Rapporto sullo stato dell’imballaggio – Maggio 2017

Osservatorio quadrimestrale della filiera dell’imballaggio: situazione a maggio 2017. Le informazioni sul quadro economico globale sono tratte dai dati messi a punto da Confindustria e Prometeia.

In questa sede si rende uno spaccato dell’andamento dei comparti dell’industria manifatturiera dove più intenso è il consumo di imballaggi, suddivisi nelle macroaree food e non food. A seguire, la relativa evoluzione del settore imballaggi.
L’evoluzione dei settori nel medio termine per il 2017 deriva da elaborazioni III su dati messi a punto da Prometeia.

FOOD
Alimenti e bevande. Dopo le importanti crescite del 2015 si è assistito nel 2016 a una certa stabilizzazione; nel medio periodo dovremmo assistere a una crescita intorno all’1,2%, che deriva dalla spinta all’internazionalizzazione che coinvolge anche le piccole medie imprese, grazie alle possibilità offerte dallo sviluppo dell’e-commerce.

NON FOOD
Automobili e motocicli. Continueranno a esprimere una crescita significativa grazie al processo di “svecchiamento” del parco macchine, sia in ambito domestico/familiare sia per le imprese, anche se a ritmi meno elevati degli scorsi anni. La crescita risulta superiore a quella dell’attività manifatturiera e si aggirerà intorno al +2,5%.

Largo consumo.  Si conferma tra i settori più dinamici nel panorama manifatturiero, grazie al mix vincente di domanda strutturalmente in crescita  e buona competitività delle produzioni italiane; anche in questo caso, il settore mostra un trend migliore rispetto a quello dell’attività manifatturiera, con una crescita che si aggirerà intorno al 2,2%.
 
Meccanica. Negli ultimi tempi il settore ha risentito di condizioni di domanda non favorevole, sia in Italia che all’estero. Si prevede che le imprese italiane, tradizionalmente forti nella produzione di macchinari tecnologicamente avanzati, potranno trarre benefici dal Piano Industria 4.0 e, al termine della fase di incentivazione, da una maggiore proiezione sui mercati internazionali. Nel medio periodo la crescita si dovrebbe aggirare intorno al 2%.

Elettrotecnica. Secondo Prometeia il settore potrà beneficiare dei progetti di infrastrutturazione e degli investimenti legati a tematiche ambientali (fonti rinnovabili, auto elettriche…). Sul mercato domestico, riuscirà anche ad agganciare il traino nel ciclo delle costruzioni. La crescita nel medio periodo sarà intorno all’1,5%.

Metallurgia. Cresce a ritmi superiori al manifatturiero (+2,2%), e questo grazie all’auspicata risoluzione delle criticità riguardanti l’area siderurgica e le buone condizioni della domanda interna.

Prodotti per le costruzioni. I ritmi di crescita sono, in questo caso, leggermente inferiori rispetto al tasso di crescita dell’attività manifatturiera, con un trend che dovrebbe assestarsi intorno al 1,2%.
Lo stesso trend vale per i prodotti in metallo e altri prodotti intermedi; in merito a questi ultimi, i risultati meno brillanti sono decisamente quelli relativo agli intermedi chimici, nonostante l’apporto positivo dell’edilizia. Le imprese italiane riusciranno comunque a ritagliarsi uno spazio tra le produzione UE ed extra UE, grazie allo sviluppo di prodotti alternativi e a elevato valore aggiunto.

Elettronica. L’Italia è destinata ad affrontare sfide competitive importanti, a fronte di una buona domanda trainata in particolare dai prodotti elettronici. La crescita, in questo settore, rimarrà limitata, intorno al +1,3%, penalizzata dalle difficoltà delle nostre imprese in un contesto complesso come quello attuale sempre più legato ai grandi player.

Mobili. Sono attesi ritmi deboli di crescita, indotti da uno scenario competitivo difficile. La previsione a medio termine è di un +0,8%, nonostante le attese di una domanda mondiale in crescita rivolta anche agli operatori italiani, forti nei prodotti di alta gamma.
Sistema Moda. I mercati emergenti rivolgeranno la propria attenzione al Sistema Moda italiano, un settore che sarà caratterizzato da un tasso di crescita a medio termine dell’1% circa.

Elettrodomestici. Fanalino di coda dei settori industriali italiani, per il comparto è attesa nel medio termine la stabilizzazione dei livelli produttivi, a patto che punti a un’offerta di elevata qualità.                                                 

Quadro economico generale

Secondo Confindustria
L’economia italiana rimane sul percorso di un lento e altalenante recupero intrapreso all’inizio del 2015. Gli indicatori qualitativi sono molto migliori e suggeriscono che sia in atto un’accelerazione. Le statistiche quantitative finora, però, non confortano questa aspettativa: nel primo trimestre del 2017 la debolezza della produzione industriale (in particolare manifatturiera) ha rallentato il Pil. Si ritiene tuttavia che le prospettive evolutive dell’economia italiana garantiranno una progressiva crescita guidata in particolare dalle esportazioni.

Secondo Prometeia
Si prevede che l’industria manifatturiera italiana chiuderà il 2017 in accelerazione sul 2016, segnando un +1,6% a prezzi costanti, per poi consolidare la fase espansiva anche nel medio termine (+1,5% la crescita media annua nel periodo 2018/ 2021).
In progressiva accelerazione anche le esportazioni (+2,4% nel 2017 e +3% nella media 2018/2021).
Nei prossimi anni sarà cruciale la capacità delle imprese italiane di operare con successo sui mercati esteri, a fronte di una domanda interna che risentirà del rallentamento dei consumi interni.

Barbara Iascone

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