Liquid Primary Packing

Fameccanica ha realizzato la prima linea per il riempimento di liquidi nel 2012, su richiesta di una primaria multinazionale alla ricerca di un partner che le consentisse di realizzare un breakthrough tecnologico. Il risultato di questa operazione è la tecnologia LPP, che combina competenze ed esperienze maturate  nella costruzione sia di macchine pannolini che di dosaggio e confezionamento.

Secondo le richieste puntuali della multinazionale la linea doveva avere una velocità di produzione più elevata, un grado maggiore di flessibilità, occupare meno spazio, integrando il riordinatore flaconi, l’etichettatrice, la riempitrice e il tappatore in un unico “superblocco”; costare  meno e consentire un cambio formato nel 50% di tempo. «Abbiamo firmato il contratto di fornitura e siamo riusciti, fin dalla costruzione della prima linea, a ottemperare a tutte le richieste, abbattendo il Total cost of ownership del cliente» ricorda Rocco Amicone.

DALLA GRANDE ALLA PICCOLA 
La gamma attuale di macchine, tutte completamente integrate, senza buffer e di semplice installazione, è composta da tre modelli rotativi e due lineari. Progettate partendo da quello top speed, quindi con prestazioni a scalare, sembrano riscuotere molto interesse in quanto in grado di rispondere alle diverse richieste degli utilizzatori. Due le piattaforme: quella per il personal care, per contenitori fino a 1.000 ml, e quella home care, per contenitori fino a 3.000 ml.

LPP3. La prima macchina che è stata costruita è un’evoluzione diretta della prima piattaforma realizzata. Monoblocco modulare molto compatto, “meccatronico” come nella tradizione dell’azienda, con servomotori a sostituire le tradizionali funzioni meccaniche, cablaggio semplificato, interfaccia uomo-macchina user-friendly, handling positivo delle bottiglie per evitare graffi, e soluzioni intelligenti per un cambio formato rapido. In grado di riempire, tappare ed etichettare contenitori per prodotti liquidi, a una velocità fino a 400 bottiglie al minuto, con una resa elevata e minimi scarti, rappresenta il top di gamma: riordinatore flaconi robotizzato, etichettatrice full servo, riempitrice a flussimetri, tappatore universale…

LPP2. Nasce da un downsizing della piattaforma principale, la macchina per velocità medio alte: fino a 300 bottiglie al minuto. Questo modello ha avuto un immediato successo, tanto che ne sono state già vendute due per il personal care e due per l’home care.

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LPP1 e LPPi. Ma non basta. Guardando alle esigenze di clienti che hanno minore capacità di spesa e maggiori esigenze di flessibilità, in Fameccanica hanno progettato altre due macchine a completamento della gamma. La LPP1, una piccola rotativa, sempre full servo, con velocità fino a 200 bottiglie al minuto. Infine, la LPPi, lineare con velocità fino a 100 bottiglie al minuto. La LPPi rappresenta l’entry level della gamma LPP e si contraddistingue per una elevata flessibilità e un prezzo molto interessante pur condividendo la stessa tecnologia high-end delle macchine rotative. 

PAROLA D'ORDINE: FARE MEGLIO
Di seguito, le caratteristiche innovative di maggior rilievo della gamma.

Il riordinatore robotizzato modulare di bottiglie è, nei fatti, l’elemento che sta facendo la differenza sul mercato. Ne sono stati prodotti decine di esemplari, destinati a diverse realtà sparse nel mondo, spesso in sostituzione di riordinatori rotativi, con l’obiettivo di migliorare la produttività delle linee.
Punto di forza, l’azzeramento del tempo di cambio formato. Non è necessario infatti sostituire manualmente alcuna parte meccanica, nessun costo per le attrezzature (stelle, selettori, ecc.), bensì è sufficiente inserire, o richiamare da pannello i dati del flacone e la macchina è pronta per ripartire in meno di 1 minuto.
Importante nota sui costi: il tempo di payback medio, rispetto a un riordinatore tradizionale, secondo la stima di Giallombardo, è di due anni.

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Riempitrice rotativa con sistema di dosaggio a flussimetri magnetici o massici: la valvola di riempimento, brevetto Fameccanica, garantisce una durata superiore ai 2 milioni di cicli e una accuratezza di riempimento eccezionale. Ai clienti che montano valvole di altri costruttori, Fameccanica offre la possibilità di eseguire un upgrade di tecnologia.

T3_fameccanica_particolare-robot_web.jpgappatore universale rotativo, con camma elettronica, per trattare ogni tipo di chiusura. Flessibilità di applicazione e accuratezza di posizionamento e di coppia di chiusura sono garantiti dal sistema full servo mentre un sofisticato sistema di visione è in grado di intercettare e scartare eventuali chiusure difettose.

Etichettatrice rotativa azionata da servomotori per il massimo della precisione e un controllo totale; in questo modo, tra l’altro, è possibile orientare assialmente i singoli contenitori durante il processo di etichettatura ottenendo il miglior risultato possibile senza dover utilizzare dispositivi come le spazzole di lisciatura (normalmente soggette a usura e difficili da regolare).

I CLIENTI RINGRAZIANO 
Fameccanica, ad oggi, ha installato diverse decine di macchine LPP nel mondo (linee complete o macchine stand-alone).
«La prima linea LPP3, installata in Cina - sottolinea con giusta soddisfazione Giallombardo - ha un’efficienza di produzione (misurata dal cliente) di oltre il 95%».
Molto positivo il riscontro anche per quanto riguarda l’ultima linea LPP3 installata negli States (uno dei plant più tecnologicamente avanzati nel mondo); Giallombardo mi dice di aver sollecitato un incontro con il cliente ,non avendo avuto più sue notizie dopo l’installazione avvenuta a ottobre 2016: «Ebbene, il responsabile di produzione mi ha detto che la linea Fameccanica è quella che presenta le performance più elevate di tutto lo stabilimento ed è quella preferita dagli operatori perché la più facile da usare».
Il cliente ha rilevato un tempo medio inferiore ai 30 minuti per effettuare un cambio formato (liquido, bottiglia, etichetta e tappo) con due operatori, compreso il washout.
Riscontro positivo anche per le ultime due LPP2, consegnate di recente a un cliente cinese.   

EASY LIFE, LO DICE LA PAROLA
Molte aziende utilizzatrici, in questi anni, sembrano accusare una perdita di competenze tecniche: questo trend, a volte, interessa gli stessi reparti di engineering, ma più di sovente riguarda il personale addetto alle linee di produzione, spesso costituito da lavoratori interinali con scarsa preparazione.
Fameccanica risponde a questa tendenza, in primis offrendo macchine estremamente sofisticate, ma semplici da usare, con regolazioni automatiche controllate da servomotori, laddove possibile, e settaggi manuali semplici, ergonomici e ripetibili senza la necessità di dover ricorrere a utensili.
In aggiunta, però, Fameccanica propone anche Easylife.
«Si tratta di un’applicazione Industry 4.0 studiata in collaborazione con Microsoft Italia - spiega Mario Di Donna - che consente di storicizzare e archiviare sul Cloud tutti i dati della linea (o delle linee), ovvero i dati di efficienza, di scarto, di funzionamento dei servomotori, piuttosto che le cause d’arresto, e di organizzarli, con appositi algoritmi, in maniera intelligente e intellegibile».
La prima equipaggiata con Easylife è una linea di produzione per pannolini; la prossima è una linea di riempimento per detergenza attualmente in costruzione.
Easylife, tra l’altro, è anche uno strumento estremamente efficace di tele-assistenza. Se il cliente lo desidera e lo consente, i tecnici Fameccanica, infatti, possono utilizzare la telemetria da remoto per fare a distanza una diagnosi rapida e precisa senza costi aggiuntivi per il cliente. Easylife consente, tra le altre cose, di realizzare la manutenzione preventiva e predittiva.
Insomma, in ultima analisi, Easylife si propone come lo strumento per ottenere il massimo rendimento dal proprio impianto in modo semplice, intuitivo, cloud-based e con il minimo investimento.

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