Packaging di lusso 2024 | Favini
Carte riciclate per l’esperienza luxury
Una storia pluricentenaria alle spalle, da 30 anni Favini lavora per la sostenibilità, proponendo al mercato del lusso carte con elevate percentuali di fibra riciclata post consumo e materie prime innovative, capaci di intercettare le esigenze dell’alto di gamma in termini di aspetto, esperienza estetica e tattile.
Ce ne parla Elena Simioni, product e communication manager.
«Siamo forti di una recente definizione del nostro manifesto, costruito con clienti e stakeholder giocando sulle lettere del nostro nome. Con la “F” abbiamo pensato al Futuro, che per noi è senza compromessi in termini di sostenibilità sociale e ambientale. Penso ai progetti di innovazione sociale in Madagascar, dove oltre alla riforestazione diamo supporto ai villaggi nel centro del paese sviluppando percorsi di formazione e favorendo sia l’agricoltura che l’eco turismo come forma di microeconomia.
Ma il futuro significa anche “creatività”, con cui non solo cerchiamo di caratterizzare ogni nostro prodotto ma che sosteniamo con il progetto Posterheroes, un concorso in cui chiediamo ad artisti, studenti e designer di esprimersi su un tema sociale con un poster 70X100. Con le migliori illustrazioni realizziamo poi un catalogo, un calendario artistico e delle mostre che ci permettono di diffondere i nostri concetti etici».
Guardando ai prodotti ispirati alla sostenibilità, Simioni prosegue:
«La nostra gamma prevede soluzioni in cellulosa vergine e riciclata o con percentuali di riciclato e di materiali innovativi di processi di upcycling. Nel primo caso, Contact Pack Riciclato è una carta perfettamente bianca, con range di grammatura molto alta che va da 120 a 450 e percentuali fino al 50% di fibra selezionata e riciclata. Abbiamo poi la collezione Paper from our Echosystem, che deriva dagli oltre 30 anni di esperienza nella realizzazione di carte ecologiche, che comprende Crush, carta realizzata con il 15% di fibre alternative da scarti agro-industriali. Nella stessa linea abbiamo anche Alga Carta, che contiene alghe marine, Remake, fatta con 25% di scarti della lavorazione del cuoio, Refit, creata con 15% di residui dell’industria tessile, Shiro Echo, una carta 100% riciclata e Tree Free, contenente il 75% di bambù e il 25% di linters di cotone.
A questo si aggiungono varie percentuali di fibra riciclata e l’utilizzo di energia rinnovabile autoprodotta e parzialmente acquisita dall’esterno. L’obiettivo è avere soluzioni sostenibili che soddisfino le più sofisticate esigenze di confezionamento poiché il packaging “viene prima” del prodotto: quando il consumatore afferra la confezione, è spinto all’acquisto dalle emozioni tattili e visive che essa genera, un aspetto che in Favini curiamo molto grazie alla costante ricerca e sviluppo di proposte innovative».