Lettera aperta a chi del coraggio sa fare una pratica…
Umiltà, attenzione, rispetto. Tre imprese, Enrico Mattei e la visione globale.
Ci siamo di nuovo.
Tonino, Giuliano, Sandro, Giordano… ancora una volta non avete disatteso le aspettative.
A cominciare dal titolo dell’incontro organizzato compiutamente il 7 luglio nella Mole Vanvitelliana di Ancona; un titolo che riporto in apertura e che, prendendo spunto dalla presentazione dei vostri articolati e dettagliati bilanci, indica la strada che seguite con determinazione per orientare le vostre politiche aziendali, culturali e sociali, e che per l’occasione è stato coniugato con una riflessione - ecco il riferimento alla figura di Mattei - sulla necessità di rigenerare la cultura imprenditoriale nel nostro Paese.
*Sottotitolo del contributo del prof. Giulio Sapelli, condiviso dal Living Company Report 2017 di Boxmarche Spa e dall’Integrated Reporting 2017 della Paradisi srl. |
“Tre storie di impresa per una economia morale”, scrive Giulio Sapelli*; tre imprenditori temerari nella loro diversità, aggiungo io, al pari di Giuliano De Minicis, dell’agenzia dmpconcept, gran promoter e regista, come in passato, di una narrazione quasi spirituale.
Parlo in primis a te, Tonino Dominici, presidente di Boxmarche Spa (scatole e astucci di cartoncino), che da 14 anni perseveri nel redigere il bilancio sociale della tua azienda, dimostrando che “sostenibilità” non è uno slogan buono per fare fatturato.
Ma anche a te mi rivolgo, Sandro Paradisi, presidente della Paradisi Srl (lavorazioni meccaniche di precisione), che dopo aver trasformato la tua società in una Benefit Corp, lo scorso anno hai saputo mettere in comune idee e proponimenti alla ricerca di un “equilibrio dinamico”, fonte di creazione di valore diffuso per il territorio.
E ancora, ringrazio te, Giordano Cantori, Ceo Cantori Srl (soluzioni per il rivestimento metallico di facciate architettoniche), per esserti unito in corsa a questa compagine, con l’attenzione di chi ama le cose che sta facendo, e che ha il coraggio di fare e farsi delle domande. E il lungo e meticoloso lavoro di preparazione in vista della stesura del codice etico della tua azienda ne è un esempio.
Aziende piccole in termini dimensionali (insieme non raggiungete i 40 milioni di euro di fatturato), eppure ben amministrate come testimoniano i livelli di profittabilità, eterogenee per aree di competenza, ma soprattutto grandi per intuizione, visione e capacità propositiva.
Fatti e non parole come testimonia chiaramente il vostro progetto “Succisa Virescit”, che l’anno passato ha permesso di ricostruire, raccogliendo oltre 1,6 milioni di euro di donazioni e impegni propri, la scuola di Pieve Torina, comune distrutto dal terribile sisma che nel 2016 ha colpito l’Italia centrale (per maggiori informazioni, ItaliaImballaggio 9/2017).
Quindi, poche ciance e una mano sulla coscienza: queste sono cose da uomini coraggiosi!
Ne riparleremo. A presto.