Mercato imprevedibile? Produzione adattiva!
Come l’e-commerce e le campagne di marketing impattano sui lotti in produzione. Le riflessioni di B&R, che promuove un cambio di paradigma basato sull’integrazione dei processi industriali in un unico ecosistema software. I vantaggi per produttori e distributori di beni, chiamati ad affrontare un mercato che richiede prodotti personalizzati e in tempi brevissimi.
Incalzata da nuovi modelli di acquisto e nuovi comportamenti dei consumatori, la produzione classica fatica a stare dietro alla domanda.
Un dato: se i lotti tipici di pochi anni fa erano composti da 300.000 pezzi, oggi sono passati a 10.000… significa 30 volte meno!
In termini di produttività, considerando un ritmo di 120 pacchetti al minuto, se prima era necessario un cambio formato dopo più di 40 ore (5 turni), adesso un lotto non dura un’ora e mezza.
Il cambio formato è diventato strategico per mantenere il lotto remunerativo.
Si affronta un mercato dominato dall’e-commerce, dove la naturale evoluzione ci porta ad avere diverse confezioni, che possono contenere più prodotti diversi.
Come essere pronti a produrre un pezzo da spedire in giornata, invece che produrre un lotto da stoccare a magazzino?
Non si può certo far andare più veloci gli operatori o acquistare nuove linee che soddisfino tutte le possibili variazioni.
Chi progetta le macchine automatiche oggi vive inseguendo le specifiche del cliente, “correndo” per progettare una macchina e, quando è pronta, dopo circa 2 anni, l’esigenza è cambiata.
Non sembra esservi una via di uscita, è dunque il momento di guardare a nuove tecnologie per fare un salto e trovare soluzioni innovative. A questo punto servono macchine e linee adattive, così flessibili da risolvere le sfide oggi note e le altre che ancora non si sono presentate.
Le soluzioni alternative per la macchina adattiva. Sono 4 le principali tecnologie che abilitano la produzione adattiva.
- La prima, i track: sistemi di trasporto in fabbrica intelligenti, che sostituiscono il classico nastro con carrelli magnetici indipendenti. I track smistano i singoli prodotti su percorsi individuali, passando per stazioni di lavorazione specifiche per creare oggetti unici. Il sistema track è la dorsale che rende possibile una produzione adattiva.
- La seconda è la visione integrata: oltre a garantire la qualità dei prodotti, quando è integrata nel controllo di macchina offre informazioni in tempo reale per comprendere e migliorare il processo, sfruttando anche algoritmi di Deep Learning - Machine Learning o Intelligenza artificiale.
- I robot sono la terza tecnologia abilitante, un elemento meccanico di movimentazione, costruito senza sapere cosa dovrà fare. Cosa può garantire più flessibilità?
- La simulazione e il digital twin sono infine il quarto pilastro tecnologico: consentendo una completa prototipazione virtuale del sistema, contribuisce a ridurre i tempi e i costi di progettazione delle macchine e di programmazione della produzione in fabbrica.
Perché questo concetto di macchina adattiva funzioni correttamente l’architettura di controllo di macchine e linee dev’essere integrata.
Questa condizione è necessaria per poter orchestrare tutti gli elementi - logica di controllo, movimento, dati dai sensori, interfacce operatore, dispositivi di sicurezza, diagnostica e manutenzione, etc. - in un unico ambiente di sviluppo e controllo. Operativamente significa avere una singola applicazione, un “cervello” e una singola rete.
I costruttori di macchine italiani sono noti nel mondo per la loro capacità di innovare, di adattarsi, e guardano a queste tecnologie non per sostituire le attuali macchine, ma per permettere ai loro clienti dell’industria manifatturiera di entrare in nuovi mercati con potenziate capacità e modelli di business differenti.
Realtà eccellenti del panorama nazionale, tra i primi ad adottare le tecnologie abilitanti per le loro macchine, sorprendono con usi e interpretazioni che nemmeno un fornitore tecnologico vivace come B&R avrebbe mai immaginato.