacturers (PMMI) has created a joint venture with Cendex Corp. for the setting up of a network market in Internet dedicated to packaging.
• Schott Relations group and ecom AG have set up a strongly interactive site (www.packagingpark.com) that combines packaging services (articles, trends, product info, market data, links, discussion forums, chat forums and work advertisements).


DeviceNet standard europeo
Rockwell Automation, fondatrice di ODVA (il consorzio che promuove la diffusione di DeviceNet) comunica che DeviceNet è stato ufficialmente riconosciuto - con la ratifica del CENELEC - come European Network Standard, secondo la norma EN 50325 “Industrial Communications subsystem based on ISO 11898 (CAN) for controller device interfaces”. DeviceNet è una delle architetture di comunicazione più diffuse nel mondo, progettata per connettere, in applicazioni industriali, il livello del campo rappresentato da sensori, moduli di I/O, motor starter, drivers e interfacce operatore a livello di controllo.

DeviceNet European standard
Rockwell Automation, founder of ODVA (the consortium which promotes the diffusion of DeviceNet) has announced that DeviceNet has been officially recognised – with the ratification of the CENELEC – as a European Network Standard, according to the EN 50325 standard, “Industrial Communications subsystem based on ISO 11898 (CAN) for controller device interfaces”. DeviceNet is one of the most widespread communications architectures in the world, designed to connect, in industrial applications, the level of the field represented by sensors, I/O modules, motor starters, drivers and interface operators at the control level.


Ahlstrom acquista Ascoli Paper
Ahlstrom Paper Group ha acquisito il 100% di Ascoli Paper Srl, già controllata al 40% dal luglio scorso. La cartiera marchigiana, che prenderà il nome di Ascoli Ahlstrom e farà parte della divisione Label & Packaging del gruppo di riferimento, ha una produzione annua di 85.000 t di carta patinata per riviste e imballaggio flessibile, con un giro d’affari di circa 140 miliardi di lire e 200 dipendenti. Dopo gli investimenti già stanziati per modernizzare la macchina continua, la cartiera di Ascoli diverrà un importante punto di riferimento europeo per la produzione di carta monopatinata leggera per l’imballaggio e la metallizzazione, pur continuando a produrre carta MVC.

Ahlstrom purchases Ascoli Paper
Ahlstrom Paper Group, that already controlled 40% of the company from last July has purchased 100% of Ascoli Paper Srl. The Marches based paper producer, that will take on the name of Ascoli Ahlstrom and will be part of the Label & Packaging division of the reference group, has an annual production of 85,000 t of glossy paper for magazines and flexible packaging, with a turnover of around 140 billion lire and 200 employees. After the investments already earmarked for modernising its continuos machine, the Ascoli-based paper producer will become an important European point of reference for the production of light monogloss paper for packaging and metalization, while still continuing to produce MVC paper.


Premio Nazionale Gianfranco Fedrigoni
Il Premio Nazionale Gianfranco Fedrigoni per l’Editoria di pregio è rivolto a tutti gli editori, stampatori e legatori italiani che nel 1998 e 1999 abbiano realizzato libri o cartelle d’artista di qualità, utilizzando carte Fedrigoni.
L’iniziativa si inserisce nel contesto del Premio PEN (Poets, Essayists, Novelists): prestigiosa associazione mondiale di scrittori, nata nel 1921 in Inghilterra per la diffusione della cultura e la salvaguardia dei diritti e delle libertà degli uomini di lettere, articolata in club nazionali e retta da una presidenza internazionale.
Dal 1991 il PEN Club Italiano ha dato vita a un premio letterario per valorizzare il rapporto fra opere letterarie e veste editoriale. La Giuria del Premio Nazionale Gianfranco Fedrigoni selezionerà le migliori opere editoriali pervenute (in tre copie) entro il 15 giugno 2000 all’Ufficio Marketing della Fedrigoni Cartiere S.p.A., considerando il “disegno” del libro, l’impaginazione, la composizione, la legatura, la qualità della riproduzione grafica, la cura delle incisioni e delle immagini oltre al valore del contenuto.

The Gianfranco Fedrigoni National Award
The Gianfranco Fedrigoni National Award for quality publishing is for all Italian editors, printers and binders who in 1998 to 1999 created first rate books or artists’ folios using Fedrigoni paper. The undertaking is part of PEN Prize (Poets, Essayists, Novelists): the prestigious association of writers, set up in 1921 in Britain to encourage the spread of culture, the safeguarding of rights and the freedom of men of letters, organized under national clubs and headed by an international president. In 1991 Italian PEN Club created a literary prize to highlight and enhance the relationship between literary works and publishing form. The jury of the Gianfranco Fedrigoni National Award will select the best editorial works sent in (in three copies) by 15 June 2000 to the Marketing Office of Fedrigoni Cartiere S.p.A. Among the aspects that will be considered: the book “design”, layout, composition, binding and the quality of graphics, along with engraving and the pictures as well as the value of the content.


Corepla: un bilancio per il futuro
Lo scorso maggio il consorzio per il recupero e il riciclo dei rifiuti di imballaggi di plastica (Co.re.pla) ha approvato il bilancio ’99, il budget preventivo 2000 e il piano finanziario triennale. E ha rivolto un esplicito appello ai Comuni affinché - dopo l’accordo quadro ANCI-Conai e le successive convenzioni fra il Co.re.pla e le singole amministrazioni comunali - attivino un adeguato servizio di raccolta differenziata.
Il presidente del consorzio, Mario Magnini, ha così richiamato gli interlocutori istituzionali ad assumersi la propria parte di responsabilità in vista di un progetto ambizioso, che si traduce in obiettivi numerici di rilievo: per il 2000 incrementare dell’80% le quantità di imballaggi raccolti (236.000 t complessive) e raddoppiare il riciclo (175.000 t contro le 91.000 del ’99), per arrivare nel 2002 a una raccolta di 384.000 t, di cui 300.000 riciclate, corrispondenti al 15% dell’immesso al consumo (530.000 t considerando anche l’attività gestita dagli operatori privati, pari al 26,5% dell’immesso al consumo).
Il progetto assume rilievo ulteriore se consideriamo che, a fronte del consolidamento della raccolta di bottiglie e flaconi di plastica (20% ca. dell’immesso al consumo), già avviata dall’ex Replastic, Co.re.pla si propone di estendere la raccolta urbana ad altre tipologie di packaging, come pellicole, vaschette e scatole di plastica. Mentre per gli imballaggi secondari e terziari, il consorzio prevede di attivare - in collaborazione con le istituzioni affini delle altre filiere - centri di conferimento pre-selezione e compattazione a livello provinciale (le strutture sono in parte già operanti ed è in programma l’individuazione e certificazione di ulteriori unità dai requisiti adeguati).
Più in generale, Co.re.pla “spinge” per una concezione dell’imballaggio che, sin dal progetto, agevoli le operazioni di recupero e valorizzazione a fine vita; importante, al riguardo, la promozione di un complesso progetto di marcatura degli imballi, da effettuarsi in fase di riempimento, per consentirne la selezione automatica e i conseguenti processi di riciclo.
Attualmente aderiscono al Co.re.pla 2.070 aziende (85% dell’universo di riferimento), di cui 97 produttori di materia prima (91%), 1.902 produttori di imballaggi (86%), 26 utilizzatori (35%) e 45 riciclatori (80%). Nel ’99 la filiera della plastica ha versato al Conai circa 230 miliardi di contributo ambientale, pari a oltre la metà del bilancio del super-consorzio, che entro il 2002 arriveranno a 252 miliardi circa. Ad oggi, l’evasione stimata si attesta intorno al 10%. Nel periodo considerato, sono aumentati sia la raccolta differenziata (+13%) sia il riciclo (+14%) dei contenitori di plastica.

Corepla: a balance for the future
Last May the consortium for the recovery and recycling of plastic packaging waste (Co.re.pla) approved its balance sheet for ’99, together with the budget for 2000 and its three-year financial plan. In addition, it made an explicit appeal to the municipalities that - after the ANCI-Conai governing program and subsequent agreements between Co.re.pla and the individual municipal administrations - they should now introduce an adequate segregated waste collection service.
The consortium president, Mario Magnini, thus called on the institutions to assume their proper share of the responsibility for an ambitious project, that translates into some very interesting objective numbers: to increase the amount of packaging waste collected in 2000 by 80% (236,000 t overall) and to double the recycling figures (175,000 t compared to 91,000 in ’99), so that by the year 2002 the actual amount collected amounts to some 384,000 t, of which 300,000 t are to be recycled, corresponding to 15% of the packaging entering the market (530,000 t, taking into consideration also the activity managed by private operators, equal to 26.5% of the material entering the market). This project gains in importance if one considers that, in the face of the consolidation of the collection of plastic bottles and flacons (about 20% of that on the market), already set in motion by the former Replastic, Co.re.pla now proposes to extend the urban collection schemes to include other types of packaging, such as plastic films, trays and bags. While, in the case of secondary and tertiary packaging, the consortium expects to set up - in cooperation with similar institutions in other product sectors - provincial conferment centres for pre-selection and compacting (the structures required are already partly operative; the consortium plans to identify and certify further units with the necessary requisites).
On a more general note, Co.re.pla “is pushing” for a conception of packaging that, right from the design stage, makes the recovery and valorising process at the end of its lifecycle that much easier.
To this end, the promotion of a complex project of packaging marking is of particular importance, to be carried out at the filling stage, to allow for automatic selection and the consequent recycling processes.
At present, some 2,070 companies belong to Co.re.pla (85% of the actual sector), with 97
of these raw material producers (91%), 1,902 packaging producers (86%), 26 users (35%)
and 45 recyclers (80%).
In ’99 the plastics sector paid Conai about 230 billion Lira in environmental contributions, equal to over half the balance of the super-consortium, and this figure will reach about 252 billion by 2002.
Today, evasion is estimated at about 10%. During the period under consideration, the figures for both segregated waste collection (+13%) and recycling (+14%) of plastic containers have increased.