Come cambia il “porta a porta”

L'alimentazione "porta a porta" cresce (+ 3,4% nel 2011) nonostante il calo dei consumi degli italiani.

Lo documenta Univendita (Unione italiana vendita diretta) che in occasione della 16esima edizione di Cibus (Parma, 7-10 maggio) disegna un quadro del settore ricco di sfumature e novità. Il fatturato di settore ha, dunque, superato i 223 milioni di euro, di cui 193 della sola bofrost, leader nella consegna a domicilio di prodotti surgelati, che ha chiuso il 2011 con un +4,1% sul 2010.
Molti i fenomeni che contribuiscono allo sviluppo del settore e che, spesso, sono strettamente legati alle scelte di qualità dei produttori: il nuovo ruolo di consulente alimentare svolto dal venditore, che colma il vuoto di rapporti creato dal libero servizio; l’età matura (over 45) e l’elevato profilo socio-economico del consumatore tipo; la proposta di nuove linee di alimenti, per esempio da cuocere senza l’aggiunta di grassi o senza dover usare acqua; il gradimento dei servizi di informazione/education messi in campo dalle aziende anche sul web, creando comunità virtuali ma vivaci.

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