Spreco alimentare: dati, idee, progetti

Da un recente convegno dell’Ordine dei Tecnologi Alimentari, un contributo significativo alla corretta definizione di food waste e un ampio scorcio dei tanti  progetti già avviati. Con lo sguardo al futuro e i ringraziamenti di Expo 2015.

Nel 2050 la popolazione mondiale toccherà i 9 miliardi e, stando alle stime dell’OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development), i consumi alimentari saranno quindici volte superiori agli attuali. È, dunque, indispensabile ripensare la filiera produttiva, le priorità e le abitudini di consumo, tenendo nel debito conto la portata degli sprechi di cibo. Ne hanno parlato lo scorso 20 novembre accademici, tecnici ed esperti di varia estrazione, durante il convegno “Food Waste, da sperpero a ricchezza” organizzato presso la Provincia di Milano dall’Ordine dei Tecnologi Alimentari di Lombardia e Liguria (OTALL).

È stato Claudio Peri (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari e
Microbiologiche, Università degli Studi, Milano) a delineare il fenomeno, basandosi sui dati di un aggiornato rapporto FAO: ogni anno nel mondo vanno perduti 1,3 miliardi t di cibo, pari a circa un terzo della produzione totale, di cui 6,6 milioni t nella sola Italia. Nei Paesi avanzati lo spreco di cibo è quasi il doppio che in quelli poveri e - sottolinea Peri - oltre un terzo di questo spreco avviene a livello del consumatore, quando ai costi sostenuti in fase di produzione primaria si sono sommati le spese e i consumi di risorse necessari alla trasformazione e distribuzione. Infine, degli attuali 7 miliardi di persone, circa 1,1 miliardi soffrono di malnutrizione e sottonutrizione e circa 1,3 miliardi sono obese o in soprappeso…

Il futuro? In Africa. I relatori che si sono susseguiti al convegno dell’OTALL hanno esposto analisi, testimonianze, idee e progetti, mostrando la quantità e qualità di iniziative già avviate ai vari livelli istituzionali e civili della società, e testimoniando il contributo fondamentale della scienza e della tecnica.
Ma, attenzione, gli equilibri cambiano, ha anche avvertito Peri invitando ad abbracciare un punto di vista più ampio. Il futuro alimentare del mondo è in Africa dove “nel giro di pochi anni lo sviluppo della produzione agroalimentare cambierà i connotati dell’economia mondiale”. È lì, considera il docente, che i tecnologi alimentari italiani devono intervenire fin d’ora per gestire razionalmente le risorse, con le soluzioni più adeguate di logistica, catena del freddo, packaging. E dando una prospettiva di lungo respiro alla loro stessa professione, con il compito (urgente) “di capire cosa sta accadendo e cosa accadrà nel mondo”.
Claudia Sorlini, Presidente e coordinatrice del Comitato Scientifico per Expo, ha ringraziato e rilanciato: l’esposizione universale verterà esattamente su questi temi, da riprendere, articolare e condividere in ambito internazionale.

Gli interventi, dalla A alla X (di Expo)
Convegno importante, quello organizzato il 20 novembre 2013 a Milano dall’Ordine Tecnologi di Lombardia e Liguria col titolo “Food Waste, da sperpero a ricchezza” (comunicazione e segreteria organizzativa a cura di OM). Denso di contenuti, ha riempito la Sala degli Affreschi di Palazzo Isimbardi, sede della Provincia di Milano, e ha goduto del patrocinio di Comune di Milano, Provincia di Milano, Regione Lombardia, Comitato Scientifico Expo 2015, Slow Food Italia, Eating City, oltre che della collaborazione di Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Banco Alimentare, Ufficio d’informazione a Milano del Parlamento Europeo, Istituto Alberghiero Carlo Porta. Sono intervenuti:
• Amina Ciampella, Presidente OTALL, apertura dei lavori;
• Claudio Peri “Tecnologie sostenibili per il futuro delle filiere agro-alimentari”;
• Stefano Bocchi “Analisi integrata dei sistemi ago-alimentari locali”;
• Arnaldo Dossena “Nuovi prodotti alimentari da sottoprodotti della lavorazione degli agrumi e del grano - Progetto Namaste”;
• Francesco Mele (Slow Food) “Oltre lo spreco di cibo. Un altro sistema agroalimentare è possibile”;
• Tavola rotonda moderata da Mario Pappagallo (Corriere della Sera) con interventi di Maria Teresa Besana (Regione Lombardia), Andrea Bocciarelli (Provincia di Milano), Franco Fassio (Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo), Massimo Fileni (gruppo Fileni), Andrea Giussani (Banco Alimentare), Andrea Ivaldi (Risteso), Davide Pessina (Grandi Magazzini e Supermercati Il Gigante), Stefano Zardetto (Ordine Tecnologi Alimentari Veneto e Trentino Alto Adige), Claudia Sorlini (Comitato Scientifico per Expo 2015, Distam).

 

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