Non per caso ma per scelta

Confermato a fine luglio l’ingresso in SIT Group di ACM, società lombarda specializzata nella stampa flessografica UV-led e nella stampa digitale nonché nella produzione di imballaggi flessibili per l’industria alimentare, cosmetica e farmaceutica.

La recente acquisizione del 70% di ACM da parte di SIT Group - protagonista sulla scena internazionale del packaging flessibile - rientra a pieno titolo nel piano di espansione e consolidamento annunciato qualche mese fa da Simona Michelotti, dalla figlia Neni Rossini (presidente del SIT Group SpA) e dall’amministratore delegato Claudio Carattoni (si veda l’articolo “SITuazione & Azione”, ItaliaImballaggio gennaio/febbraio 2019, Ndr.).  

Con l’obiettivo dichiarato di diventare uno dei player europei, in grado di  garantire ai clienti prodotti di qualità, ma anche prossimità fisica e velocità di servizio, non ha solo infatti ampliato e migliorato la capacità degli stabilimenti attuali (San Marino, Pesaro e Padova), ma ha dunque investito nell’acquisizione di una realtà industriale allo stato dell’arte, specializzata in produzioni che ne arricchiscono e ne completano l’offerta.

Nel progetto di crescita sinergica sono coinvolti i precedenti proprietari di ACM - Massimo Raffaele e Antonio La Franceschina - che continueranno a ricoprire un ruolo dirigenziale in qualità di soci, contribuendo attivamente all’integrazione delle due realtà e allo sviluppo del business.

Saper cambiare insieme al mercato che cambia... Quasi un mantra per la SIT che oggi, dunque, fa proprie le potenzialità delle tecniche di stampa full led HD flexo per narrow web e della stampa digitale, “ereditando” le competenze sviluppate da ACM in fatto di produzioni personalizzate, mock-up e tirature brevi.

Per la precisione, nello stabilimento in Cremosano (CR), ACM utilizza impianti a led, dove la tecnologia di asciugatura del film consente di ottenere numerosi vantaggi, tanto dal punto di vista estetico quanto nelle risposte al mercato, con la fornitura di piccole quantità e tempi di consegna rapidi: una tecnica, tra l’altro, a “zero emissioni” che contribuisce ad accrescere la sostenibilità delle lavorazioni.

Oltre agli stampati, ACM produce buste e vaschette in plastica o carta, e si è dotata di dispositivi per applicazioni speciali, come la creazione dell’“effetto finestra” sulle confezioni, l’apertura facilitata, la microforatura e l’anticontraffazione.
A completare il cerchio, la società lombarda ha di recente verticalizzato la produzione di lastre flexo che, in un prossimo futuro, potrà diventare un ulteriore elemento sinergico con le altre aziende del gruppo.    

Riconoscersi. Incontro felice, quello tra SIT e ACM. Al di là delle reciproche convenienze, nasce e vive infatti della condivisione di valori fondamentali per entrambe le aziende: l’autentica e genuina passione per il lavoro, l’entusiasmo che spinge a progettare il futuro “buttando il cuore oltre l’ostacolo” ma sempre con senso di responsabilità e profondo rispetto per tutte le persone coinvolte nelle attività.
Presupposti fondamentali per dar vita a una squadra forte e unita, capace di ascoltare e studiare i bisogni del mercato, a cui offrire soluzioni innovative, efficienti e distintive.

Uno sviluppo ragionato e organico
SIT Group ha attivato un piano di espansione industriale di ampio respiro, con l’intento di coniugare efficienza produttiva, modelli organizzativi evoluti e capacità di relazioni a livello globale.

Gli investimenti per 60 milioni di euro tra il 2018 e il 2020, messi in campo dalla proprietà, hanno coinvolto a vari livelli i tre stabilimenti di Faetano a San Marino (sede dell’headquarter), Pesaro e Stanghella (PD), di cui sono stati ridefiniti compiti e destini.

Come previsto, è in fase di completamento a Faetano l’ampliamento dello storico stabilimento, che prevede la costruzione di un ulteriore opificio di oltre 5mila metri quadrati, dove saranno collocate quattro linee da stampa rotocalco, un’accoppiatrice, le attrezzature ausiliarie, compreso l’impianto di recupero solvente, nonché sistemi automatici per la movimentazione e lo stoccaggio dei materiali… il tutto acquistato ex novo.

Il piano prevede di andare a regime con la produzione già a inizio 2020.

Sempre a Faetano, verrà ristrutturata la “vecchia” area produttiva contigua, destinandola in prevalenza alle operazioni di finitura e, contemporaneamente, è già stata ampliata la linea di incisione che porterà la capacità dell’azienda a superare i 16 mila cilindri/anno.  

Padova continuerà a fornire il mercato locale con imballaggi stampati in flexo, grazie alla grande reattività e attitudine al servizio espressa in questi anni dall’azienda.
Radicali cambiamenti invece per quanto riguarda il sito di Pesaro, ora all’avanguardia per razionalità e sicurezza: 22 mila metri quadri, di cui 14 mila coperti, con 4 macchine roto e 2 nuove flexo della Uteco.

Il crescente interesse di grandi end-user nei confronti della flexo, ha infatti indotto la SIT a fare convivere a Pesaro le due tecnologie di stampa, così da garantire un back up delle produzioni sia in roto sia in flexo con gli stabilimenti di San Marino e di Padova.
 

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