Rapporto sullo stato dell’imballaggio – Luglio 2017
Osservatorio quadrimestrale della filiera dell’imballaggio: situazione a luglio 2017. Le informazioni sul quadro economico globale sono tratte dai dati messi a punto
da Confindustria e Prometeia. Barbara Iascone
In questa sede si rende uno spaccato dell’andamento dei comparti dell’industria manifatturiera dove più intenso è il consumo di imballaggi, suddivisi nelle macroaree food e non food. A seguire, la relativa evoluzione del settore imballaggi.
L’evoluzione dei settori nel medio termine per il 2017 deriva da elaborazioni dell’Istituto Italiano Imballaggio su dati Confindustria, Prometeia e associazioni di categoria di riferimento dei vari settori.
FOOD
Alimenti e bevande
(Fonte: Federalimentare)
Dalle elaborazioni di Federalimentare su dati ISTAT, dopo il +1,1% registrato nel 2016 sul 2015, risulta che l’intero comparto industria alimentare, bevande e tabacco nei primi 5 mesi dell’anno (gennaio/maggio) sia in crescita ancora dell’1,1%. Analizzando i vari settori risulta che l’industria della lavorazione e conservazione degli ortaggi freschi cresca del 4,8%, mentre quella della lavorazione delle granaglie del 6%.
In calo invece l’industria della lavorazione e conservazione di pesce, crostacei e molluschi (-4,8%) e l’industria lattiero casearia (-1,6%).
Prodotti da forno e farinacei crescono dello 0,5%, con un picco interno che riguarda la categoria biscotti, fette biscottate e prodotti di pasticceria confezionati (+4,6%).
Per quanto riguarda l’industria delle bevande nella sua globalità si registra una crescita del 4%, dove però le bibite analcoliche calano del 3,3% mentre crescono birre (+10%) e i super alcolici e distillati (+25%). In calo il vino (-1,6%).
NON FOOD
Cosmetica
(Fonte: Centro Studi Cosmetica Italia)
Secondo le analisi di Cosmetica Italia il settore chiuderà il 2017 con una produzione in crescita del 5%, spinta da un’accelerazione delle esportazioni che cresceranno del 9,5%. Il mercato italiano della cosmesi dovrebbe registrare un +1,2% a valore, ma a volume si registrano cali fisiologici generalizzati.
Farmaci
(Fonte: Federfarma)
Nel 2016 si è registrato un calo sia della spesa farmaceutica convenzionata (-2,4% rispetto al 2015) sia del numero delle ricette erogate dei farmaci in regime di convenzione (-1,5%).
Risultano però in crescita sia la spesa sia le prescrizioni dei farmaci dispensati dalle farmacie in regime di distribuzione per conto: +8,3% la prima e +9,7% le seconde. La distribuzione per conto è una modalità di dispensazione di alcune categorie di farmaci da parte delle farmacie territoriali. In pratica le ASL acquistano direttamente tali farmaci e anziché farli dispensare ai pazienti presso le farmacie ospedaliere, ne dispongono la dispensazione presso le farmacie territoriali. In tal modo i pazienti dimessi dai vari reparti, e che devono seguire specifiche cure farmacologiche in base a quanto deciso dallo specialista, possono ritirare subito la prima confezione presso la farmacia ospedaliera, mentre le altre confezioni verranno loro dispensate presso le normali farmacie.
Nel primo trimestre del 2017 la spesa sanitaria nazionale ha registrato un +2,6% rispetto allo stesso periodo del 2016. Tale incremento è accompagnato da un lato dall’aumento del prezzo medio dei medicinali prescritti (+2%) dall’altro da un aumento delle ricette prescritte (+0,6%).
Dai primi dati parziali dei primi mesi del secondo trimestre risulta confermato l’andamento del primo trimestre.
Mobili e arredo
(Fonte: “Rapporto di previsione sul mercato del Mobile Arredo 2017”)
Per quanto riguarda il mercato italiano, il 2016 ha registrato un +1,3% accompagnato dall’andamento sempre positivo delle esportazioni. Seppur caratterizzato da qualche incertezza, nel 2017 il mercato interno dovrebbe chiudere con una crescita dell’1%.
Gli incentivi a sostegno del settore messi in campo nel 2016 dovrebbero essere riconfermati anche nel 2017, sostenendo quindi i consumi interni. Per quanto riguarda le esportazioni, a incidere favorevolmente sulle vendite italiane all’estero sarà il previsto leggero deprezzamento dell’euro nei confronti del dollaro, che però dovrà confrontarsi con il rallentamento della domanda estera. Risulta comunque esserci una ripresa della domanda dei paesi del Medio Oriente, mentre dovrebbe essere più contenuta quella dei paesi europei. Continuano le problematiche sul fronte russo che, fino a qualche anno fa, era un importantissimo sbocco per le nostre esportazioni. L’attesa per le esportazione è di una crescita dell’1,8%.
Prodotti chimici
(Fonte: Federchimica)
Dopo un 2016 caratterizzato da alti e bassi e che ha chiuso con una produzione con volumi in crescita dell’1,5% ma con andamenti discontinui e prezzi in calo, nel 2017 si rafforzano i segnali di miglioramento. Nella prima parte dell’anno il settore della chimica vede trend positivi in quasi tutti i comparti, con un trend globale del +2,8%. Anche le esportazioni vantano nel primo trimestre un andamento molto positivo, +11%, determinato sia dall’aumento della domanda internazionale che dall’indebolimento dell’euro.
Le prospettive relative al primo semestre 2017 sono di una crescita della produzione introno al 3%.
Sistema Moda
(Fonte: Sistema Moda Italia SMI)
Il 2016 ha chiuso con un’accelerazione dell’intero comparto (0,9%) guidato principalmente dall’area Abbigliamento-Moda (il settore tessile risulta stabile rispetto al 2015). Le esportazioni sono cresciute dell’1,7% mentre le importazioni dell’1,3%.
SMI, insieme all’università Carlo Cattaneo di Castellanza, ha elaborato un modello econometrico ad hoc per le ipotesi evolutive del settore. In base a quanto rilevato si ipotizza che, nel 2017, proseguirà la tendenza evolutiva positiva, come avvenuto nel 2016, e con performance moderatamente migliori. Già nel primo trimestre il trend si posiziona al +1,8%.
Quadro economico generale Nel 2017 il PIL italiano dovrebbe registrare un +1,2%, mentre in Europa si dovrebbe arrivare a +1,9%. Le proiezioni 2018 sono di +1% per l’Italia e +1,7% per l’Europa. L’inflazione in Italia dovrebbe crescere dell’1,5% contro l’1,6% europeo. L’opinione di Confindustria L’opinione di Prometeia |
Il settore degli imballaggi
Barbara Iascone
Istituto Italiano Imballaggio