Rapporto sullo stato dell’imballaggio – Agosto 2015
Osservatorio quadrimestrale della filiera dell’imballaggio. Situazione a fine agosto 2015.
In questa sede si rende uno spaccato dell’andamento dei comparti dell’industria manifatturiera dove più intenso è il consumo di imballaggi, suddivisi nelle macroaree food e non food. A seguire, la relativa evoluzione del settore imballaggi.
I quadri evolutivi dei settori manifatturieri sono invece tratti dalle analisi settoriali elaborate da associazioni di categoria o da Prometeia.
Industria alimentare (food e bevande)
Secondo Prometeia, dopo avere archiviato un triennio di progressiva contrazione dei livelli di attività, l’industria italiana alimentare e delle bevande ha affrontato il 2015 con un rafforzamento progressivo della ripresa, avviato nel corso del primo semestre. Si prevede un incremento della produzione dell’1,6%, guidato dallo sviluppo delle esportazioni al +3,8% e da un +1,7% della domanda interna.
Le previsioni evolutive per il 2016 evidenziano una crescita dell’1,4% della produzione, determinato da uno sviluppo dell’1,2% della domanda interna e dal 4% delle esportazioni.
Il migliore trend evolutivo interessa l’area bevande che, negli anni passati, ha segnato le contrazioni maggiori.
Farmaceutica
Secondo Prometeia, dopo avere concluso il 2014 con una produzione in crescita dell’1,1%, il comparto dovrebbe rafforzarsi nel 2015 esprimendo un incremento dell’1,8%, che dovrebbe proseguire anche nel 2016 (+2%).
La crescita produttiva deriva essenzialmente dal trend evolutivo positivo delle esportazioni (+10% nel 2014), di cui si prevede uno sviluppo del 3% nel 2015 e del 3,9% nel 2016.
La domanda interna (che anche negli anni della crisi economica ha continuato a crescere sebbene in misura minore rispetto al passato) presenta un trend evolutivo contenuto ma costante: +0,5% nel 2014, +1,7% previsto nel 2015 e +1,2% nel 2016.
Il consumo interno di farmaci deriva essenzialmente dal progressivo invecchiamento della popolazione e dalla sempre maggiore attenzione alla prevenzione.
Sistema moda
Secondo Prometeia, nel 2014, il settore è tornato a esprimere un trend evolutivo positivo.
La produzione ha segnato un recupero dell’1,8%, determinato dalla crescita delle esportazioni, e la domanda interna ha invertito il lungo periodo di recessione, segnando un recupero dello 0,7%. È proseguito il trend di crescita delle importazioni.
Le prospettive di medio periodo per l’industria italiana della moda mantengono un’intonazione sostanzialmente positiva. Le attese sono per un fatturato deflazionato che confermi il trend evolutivo medio annuo dell’1,4% nel 2015 e dell’1,6% nel 2016.
Lo sviluppo previsto non consentirà di recuperare quanto perso negli anni della crisi, ma consentirà al settore di consolidare la ripresa dopo anni di pesante ridimensionamento.
Cosmesi e profumeria
Secondo la periodica analisi elaborata da Cosmetica Italia, nonostante la lieve flessione registrata sul mercato interno per la seconda volta, il settore ha visto una crescita della produzione dell’1,7%, grazie all’andamento positivo delle esportazioni (+7%).
Per il 2015 si prevede un’ulteriore crescita produttiva, legata anche alla ripresa della domanda interna. Decisamente buone le previsioni per il 2016.
Mobili e arredamento
Secondo Prometeia, grazie alla ripresa nell’ultimo trimestre del 2014, l’industria del mobile è tornata a esprimere un incremento produttivo dello 0,3% (sino all’autunno 2014 si prospettava un’ulteriore flessione dello 0,6%).
La ripresa è stata guidata essenzialmente dallo sviluppo delle esportazioni, che hanno chiuso l’anno con un +1,8%. In ulteriore flessione, per contro, la domanda interna (-0,3%). Il 2015 vede riconfermato il progressivo trend di recupero delle perdite produttive degli anni precedenti, tanto che l’anno dovrebbe segnare un incremento dello 0,9%, e per il biennio 2016/2017 la crescita dovrebbe posizionarsi sull’1% m.a.
Come si vede il recupero sarà molto lento, la debole ripresa della domanda interna e le difficoltà a incrementare le esportazioni a causa dell’elevata concorrenza sono alla base del modesto trend evolutivo.
Prodotti chimici
Secondo Federchimica, nel 2015, il settore dovrebbe proseguire la ripresa che si è evidenziata negli ultimi mesi del 2014: previsioni di crescita della produzione pari all’1,4%, guidata da un rafforzamento del trend evolutivo delle esportazioni (+3,2%) e da una domanda interna in crescita dell’1,3%, dopo due anni di flessione. Anche le importazioni tenderanno a crescere e si ipotizza uno sviluppo del 2,5%.
L’affermazione dell’industria chimica italiana sarà sempre più legata all’incremento delle esportazioni di prodotti a elevato contenuto tecnologico.
Meccanica
Dopo la crisi del biennio 2013/2014 legata in particolare al crollo della domanda interna, le prospettive evolutive per il 2015 sono positive. La produzione è stimata in crescita del 2,3%; export e import dovrebbero crescere, rispettivamente, del 3,2% e del 3,3%.
E anche la domanda interna è prevista in crescita dell’1,8%.
La progressiva ripresa della produzione dovrebbe proseguire sia nel 2016 che nel triennio 2017/2019, guidata sia dalla domanda interna che dalle esportazioni.
Elettrodomestici
La produzione del settore, secondo quanto messo a punto da Prometeia, ha iniziato a mostrare i primi spunti di ripresa nel corso del 2014, evidenziando un +3,4%. La ripresa è stata guidata da una crescita pari al 2,3% delle esportazioni.
La domanda interna, per contro, ha continuato a evidenziare un cedimento.
Nettamente in crescita (+8,5%) le importazioni.
Le prospettive evolutive per il 2015, e fino al 2019, sono orientate a una lenta ripresa della domanda interna dell’1,2% medio annuo, da ricollegare essenzialmente a prodotti importati.
Si ipotizza un progressivo sviluppo dell’export: +2,6% nel 2015, +2,5% nel 2016 e +2,9% m.a. nel triennio 2017/2019.
La produzione è tendenzialmente prevista in ripresa, ma con trend decisamente contenuto, poiché sorretta soltanto dalle esportazioni.
Materiali da costruzione e prodotti per la casa di metallo
Dopo una lunga recessione di tre anni (dal 2012 al 2014), il comparto sembra aver avviato nel 2015 una progressiva, seppur lenta, ripresa. Prometeia stima un recupero produttivo dello 0,9%, con una significativa ripresa tra il 2016 e il 2019.
Edilizia
Continuata anche nel 2014 la lunga fase recessiva del settore, che coinvolge ovviamente anche i materiali da costruzione (cemento, calcestruzzo, mattoni tondi, cemento armato ecc.).
Negli ultimi sette anni, la flessione dell’attività produttiva dell’edizilia è stata del 28% ma neppure negli anni precedenti il trend era stato soddisfacente.
Secondo Prometeia, il 2015 si è concluso con un ulteriore lieve cedimento (-0,1%), ritenendo però che il risultato possa rappresentare la fine della lunga tendenza recessiva.
Le ipotesi evolutive sono moderatamente positive: +1,5% nel 2016 e un +1,8% medio annuo per il triennio 2017/2019.
Quadro economico generale
Secondo Confindustria, nel corso del trimestre giugno/agosto 2015, l’economia italiana ha evidenziato un miglioramento del trend evolutivo.
Produzione, fatturato e ordini hanno accelerato la ripresa, trainati essenzialmente dalla domanda interna. L’occupazione è ripartita e si consolidano fiducia e capacità di spesa delle famiglie. Anche gli investimenti danno segni di recupero.
La produzione industriale italiana ha segnato un recupero dello 0,5% nel 1° trimestre e dello 0,8% nel secondo trimestre.
Anche Prometeia evidenzia, dopo dieci trimestri di calo intervallati solo dalla stagnazione nel 2013, che l’economia italiana ha concluso la lunga fase recessiva. Lo confermano i dati sull’evoluzione del PIL del quarto trimestre 2014 e quelli del primo semestre 2015.
Dopo avere quindi registrato nel 2014 un incremento produttivo dello 0,6% - grazie a un inizio di ripresa evidenziatosi nell’ultimo bimestre dell’anno - l’industria manifatturiera italiana ipotizza una crescita dell’1,8% nel 2015.
Sempre con riferimento alle previsioni di Prometeia, il 2015 dovrebbe segnare un +3,4% delle esportazioni, uno sviluppo del 4% delle importazioni e un consumo interno in crescita dell’1,7%.
Le ipotesi evolutive a medio termine sono orientate verso un progressivo rafforzamento dell’attività manifatturiera: +2,1% nel 2016 e +2% medio annuo nel trimestre 2017/2019.
Anche l’evoluzione congiunturale dei primi mesi del 2015, sempre secondo Prometeia, ha confermato un quadro di ripresa moderata dell’attività economica internazionale, sia pure a ritmi differenziati tra le diverse aree.
Tra le economie avanzate la ripresa migliore interessa l’Eurozona.
Il settore degli imballaggi
In termini quantitativi il comparto ha chiuso il 2014 con una produzione in crescita dell’1%, dopo un progressivo trend recessivo durato dal 2011 al 2013.
Analizzando l’evoluzione del settore imballaggi la lieve ripresa è riconducibile, per la maggioranza dei settori, alla crescita registrata tra novembre e dicembre.
La positiva inversione di tendenza è derivata essenzialmente dalla crescita della domanda interna, che ha segnato un +2,4%. Le esportazioni hanno segnato uno sviluppo dell’1,8%. In sensibile crescita le importazioni, al +16% (pari 19% del consumo).
Le prospettive evolutive per il 2015
Osservando le produzioni delle varie filiere del settore imballaggi, si evidenzia una crescita che ha coinvolto tutte le filiere:+3% imballaggi di acciaio,+6,6% imballi di alluminio, +2,2% i cellulosici, +3% i poliaccoppiati rigidi, +1% imballaggi plastici, +3,9% poliaccoppiati flessibili da converter, +0,9% imballaggi di vetro e +1,8% gli imballaggi di legno.
Sempre secondo un primo consuntivo, il fatturato del settore imballaggi ha segnato un incremento del 3,8%.
Il risultato del fatturato si ritiene possa essere sostanzialmente accettabile, considerando che il 2014 ha evidenziato una crescita contenuta delle materie prime utilizzate per produrre imballaggi.
Le previsioni evolutive relative al settore imballaggi per il 2015 sono orientate a un lento ma progressivo incremento produttivo, guidato dalla crescita sia della domanda interna che delle esportazioni.
In base alle ultime analisi, si ipotizza che il 2015 possa esprimere una crescita produttiva del 2-3%, guidata essenzialmente dalla domanda interna.
La ripresa dell’economia, tanto in Italia che nell’unione Europea, si prospetta progressiva ma lenta.
Nota
I dati utilizzati per l’elaborazione del report sono tratti dalla banca dati dell’Istituto Italiano Imballaggio
Plinio Iascone
Istituto Italiano Imballaggio