Competitività: il ruolo dell’automazione

Nelle macchine da stampa l’automazione influisce in modo determinante su qualità, flessibilità e produttività. Soluzioni da Bosch Rexroth.

Tempi di ciclo ridotti, nuovi processi produttivi, materiali inediti e lotti di dimensioni sempre minori: queste le sfide poste dal mercato della stampa e converting ai costruttori di macchine, che rispondono aumentando la velocità produttiva e velocizzando i cambi formato. Con l’ausilio dell’elettronica al servizio dell’automazione industriale.
Bosch Rexroth, protagonista nei sistemi Drive&Control fin dal 1993, ha fatto propri questi obiettivi e oggi propone una piattaforma di controllo che consente agli stampatori di operare in modo affidabile e con tempi di cambio formato ridotti, mantenendo inalterati i livelli qualitativi. In gioco non c’è “solo” il know how tecnico ma anche la capacità di servizio. Grazie all’esperienza maturata nelle diverse tecnologie di azionamento, infatti, ma anche nelle diverse applicazioni della stampa di riviste, materiali per imballaggio ed etichette, l’azienda può assicurare il supporto progettuale necessario a una soluzione di automazione integrata.
È ciò che rende unica l’offerta di Bosch Rexroth, sottolineano dalla filiale italiana (Cernusco sul Naviglio, MI), e rappresenta un contributo fondamentale al settore delle macchine da stampa, dove sono impiegati non solo azionamenti elettrici, ma anche tecnologia lineare e idraulica.
I vantaggi per gli OEM sono molti e immediati: questo approccio si traduce, ad esempio, in un minor numero di interfacce, e dunque in tempi e costi ridotti di realizzazione delle applicazioni finali, minore time to market e maggiore flessibilità di impiego delle linee, senza cedere in qualità.

Qualità: la stampa digitale richiede massima precisione nel controllo di tiro dei materiali. I processi di stampa digitale hanno ampliato il campo d’azione dei converter consentendo di realizzare prodotti personalizzati, con tempi ciclo ridotti e stampe on demand. Ma, rispetto ai processi tradizionali, nella stampa digitale da bobina i requisiti di trasporto del materiale sono più stringenti, data l’assenza di contatto durante il processo.
Per tale ragione, un controllo di tiro stabile e privo di oscillazioni è fondamentale per garantire la qualità complessiva e la produttività delle macchine, e qui entra in gioco l’automazione. Le soluzioni direct drive riducono al minimo i problemi di ripple di coppia e migliorano la precisione nel processo di trasporto, grazie al montaggio diretto sull’albero dei rulli di traino. Ne deriva un controllo di tiro preciso e affidabile, con benefici concreti soprattutto nelle linee ibride, che combinano funzioni di stampa, goffratura, taglio, fustellatura e laminazione. Grazie alla funzione dedicata, gli OEM possono integrarle “just in time” nel sistema di controllo, riducendo così i tempi di sviluppo delle applicazioni.

Flessibilità: la progettazione a moduli riduce i tempi di collaudo e permette di realizzare macchine facilmente espandibili. Sulle macchine di ultima generazione è possibile stampare più prodotti come, nel caso dell’editoria, i quotidiani e i relativi inserti (ad esempio i flyer pubblicitari) con il vantaggio di poter impiegare un numero minore di macchine, più efficienti e flessibili. La flessibilità è un requisito chiave anche nella stampa di imballaggi, un settore condizionato dalla vita estremamente breve dei prodotti finali, in cui alle macchine si chiede di realizzare processi di stampa e finitura anche non omogenei e su substrati diversi. Tutto ciò aumenta l’importanza delle varie fasi di finishing, come la goffratura o la laccatura lucida, che si devono poter svolgere in continuo e richiedono, dunque, linee concepite come insieme coerente di moduli specializzati.
Per realizzarle si devono combinare processi con velocità diverse, senza penalizzare la produttività complessiva della linea, con il contributo determinante dell’automazione. Profili di motion in camma consentono di combinare il movimento continuo del materiale con un movimento alternato, sia rotativo che lineare, mediante appositi dispositivi meccanici di accumulo; per i movimenti lineari, i linearmoduli e i motori lineari Rexroth offrono una soluzione estremamente performante quanto semplice da integrare. Inoltre, nelle linee di produzione la modularità delle macchine assicura la massima flessibilità di assemblaggio. Gli OEM possono impostare l’attività di sviluppo fino a comprendere il collaudo completo dei singoli moduli, contribuendo a ridurre sensibilmente i tempi di collaudo complessivi delle applicazioni.
Buon ultimo, la flessibilità delle macchine a concezione modulare è vantaggiosa anche per i clienti finali che possono così integrare nel processo di stampa un’operazione aggiuntiva, ad esempio la profumazione di pagine, in modo molto semplice.

Efficienza: il supporto del software velocizza l’engineering. Consumatori sempre più esigenti, impiego di nuovi materiali, soluzioni personalizzate con minori tempi di consegna e un costante incremento di produttività sono le esigenze che gli utilizzatori delle macchine da stampa trasferiscono ai loro fornitori.
In particolare, dati i cicli di innovazione sempre più rapidi, gli OEM devono ridurre il time to market tanto che nella progettazione di una macchina da stampa, la maggior parte del tempo è attualmente dedicata alle attività di engineering, che interessano l’intero processo che va dall’impostazione del progetto fino alla realizzazione, programmazione e messa in servizio.
Bosch Rexroth propone una soluzione integrata di sviluppo basata sulla piattaforma di automazione IndraWorks. Le sue caratteristiche? Funzioni pronte per l’uso sono disponibili sotto forma di affidabili moduli tecnologici all’interno delle librerie di sistema e processi a elevata complessità, come il calcolo di un profilo in camma o il controllo del registro colore, non richiedono più complesse programmazioni ma soltanto una semplice configurazione.

Produttività: cambi rapidi, senza interrompere la produzione. La piattaforma di controllo IndraMotion consente di ridurre i tempi di configurazione delle macchine; dopo la sostituzione di una manica o di una lastra di stampa, ad esempio, gli operatori devono semplicemente programmare il dato relativo al nuovo formato. Con la tecnologia Rexroth è anche possibile effettuare una preregolazione automatica del registro, in  modo da consentire la ripresa automatica della produzione, con sincronizzazione “on the fly”.
Infine, le funzioni di safety integrate nell’azionamento contribuiscono a ridurre i tempi di attrezzaggio in quanto per accedere a parti della macchina non è più necessario disattivare i controlli di sicurezza esterni.

 

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