Coating per marcatura laser: gli ultimi sviluppi

A Interpack Sun Chemical (gruppo DIC) ha presentato l'ultima evoluzione degli inchiostri SunLase™ per marcatura laser, che permettono di aggiungere informazioni sul packaging primario e secondario dopo il riempimento e la chiusura della confezione.

SunLase permette di applicare sul substrato di imballaggio un coating, trasparente o colorato, durante il processo di stampa. Una volta chiusa la confezione, è così possibile aggiungere informazioni di codifica come codici a barre, codici QR, date di scadenza o altre informazioni relative alla marca, utilizzando un laser a fibra o CO2 a basso consumo per effettuare marcature in nero sull'area trattata con SunLase, senza alcun rischio di compromettere il prodotto confezionato.

Nel mercato odierno, infatti, la gestione della catena di fornitura e i requisiti di tracciabilità richiedono l’inserimento di dati identificativi sulle confezioni - tipicamente tramite codici a barre. Inoltre i consumatori si aspettano di poter leggere sulla confezione informazioni complesse come ingredienti, proprietà nutrizionali, linee guida per l’utilizzo del prodotto e modalità di riciclo. Il sistema SunLase per marcatura laser permette di aggiungere una gran varietà di informazioni al packaging nelle ultime fasi della catena di fornitura, evitando così di dover produrre innumerevoli piccoli lotti di confezioni differenziate per pochi dati, con evidenti benefici di ordine economico».

Una flessibilità estrema. A Interpack i tecnici Sun Chemical hanno mostrato ai visitatori come funziona SunLase, con dimostrazioni dal vivo effettuate su sistemi Videojet, produttore leader di tecnologie laser. In particolare, è stata effettuata la riproduzione, su diversi substrati (compresi cartone ondulato e film), di codici QR, codici a barre, logo, testi e numeri di serie.
SunLase, infatti, è compatibile con un’ampia gamma di materiali e processi di stampa, e si presta alla riproduzione di informazioni standard e personalizzazione. Può inoltre essere impiegato per riprodurre elementi cross-mediali, ad esempio codici QR, per consentire ai consumatori di accedere a informazioni più dettagliate sul prodotto, partecipare a community legate al brand o effettuare giochi e concorsi personalizzati.

Rispetto alle tecnologie a getto di inchiostro, il laser offre una migliore qualità dell’immagine, elimina i costi e le complicazioni associate all'applicazione di etichette, elimina la necessità di solventi e nastri e mette in campo una tecnologia a basso impatto, adatta anche ai substrati che verrebbero potrebbero essere danneggiati da altri processi di marcatura. Infine, non richiede ablazione o incisione dell'imballo.

I brand owner possono aggiungere informazioni per specifici mercati o destinazioni, anche in più lingue, nelle ultime fasi produttive. In questo modo si eliminando le problematiche relative all'inventario di packaging stampati in molte lingue diverse, o di dover inserire forzatamente più idiomi nel limitato, prezioso, spazio disponibile sulla confezione.

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