L’Oréal: quando il packaging cosmetico va incontro all’ambiente

Nell’ambito della partnership nata per innovare il packaging in modo responsabile, L’Oréal, il colosso francese del beauty, e Albéa, tra i leader globali nel settore del packaging cosmetico, hanno annunciato lo sviluppo del primo tubetto cosmetico a base cellulosica, in cui la plastica è per la maggior parte sostituita da un materiale simile alla carta, “bio-based” e certificato.

La nuova soluzione dovrebbe essere lanciata a breve, con la prima produzione industriale prevista nel 2020. Il progetto riflette l’impegno di L’Oréal nel campo della sostenibilità iniziato nel 2007 con l’obiettivo di azzerare le emissioni nette entro il 2050, già ridotte del 77% in termini assoluti sui siti industriali dal 2005 al 2018 (a fine del 2018, 38 stabilimenti L'Oréal avevano raggiunto la neutralità del carbonio). Ottime anche le performance dei risultati economici.

Il primo semestre 2019, il migliore degli ultimi dieci anni, ha messo a segno ricavi (like-for-like) per 14,8 miliardi di euro (+7,3% sui primi sei mesi 2018). La crescita riguarda tutte le divisioni del gruppo, in particolare L’Oréal Luxe (+13,2% a 5,1 miliardi) e L’Oréal Active Cosmetics (+ 13,6% a 1,4 miliardi).

In riferimento alle zone geografiche, sviluppi significativi si registrano in Asia Pacifico, mercato numero uno del gruppo, (+24,3%). La Cina mantiene il suo ritmo di crescita, mentre India, Malesia, Indonesia e Vietnam viaggiano a doppia cifra. Pur nella difficoltà del mercato, le vendite stanno aumentando anche in Europa occidentale, mentre il Nord America si rivela ancora in frenata a causa del rallentamento del make-up. L’e-commerce è aumentato del + 48,5% e rappresenta il 13,2% delle vendite totali.

Image credits: L'Oréal

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