Mercati da esplorare: Canada
Dalla collaborazione fra ICE-Agenzia ed Edizioni Dativo, la rubrica dedicata alle imprese italiane che operano nell’imballaggio e guardano con attenzione alle possibilità di sviluppo all’estero. La rete di uffici all’estero dell’ICE fornirà un aggiornamento periodico sullo sviluppo del packaging nel breve/medio periodo in alcuni Paesi.
Sulla base di un’indagine di mercato svolta da ICE - Toronto, risulta che il Canada occupa il nono posto della classifica mondiale degli acquirenti di macchinari e attrezzature per l’imballaggio e il confezionamento.
Importazioni
Nel 2015, il paese ha importato tecnologia per oltre $467 milioni (+16% rispetto all’anno precedente).
In questo ambito, il 50% circa delle importazioni canadesi è rappresentato da macchine riempitrici, sigillatrici, incapsulatrici (codice HS842230); le macchine confezionatrici, incluse quelle a nastro (codice HS842240) risultano essere la seconda voce, con circa il 40%.
Per il Canada, l’Italia è il terzo fornitore di macchine e attrezzature d’imballaggio, dopo USA e Germania, con una quota di mercato del 13,8% nel 2015, pari a quasi 89 milioni di dollari (+25,64%). Le voci doganali HS842230 e HS842240 congiuntamente costituiscono oltre il 90% delle esportazioni italiane in Canada per questo settore.
Bilancia commerciale
Il saldo commerciale canadese relativamente al settore è negativo, sia per quanto riguarda l’interscambio totale sia per quello specifico dall’Italia. Il Canada è pertanto un importatore netto di macchinari e attrezzature del settore.
Il saldo negativo della bilancia commerciale è diminuito (-14,40%) nel 2015 per quanto riguarda gli scambi con il mondo, mentre è aumentato in relazione al commercio di macchinari con il nostro paese (+24,25%).
Orientamenti di mercato
Negli ultimi decenni, al pari di molti altri Paesi, anche il Canada è attraversato da profonde trasformazioni socio-culturali e demografiche: comparsa di famiglie meno numerose, tasso di divorzi elevato (50%), aumento del numero dei single (50% della popolazione adulta in Canada), nonché l’ingresso fra i consumatori dei “Millennials”, le generazioni nate fra il 1981 e il 1996, hanno determinato il mutamento nelle abitudini di acquisto, soprattutto nei confronti di prodotti non durevoli e agroalimentari.
Convenienza e facilità d’acquisto e consumo, genuinità e freschezza, riciclabilità, confezioni monodose: questi i principali requisiti che il consumatore canadese di oggi cerca in un prodotto.
Implementare innovazione, rispondere o, addirittura, anticipare le richieste dei propri clienti finali e adattarsi per stare al passo con i cambiamenti del mercato, sono gli obiettivi che spingono i produttori di imballaggi a valutare una molteplicità di aspetti eterogenei.
Materiali utilizzati. I contenitori tradizionali, come buste preformate e vaschette, sono scalzati dalle pellicole multistrato: semplificano l’integrazione e l’automatizzazione delle linee produttive e sono meno costose da produrre e lavorare. La conseguenza più diretta? La diffusione di soluzioni tecnologiche e processi di avvolgimento a nastro.
Sostenibilità/eco-compatibilità. Una maggiore attenzione alle problematiche ambientali e una consapevolezza diffusa coinvolge, a valle dei processi produttivi, l’intero ciclo di vita di prodotti e imballaggi.
Riuso. Confezioni riutilizzabili, di vario formato e richiudibili (con chiusure a zip o pelabili) si stanno diffondendo con sempre maggior frequenza fra i consumatori.
A tal fine, le tecnologie di confezionamento HFFS e VFFS rientrano fra le richieste più frequenti espresse dei produttori di imballaggi.
Flessibilità. Gli utilizzatori di tecnologie chiedono sistemi in grado di confezionare, senza alcuna riconfigurazione meccanica o con una riconfigurazione minima, vari prodotti con formati diversi.
In questo scenario l’expertise italiana nell’integrare e automatizzare linee e processi completi è riconosciuta e molto apprezzata in Canada. Le innovazioni in materia di design, materiali, processi e prodotti, nonostante vengano recepite con un certo ritardo in Nord America, sono il motore del rinnovamento tecnologico canadese.
NOTA Il progetto è coordinato presso la sede centrale di ICE-Agenzia in Roma, dall’Ufficio Tecnologia Industriale, Energia e Ambiente diretto da Ferdinando Pastore.
Funzionario di riferimento: Matteo Masini, tel 06.5992.9356 - [email protected]