Meccano alimentare da Parma a Chicago, via Colonia

Fiere di Parma chiude un esercizio record e punta all’internazionalizzazione, grazie all’accordo con Koelnmesse Italia: quest’anno, a Cibus Tec, debutta l’European Pavilions, che alla prima edizione di ProFood Tech 2017.


Di bene in meglio: questo il senso del messaggio sottolineato con vari ma unanimi accenti durante il recente incontro milanese con la stampa, da Gian Domenico Auricchio e Annalisa Sassi (rispettivamente Presidente e Vicepresidente Fiere di Parma), da Antonio Cellie (Ceo della società fieristica) e Thomas Rosolia (Ceo Koelnmesse Italia).
In altri termini, Fiere di Parma ridisegna il proprio modello di business con l’obiettivo di migliorare ulteriormente le performance a livello nazionale, nonché di rafforzare la propria immagine come primattore nello scacchiere mondiale, anche grazie alla promettente alleanza con la Fiera di Colonia.
Mission congiunta dei due poli fieristici, infatti, è di portare a Parma in occasione di Cibus Tec 2016 (25- 28 ottobre) e nei saloni satellite di Anuga FoodTec (una delle piattaforme più importanti al mondo per le tecnologie del Food & Beverage), i leader italiani ed europei del food processing and packaging.
E, tra gli appuntamenti futuri della “tournée” delle tecnologie alimentari made in Italy (che, a partire da febbraio 2016, toccherà India e Brasile), va fin d’ora segnalata ProFood Tech di Chicago: in programma dal 4 al 6 aprile 2017, si tratta di una nuova piattaforma che consentirà di stabilire un contatto diretto con gli operatori più qualificati del Nord America, grazie alla collaborazione con PMMI (associazione dei produttori di tecnologie di processo e dell’imballaggio, di componenti e materiali) e IDFA (la grande associazione cui aderisce l’85% dei produttori nord americani di prodotti lattiero-caseari).

Buon bilancio = sviluppo & alleanze

Come ha sostenuto Cellie «Il piano di sviluppo condiviso con Koelnmesse Italia potrà far leva su un’alleanza industriale di lungo termine e costruita nell’esclusivo interesse degli espositori. Infatti la Community composta da Cibus e Cibus Tec da un lato e Anuga e Anuga Foodtec dall’altro costituisce una piattaforma di business unica al mondo per le aziende italiane del settore meccano-alimentare».
Gli ha fatto eco Rosolia, richiamando il valore dell’alleanza strategica al servizio delle imprese: «Una collaborazione di cui siamo soddisfatti e convinti. Lavoriamo insieme da tempo nel settore agroalimentare con ottimi risultati e guardiamo al futuro con ottimismo, certi che i nuovi progetti legati alle tecnologie alimentari riconfermeranno i successi già raggiunti».
A garanzia del supporto al progetto di lungo termine e in chiave globale, i due partner mettono a fattore comune una straordinaria solidità patrimoniale e finanziaria.
Al riguardo, per quanto concerne Fiere di Parma, ricordiamo quanto accennato in apertura dell’incontro da Auricchio: «Il 2015 è stato un anno record, con ricavi effettivi di circa 32 mln di euro, nettamente superiori agli storici degli anni dispari (in cui non ci sono alcune importanti manifestazioni, n.d.r.), e un EBITDA di quasi 5 mln.
Grazie infatti al progetto Expo “CibusèItalia”, i risultati sono stati nettamente superiori alle proiezioni del piano industriale e del budget, fotografando un polo fieristico ai vertici per efficienza (i costi del personale sono del 9% contro una media di settore di oltre il 20%) con overperformance per tutti gli eventi (diretti/ospitati), e le piattaforme collaborative su estero.
Il che “consegna” di fatto agli azionisti una società definitivamente rilanciata e pronta a un nuovo ciclo di sviluppo internazionale».  

Il 2020 è già qui
Alla luce di quanto fatto è stato così aggiornato al 2020 il piano industriale della Spa di Parma che prevede:
- una nuova iniziativa dedicata al food negli anni dispari (divulgazione & networking su specifiche aree focus, momenti di incontri B2B, ecc.) che capitalizzi competenze ed esperienze;
- la prosecuzione dello sviluppo delle attività avviate all’estero grazie all’offerta strutturata di spazi fieristici ed eventi nel settore alimentare e meccano alimentare (grazie alla collaborazione con Anuga-Koelnmesse Italia) , diventando un riferimento per tutte le aziende italiane interessate allo sviluppo sui vari mercati strategici, grazie anche al supporto dell’ICE;
- la costituzione della Cibus Academy, ossia la creazione di moduli formativi per le aziende italiane e retailer internazionali che mettano a frutto le relazioni e i contenuti espressi da istituti universitari e di ricerca con cui la Fiera ha stabilito da tempo collaborazioni, nonché dagli  stakeholder (ICE, Federalimentare, consorzi di tutela, ecc.).      
 

Cibus cresce, trainato da Expo
La fiera  del Made in Italy alimentare Cibus, a Parma dal 9 al 12 maggio, è già sold out.
Come ha spiegato Annalisa Sassi, vice presidente di Fiere di Parma, a questo risultato ha contribuito anche la realizzazione del padiglione di Expo “CibusèItalia” (il più grande padiglione corporate voluto da Fiere di Parma e Federalimentare) che, portando al suo interno 450 aziende dall’agro-alimentare, ha generato ricavi per oltre 14 mln di euro . I ricavi hanno assorbito tutte le varianti progettuali ed organizzative che si sono rese necessarie nei 6 mesi dell’Esposizione Universale e successivamente.
«Il padiglione verrà, infatti, spostato da Milano e integrato all’interno del quartiere fieristico parmense: 5.000 mq di spazi polifunzionali per uffici, sale convegni, e un nuovo ingresso. Un’operazione dai molteplici benefici strutturali ed economici resa possibile grazie al supporto finanziario del nostro azionista Cariparma Crédit Agricole».

                           

 

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