L’etichetta ambientale diventa digital

Non occupa spazio sull’imballaggio, è economica, più informativa, personalizzabile e plurilingue. In anticipo sull’introduzione delle nuove regole in materia di etichettatura, ecco la soluzione smart proposta da Giunko

Si chiama EAD, acronimo di Etichetta Ambientale Digitale, ed è la prima soluzione studiata per dare un'estensione digitale alle informazioni di smaltimento e di sostenibilità stampate sugli imballaggi.

L’ha introdotta sul mercato qualche mese fa la società Giunko, nota per aver lanciato la più diffusa applicazione italiana per la raccolta differenziata Junker apped è già boom di richieste.

Il progetto fornisce un aiuto immediato a tutti gli operatori che entro il 1°gennaio 2022 dovranno adeguarsi all’obbligo - introdotto dal D.Lgs. n. 116/2020 - di inserire sui packaging tutte le informazioni per facilitare la raccolta, il riutilizzo, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi.

EAD di Giunko sfrutta il codice a barre già presente sulle etichette tradizionali e, grazie all’integrazione con Junker, consente di andare ben oltre i requisiti di legge, fornendo le indicazioni di smaltimento validate e geolocalizzate per ogni Comune italiano. Questa funzionalità, impossibile per un’etichetta cartacea, utilizza il GSM degli smartphone, permettendo di geolocalizzare il device da cui proviene la richiesta. 

Sarà quindi sufficiente inserire sul proprio packaging l’invito a scaricare gratuitamente Junker e usarla per leggere il codice a barre del prodotto. Con un semplice blip, i consumatori saranno in grado di visualizzare su smartphone, in tempo reale, l’etichetta ambientale digitale dell’imballaggio. Su richiesta, il servizio può essere erogato anche tramite QRcode e all'interno del sito web del produttore.

Perché scegliere un’etichetta digitale

“Questa soluzione - sottolinea Noemi De Santis, responsabile comunicazione di Giunko - si sta rivelando particolarmente interessante soprattutto per i casi più complessi: imballaggi neutri, preincartati, multilingua, packaging di piccole dimensioni o già densi di informazioni, prodotti di importazione o destinati all’export”.

Il ricorso al digitale - totalmente sdoganato e, anzi, caldeggiato dalla UE, dal MITE e da CONAI - rappresenta una soluzione smart per cogliere a pieno la sfida lanciata dal legislatore e offre molti vantaggi in più rispetto a un’etichetta cartacea: è facilmente accessibile, non occupa spazio sul packaging, consente di geolocalizzare le informazioni di smaltimento, è aggiornabile istantaneamente senza costi di ristampa e disponibile in più lingue.

Inoltre, essendo altamente implementabile e personalizzabile, consente ai produttori di inserire, in via opzionale, ulteriori contenuti informativi per valorizzare il proprio impegno aziendale sul fronte della sostenibilità.

Una delle prime EAD della società Giunko, realizzata per l’azienda Verolene, è stata recentemente premiata da CONAI come una delle “best ideas” di etichettatura ambientale, perché, sfruttando un canale digitale già molto noto ai consumatori e di facile accesso come l’app Junker, è in grado di fornire informazioni dematerializzate, sempre aggiornate e corrette.

Per maggiori info guarda il video o visita il sito etichettambientaledigitale.com

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