Visti a Packaging Première dove il digitale fa la differenza
In che modo la stampa digitale è entrata nelle cartotecniche e come ha contribuito a soddisfare al meglio le esigenze dei buyer? Lo abbiamo chiesto ad alcune aziende che hanno scelto la fiera italiana del packaging del lusso per svelare le novità di prodotto e le proprie visioni di mercato. Cristina Rossi
A distanza di un quarto di secolo dalla sua introduzione sul mercato, la stampa digitale ha ormai superato molti dei limiti iniziali ed è entrata nei reparti stampa di molte aziende grafiche, affiancandosi alle tecnologie di stampa tradizionale, non più solo per le prove colore o le campionature, bensì anche per la realizzazione di prodotti finiti ad alto valore aggiunto.
Il segmento di mercato che, per primo, ne ha recepito le potenzialità è senza dubbio quello della stampa commerciale, ma negli ultimi dieci anni la stampa digitale si è aperta un varco anche nella stampa di etichette e astucci pieghevoli, grazie a una qualità decisamente elevata e a una flessibilità che i processi tradizionali difficilmente sono in grado di offrire.
Il digitale consente infatti di rispondere alla sempre più frequente richiesta di piccole tirature, di personalizzazione e sperimentazione… ma certo non a scapito della qualità di stampa.
Per comprendere più a fondo in che modo la stampa digitale abbia aiutato i brand owner a rispondere in modo efficiente ai loro clienti finali, abbiamo intervistato alcune aziende, perlopiù cartotecniche, presenti con uno stand alla terza edizione di Packaging Première, il principale evento in Italia dedicato al packaging di lusso, che si è svolto al MICO di Milano dal 28 al 30 maggio.
La prima azienda che abbiamo incontrato durante la visita in fiera è NAVA PRESS, che dal 1922 produce stampati per l’industria della moda e del lusso e ancora oggi è il partner ideale di quanti sono alla ricerca dell’eccellenza e della qualità nella produzione di brochure, cataloghi, libri, riviste, ma anche packaging.
«Nel corso degli ultimi due anni Nava Press ha esteso l’attività di stampa alla produzione di packaging di lusso, creando un reparto dedicato dove sono state installate macchine per stampa a caldo, fustellatura, piega/incolla, plotter da taglio e stampa digitale» racconta Gabriella Moretti, responsabile marketing & business development in Rotolito SpA e Nava Press (Nava Press è stata acquisita da Rotolito nel 2014, Ndr.).
«Grazie a sistemi di stampa digitale flatbed SwissQprint e due HP Indigo 12000, di cui una nello stabilimento di Nava Press, realizziamo cofanetti, scatole e shopper legati alla comunicazione di lancio di nuovi prodotti oppure edizioni speciali per famosi brand del lusso, in particolare nel segmento della profumeria e della cosmesi. Impieghiamo la stampa digitale anche per la prototipazione e realizziamo mock-up in due o tre versioni, utilizzando diversi tipi di carta, a volte forniti dal cliente stesso. Il digitale ci consente di realizzare piccole tirature, ad esempio 200 pezzi, e nell’ambito dei packaging per profumi serviamo anche mercati stranieri, come quello americano.
I plotter flatbed vengono utilizzati per la stampa degli espositori, con messaggi personalizzati in occasione di lanci di prodotto nei punti vendita. Il cliente viene da noi con un’idea, noi lo supportiamo nello sviluppo del progetto, definiamo le tipologie di nobilitazioni e creiamo il mock-up in bianco. Poi, una volta approvato il mock up, il cliente imposta la parte grafica e noi stampiamo in digitale il packaging. Alcuni clienti vengono da noi perché sanno che utilizziamo HP Indigo, una tecnologia elettrofotografica a sette colori di formato 50x70 cm che, grazie all’applicazione di un primer, consente di stampare su qualsiasi tipo di carta e cartoncino».
Sul palcoscenico internazionale di Packaging Première, diventato ormai un momento d’incontro tra designer e brand internazionali, FAENZA GROUP, oggi punto di riferimento per i prodotti e le soluzioni per la comunicazione d’alta gamma, ha esposto gli ultimi lavori della business unit del gruppo dedicata al packaging e i futuri concept preparati per i propri clienti.
«Il mondo del lusso deve essere sempre in anticipo sui tempi, sulle stagioni e sui gusti» spiega Claudio Rossi, CEO di Faenza Group «e noi, da sempre, offriamo spazio alla sperimentazione e all’innovazione per aiutare i manager a capire le tendenze e consentire alle aziende di raggiungere il mercato tempestivamente e secondo il posizionamento desiderato».
Il gruppo, composto da otto brand e operativo anche al di fuori dei confini nazionali, con uffici a Londra, Parigi e New York, offre packaging customizzato, realizzato con diverse tecnologie di stampa, in tirature medie comprese tra 50.000 e 300.000 pezzi. Accanto alla tecnologia di stampa offset (Komori H-UV 8 colori più vernice), l’azienda dispone di due HP Indigo 12000 per la stampa digitale di alta qualità e di soluzioni Duplo per la finitura digitale (verniciatura e laminazione).
Diversi i segmenti di mercato in cui Faenza Group è presente: beauty, food, luxury, fashion e beverage.
«Affianchiamo i nostri clienti nella progettazione e realizzazione del packaging, lasciando a loro la scelta tra le varie tipologie di forme e supporti» precisa Rossi. «Come potete notare, gli imballaggi che abbiamo esposto in fiera sono tutti bianchi, senza brand, o con supporto metallizzato al fine di tutelare i nostri clienti nel caso di packaging altamente customizzati: il messaggio che vogliamo, con questo, lanciare è quello della customizzazione estrema, senza compromettere l’ottima qualità dei nostri prodotti. Inoltre, grazie alla stampa digitale, ogni astuccio può indossare una “veste” diversa e si possono creare varianti differenti dello stesso prodotto per effettuare test di mercato, proprio come abbiamo fatto di recente per alcuni importanti nomi del food e del lusso».
Il Gruppo Pròto-typo, composto da quattro aziende (Grafiche Paciotti, Cartotecnica Moderna, Grafox e Centurybox) che operano nel settore visual, stampa e packaging design, ha lanciato a Packaging Première il “Never Ending Packaging”, un progetto ambizioso che ha come focus la realizzazione di confezioni eco-sostenibili. Un albero stilizzato, rigorosamente di cartone, ha trovato spazio nello stand del gruppo per lanciare una sfida ai visitatori.
«Chi intende iniziare un percorso all’insegna della sostenibilità, valutando la conversione dei propri packaging in contenitori davvero green, può chiedere la consulenza a un nostro esperto» ha spiegato Laura Giovannetti, responsabile comunicazione del Gruppo Pròto-typo. «È sufficiente lasciare i propri dati su una foglia di carta e appenderla all’albero. In questo modo prenderà un impegno serio: sviluppare, insieme a un team di professionisti, delle autentiche confezioni eco-friendly».
Tra le varie tecnologie utilizzate dalle quattro aziende del gruppo per la produzione di packaging - indirizzati in prevalenza ai settori moda, alimentare ed enologico - figura anche la stampa digitale di piccolo e grande formato. «Abbiamo soluzioni Canon e SwissQprint per la prototipazione e la produzione di basse tirature» afferma Giovannetti. «Con le macchine di grande formato stampiamo anche pannelli ed espositori».
Tra i veterani del packaging di lusso figura sicuramente INDUSTRIALBOX, che da oltre 70 anni realizza scatole rigide, astucci e cofanetti per i principali brand nazionali e internazionali dei settori fashion, profumeria, cosmetica, farmaceutica, pasticceria, gioielleria, wine&spirits.
L’azienda, con sede ad Argelato (BO), integra al proprio interno tutti i reparti necessari alle più svariate lavorazioni cartotecniche e processi industriali per il packaging: progettazione e prototipazione, prestampa e prova colore, stampa offset e a caldo, laminazione, goffratura, fustellatura e molto altro. Salta all’occhio la totale assenza di soluzioni di stampa digitale. «Per la prototipazione e le prove colore utilizziamo infatti una offset, una Heidelberg Speedmaster a 7 colori con doppio spalmatore e laminazione in linea con il Cold Foil» ci racconta Carlo Gregori, presidente di Industrialbox. «In questo modo siamo sicuri di ottenere una prova fedele allo stampato finale. Realizziamo prototipi e mock up personalizzati per scelta di design, materiali e colori in grado di soddisfare la clientela più esigente».
A credere, circa 5 anni fa, nella tecnologia di stampa digitale è stato, invece, il GRUPPO GPACK, che all’ultima edizione degli Oscar della Stampa si è aggiudicato il premio come Industria grafica dell’anno, grazie alla straordinaria crescita e all’elevato numero di acquisizioni strategiche di cui si è reso protagonista negli ultimi anni.
Oltre alle acquisizioni di GPP e Silton nel 2016 e 2017 per il General Packaging, il Gruppo Gpack ha acquisito in Francia Alliora Coffrets (scatole rigide), la storica realtà Interpack di Pomezia, a consolidamento nel segmento del packaging farmaceutico e, infine, a maggio 2019, il ramo d’azienda dedicato al business delle affissioni e della cartotecnica di Litorama SpA, storica azienda dell’industria grafica italiana.
«Il Gruppo Gpack è il risultato dell’evoluzione della Cartotecnica Goldprint da parte della famiglia Bramucci» ricorda Ombretta Maganza, key account manager Luxury Division, presente in fiera insieme alla nuova responsabile marketing, Giulia Berardi.
«Installammo in GPP, primi in Italia, una HP Indigo 30000, quando ne erano presenti solo 8 al mondo, un sistema di stampa digitale per cartoncino unico nel suo genere. Investimmo molto nella promozione di questa tecnologia innovativa per differenziare il prodotto, al servizio della comunicazione visiva. Con il software Mosaic si possono creare migliaia di grafiche sempre diverse le une dalle altre o, più semplicemente, personalizzazioni con dati variabili per business inediti o eventi mirati. Attraverso la collaborazione con aziende importanti come Campari, Parmalat, Nestlè e Barilla, nel novembre del 2015, abbiamo prodotto la prima campagna rivoluzionaria per un packaging secondario, con il nostro cliente storico Parmalat, personalizzando 3.000.000 pezzi di cluster in co-marketing con Disney: oltre 200 grafiche diverse su 13 gusti di yogurt da ritagliare e utilizzare per il Natale. Nel 2017 con Barilla, sempre in occasione del Natale, abbiamo realizzato dei pack personalizzati per i biscotti “Abbracci”, con frasi inviate direttamente dai consumatori attraverso un portale dedicato agli acquisti on-line: quale migliore ricorrenza per una scatola unica e speciale in una sola copia?
Oggi utilizziamo la Indigo 30000 anche per produzioni nel settore farmaceutico e per le campionature nel settore della profumeria. Il nostro compito è sempre più quello di affiancare i clienti, guidandoli verso le nuove, grandi opportunità offerte dalla stampa digitale, per trasferire loro le effettive potenzialità di questa tecnologia: creare interesse nei consumatori di oggi e di domani che seguono con piacere i cosiddetti trend topics e che si aspettano packaging sempre più innovativi e di qualità».
Fondata nel 1984 a Marano nel cuore della Valpolicella dai fratelli Lonardi, GRAFICAL vanta oggi 1.200 clienti attivi e 3 milioni di etichette stampate al giorno. Inutile precisare che il core business dell’azienda è ancora oggi rappresentato dal settore vinicolo, per il quale Grafical stampa da una decina d’anni etichette impeccabili e spesso personalizzate, avvalendosi di due HP Indigo 6800, macchine da stampa digitale alimentate a bobina e basate su tecnologia elettrofotografica.
«Stiamo guardando con grande interesse al settore della cosmesi», spiega la giovane Anna Lonardi, responsabile marketing e comunicazione in Grafical. «Il nostro obiettivo è di sviluppare ulteriormente la produzione di astucci per offrire ai nostri clienti nel mercato del vino e della cosmesi un servizio completo. A questo proposito abbiamo in programma investimenti nel settore cartotecnico… ma al momento non possiamo svelare maggiori dettagli» conclude Anna, solleticando non poco la nostra curiosità.
Non ci resta che attendere e scoprire quali saranno gli sviluppi futuri della stampa digitale nel packaging in casa Grafical.
Cristina Rossi
Giornalista freelance ed esperta di comunicazione nell’ambito delle tecnologie per le arti grafiche.