I numeri dell’economia circolare di carta e cartone
Sono oltre 3,5 milioni le tonnellate di carta e imballaggi in cartone post-consumo a tradursi in preziosa materia prima seconda che alimenta una filiera sempre più virtuosa e circolare. Il 25° Rapporto Annuale COMIECO vede l’Italia ai primi posti in Europa con un tasso di riciclo dell’81% e 57,5 kg di raccolta media annua pro-capite.
Nel periodo 2010-2019 gli imballaggi a base cellulosica immessi sul mercato sono passati da 4,33 a 4,92 milioni di t (fonte: Comieco-Conai), con un incremento di circa 600 mila t. Al contempo i produttori hanno progressivamente ridotto la grammatura media del cartone ondulato, scesa da 573 g/m2 del 2010 agli attuali 551 g/m2.
Dal 2010 al 2018, inoltre, sono diminuiti sia i prelievi idrici, passati da 265 a 226 milioni di m3 l’anno, sia i consumi di energia elettrica in produzione, scesi da 7,2 a 6,06 TWh/anno (fonte: Assocarta).
Questi dati rispecchiano fedelmente la realtà della filiera carta e cartone che si è focalizzata da tempo sulla sostenibilità e sull’efficientamento, e che sta investendo in modo costante nell’innovazione, specie in quella mirata a prevenire l’immissione sul mercato di imballaggi non riciclabili. A titolo esemplificativo, ricordiamo che gli imballi sottoposti a test di riciclabilità sono saliti dai 27 del 2012 ai 401 del 2019.
Infine, dal 2010 al 2019, risultano essere stati depositati 417 nuovi brevetti industriali per imballaggi in carta e cartone.