Ipack-Ima 2015: scommessa vinta

Il layout “senza frontiere” dell’edizione speciale 2015 ha potenziato la fiera internazionale del packaging, abbinata alle nuove “verticali” dedicate al fresh  food e alle due mostre complementari del converting e della logistica. Bilancio consolidato: 2.000 espositori, 108mila visitatori, di cui un quarto stranieri, e la soddisfazione condivisa degli operatori.


In gioco era il successo di una fiera di spessore e rilievo internazionale, in un contesto economico per molti versi ancora difficile e in un panorama espositivo fitto di eventi.
Comprensibile, dunque, la soddisfazione degli organizzatori che, a fronte di un sforzo promozionale particolarmente intenso, incassano un’ottima redemption sia dagli espositori sia dai visitatori, testimoniata, anzitutto, dall’affluenza: le sei mostre - Ipack-Ima con Meat-Tech, Dairytech e Fruit Innovation, accanto a Converflex e la prima edizione di Intralogistica Italia - ospitate in Fiera Milano fra il 19 e il 23 maggio scorso, hanno visto la partecipazione di 2000 espositori e 108.000 visitatori di tutto il mondo.
Diffusa, inoltre, la percezione di un clima positivo che ha generato buoni  contatti, il riscontro sul piano commerciale e la qualità dell’offerta merceologica, con un particolare apprezzamento per la presenza internazionale, che ha pesato per il 25% del totale. I visitatori stranieri sono arrivati da 133 Paesi, con un forte incremento di presenze da Asia (+60%), Nord America presentazioni e dei seminari sugli argomenti di maggiore attualità. Fruit Innovation conta su promotori come FruitImprese, Unaproa, Fedagromercati, Confagricoltura, Coldiretti, Fedagri Confcooperative Lombardia. Prossima edizione: 4-6 maggio 2016 a Fiera Milano.

Meat-Tech, la debuttante centra gli obiettivi. La manifestazione dedicata alle tecnologie e ai prodotti per la lavorazione, conservazione, packaging e distribuzione delle carni è stata visitata da oltre 19mila operatori (di cui un quarto provenienti da 112 Paesi esteri), competenti e con ampio potere decisionale. La location milanese è stata ritenuta particolarmente idonea a promuovere l’internazionalizzazione del settore, come Meat-Tech si propone di fare.  
         
Dairytech, a sostegno dello sviluppo. Erano 60 gli espositori dell’area dedicata al processing e al packaging dell’industria lattiero-casearia, creata per agevolare la visita dei player internazionali, in missione da Argentina, Pakistan, Brasile, Algeria, Russia e Stati Uniti.
Le prospettive di crescita del settore trovano riscontro nei dati divulgati durante il convegno del 21 maggio dalla FAO e dagli analisti di Girà: nel prossimo quindicennio la produzione mondiale salirà del 3-3,5% medio annuo e porterà il valore del mercato dagli attuali 780 milioni t al miliardo e oltre di fine 2025. Con i paesi emergenti a compensare la maturità di quelli sviluppati: saranno Cina, Africa, Europa dell’Est e Centro America a sostenere la domanda globale (le importazioni cinesi di formaggi crescono di un bel 16% a valore). In tale contesto l’Italia, leader mondiale nel packaging di settore, ha tutte le carte in regola per approfittare di questo trend, a patto che - avvertono gli economisti - promuova gli interventi strutturali necessari a potenziare le piccole e frammentate aziende nostrane, anche aggiornando gli impianti.
                 
Grande soddisfazione a Converflex. La storica fiera del converting e del package printing si è svolta per la prima volta nell’ambito di Ipack-Ima, attraendo 22.750 visitatori di cui un quarto esteri. Le sinergie derivate dalla contiguità delle due manifestazioni sono notevoli (all’atto della registrazione il 51% dei visitatori di Ipack-Ima ha dichiarato di voler visitare anche Converflex) e, in effetti, gli espositori hanno espresso molta soddisfazione su questo nuovo corso più “packaging oriented”. Una soddisfazione, peraltro, meritata: i produttori di sistemi per la stampa e la trasformazione di imballaggi hanno messo in campo il meglio dell’offerta nazionale (molto nutrito il numero dei soci Acimga), portato macchine in funzione e illustrato tecnologie allo stato dell’arte.
Grande attenzione è stata posta, inoltre, alla cultura di settore. Le conferenze dei produttori (bella la lezione sui biadesivi di Biessse) e i due incontri promossi da Acimga per favorire il confronto tra fornitori e utilizzatori di packaging flessibile e di soluzioni cartotecniche hanno offerto un contributo di rilievo e suscitato il gradimento del pubblico.               

Intralogistica Italia: “buona” la prima. La rassegna dedicata a prodotti, mezzi, sistemi e processi della logistica interna all’azienda, alla sua prima edizione, ha registrato 15.899 visitatori, di cui un quarto esteri. Ma in questo caso, sottolineano gli organizzatori (Deutsche Messe), è soprattutto il grande afflusso di italiani a confermare la validità della proposta espositiva «di un settore che da tempo non aveva un salone fieristico di rilievo». E, ancora, la qualità dell’offerta messa in campo, su circa 6.000 mq, dagli 85 espositori, è stata apprezzata da visitatori estremamente qualificati, che hanno spesso siglato importanti contratti d’acquisto. Nel complesso, dalla rassegna sono emersi segnali di ripresa e, in particolare, del ritrovato interesse per l’handling sia nell’industria manifatturiera sia nella distribuzione e nei servizi. I trend di settore sono stati analizzati e dibattuti durante i molti convegni che hanno ospitato più di 500 partecipanti.

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