Ipack-Ima e Meat-Tech: come si cambia

Ottime le premesse per il buon esito delle due manifestazioni organizzate da Ipack-Ima Srl, joint-venture tra UCIMA e Fiera Milano.


Lo dicono i numeri (90% degli spazi già assegnati a 4 mesi dall’inizio delle mostre, oltre 1.000 gli espositori previsti) e i fatti: brillante andamento delle pre-registrazioni, nuovi servizi per migliorare il business, chiari percorsi di visita e più internazionalità, anche grazie all’alleanza strategica con Messe Duesseldorf.

Fiera Milano, 5 febbraio 2018. Per presentare agli espositori l’edizione 2018 di Ipack-Ima e Meat-Tech sono intervenuti, da sinistra: Bernd Jablonowski, Riccardo Cavanna, Enrico Aureli, Domenico Lunghi

Ad aprire l’incontro con gli espositori del 5 febbraio scorso alla Club House di Fiera Milano, Riccardo Cavanna e Domenico Lunghi (rispettivamente Presidente e Amministratore Delegato della società organizzatrice) hanno raccontato come e perché il 2018 rappresenta un anno di svolta per le due manifestazioni in programma dal 29 maggio al 1 giugno prossimi.
Partiamo da una prima evidenza: sul palco, insieme a loro, sedevano il presidente di Ucima Enrico Aureli e Bernd Jablonowski, Global Portfolio Director Processing and Packaging di Messe Düsseldorf. Reduci dall’accordo che prevede il supporto reciproco alle manifestazioni di processo e confezionamento organizzate da Ucima e dall’interpack Alliance nel mondo, hanno testimoniato quanto l’intesa e la collaborazione fra diversi soggetti possa creare valore, a beneficio di un intero comparto industriale.

Laboratorio di idee e tecnologia
Rinvigorita dalla presenza di grandi costruttori di macchine nazionali, che per qualche anno l’avevano disertata «in particolare Ipack-Ima - ha sottolineato in apertura Cavanna - torna a essere un momento di promozione fondamentale per il “made in Italy” nella sua globalità. Molto è valsa, in questo contesto, l’intenzione di costruire un evento di filiera segnato dalla volontà di fare sistema, strutturando una sinergia forte tra tutte le componenti che animano il mondo del packaging e dei settori affini e complementari».
Ma al di là di un’offerta tecnologica di alto livello in fatto di macchine e materiali «che saprà dare risposte certe alle esigenze di produttività e sicurezza - ha tenuto a precisare con passione il presidente di Ipack-Ima Srl - avremo soprattutto la possibilità di esplorare insieme i grandi temi che attraversano il nostro comparto, confrontandoci su Industry 4.0, e-commerce, sostenibilità, anticontraffazione e serializzazione… O ancora, sulle specifiche produttive legate agli alimenti “free from” e al sanitary design, alla marca propria e a quella privata. Nostro compito, in quanto organizzatori della manifestazione, è di mettere a punto gli strumenti migliori per aiutare gli operatori a condividere conoscenze e competenze, perché la fiera si confermi  come un momento proattivo in grado di attirare buyer qualificati da tutto il mondo e fare business. E lo potremo fare - conclude Cavanna - perché crediamo fortemente in questo progetto e perché, in fondo “la fiera siamo noi”».  

Progetto condiviso
Macchine automatiche per il processo e il confezionamento e materiali d’imballaggio troveranno dunque una collocazione strategica e privilegiata grazie alle iniziative che stanno segnando il nuovo corso di Ipack-Ima. Nel suo intervento, Domenico Lunghi, ha portato all’attenzione della platea i plus legati all’Innovation Alliance, il progetto fieristico nato per riunire in un’unica soluzione Ipack-Ima, Plast, Print4All, Intralogistica Italia e Meat-Tech, che rappresentano comparti sinergici e complementari.
«In pratica, un’intera filiera in fiera: dalle tecnologie di lavorazione della plastica a quelle del processo e del confezionamento (alimentare e non) fino alla stampa e personalizzazione di imballaggi ed etichette e alla successiva movimentazione e stoccaggio delle merci. Dietro al progetto, una solida convinzione: “The Innovation Alliance” è nata per essere un moltiplicatore naturale di opportunità per tutte queste manifestazioni, a vario titolo connesse con l’imballaggio. La panoramica completa di un mondo industriale così complesso è di sicura attrattiva per i visitatori».

Visita in fiera: macchine e materiali, incontri programmati e un catalogo smart
Articolata in otto padiglioni suddivisi in base alle business community di appartenenza delle aziende espositrici, Ipack-Ima sarà dunque un evento sempre più condiviso e condivisibile, anche grazie a una più chiara ridistribuzione delle specifiche merceologie: pasta, bakery, milling e confectionary nei padiglioni 1 e 3; processo e confezionamento alimentare nei pad 5 e 7; non-food (cosmetico e beni industriali) nel pad. 4. La hall 14 ospiterà le attrezzature e dispositivi trasversali ai vari comparti (tecnologie per etichettatura, coding & tracking) mentre le aziende che operano nel fine linea occuperanno i padiglioni 6 e 10, completati dall’offerta in mostra a Intralogistica Italia, manifestazione organizzata da Deutsche Messe e Ipack-Ima, e dedicata alla logistica interna.

Tra le novità previste nell’edizione 2018, il debutto del salone satellite IPACK-MAT, interamente dedicato a soluzioni innovative in fatto di materie prime, componenti e imballaggi ad alto valore aggiunto. Situato nel padiglione 14, al centro del quartiere espositivo della fiera, si collega idealmente (e fisicamente)  a PLAST-Mat, progetto parallelo e complementare della manifestazione PLAST 2018, che si svolge in contemporanea nei padiglioni attigui. Comune, l’obiettivo di proporre un luogo di aggregazione alle imprese che offrono e cercano soluzioni avanzate per la progettazione e produzione di packaging (IPACK-Mat) e di manufatti in materiali plastici innovativi (PLAST-Mat).

Da ultimo, ma non meno importanti, ricordiamo due strumenti che agevoleranno la fruizione della manifestazione da parte di espositori e visitatori. Tramite My Matching, una piattaforma di matching online che consente l’elevata profilazione degli utenti e offre suggerimenti, sarà possibile pianificare gli incontri B2B con maggiore sicurezza.
Sempre per favorire l’incontro tra domanda e offerta, gli organizzatori mettono a disposizione anche uno smart catalogue online, che combina le informazioni classiche dei cataloghi fieristici con le informazioni che le aziende pubblicano sui propri canali web, integrandosi inoltre con la promozione attraverso i canali social ufficiali delle due fiere su Facebook, Twitter e LinkedIn.

 

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