Imballaggio flessibile per il food e opzioni di confezionamento secondario
Vantaggioso in termini di marketing, redditività e logistica, l’imballaggio flessibile pone però problematiche non banali nella gestione automatizzata del fine linea. Sidel le affronta con soluzioni tecnologiche studiate per il settore food, che fanno tesoro dell’esperienza acquisita con questa tipologia di packaging e di un know-how consolidato in fatto di robotica.
Oltre ad essere una realtà leader globale nell’industria del beverage, da più di 50 anni Sidel è partner di riferimento anche per le aziende del comparto della detergenza e del food. A queste ultime, in particolare, propone soluzioni e servizi personalizzati di alimentazione e imballaggio secondario, focalizzandosi sull’handling di prodotti confezionati in buste flessibili.
In questo ambito, l’offerta Sidel è incentrata principalmente sui sistemi di confezionamento in scatole di cartone, palettizzazione e sull’integrazione della linea, tutti caratterizzati da estrema flessibilità, semplicità di manutenzione ed efficienza.
Ce ne parla diffusamente Etienne Henry (Packaging Business Development Director di Sidel).
Perché il packaging secondario è importante per la buona riuscita dei progetti di automazione del packaging flessibile?
Perché è proprio questo imballaggio a fornire la protezione e la stabilità necessarie a compensare la geometria instabile, la mancanza di resistenza e rigidità di un imballaggio primario flessibile. E dato che è indispensabile scegliere la soluzione che meglio si adatta alle singole esigenze applicative, Sidel offre diverse configurazioni e soluzioni in grado di soddisfare le preferenze e i vincoli logistici di ciascun produttore per quanto riguarda, ad esempio, l’utilizzo di scatole di facile apertura, il posizionamento dei prodotti in orizzontale o in verticale al loro interno, il livello di protezione richiesto, nonché l’ottimizzazione del riempimento delle scatole in termini di superficie e costi.
Con il nostro portafoglio aiutiamo i clienti a gestire diverse tipologie di confezioni secondarie, come casse americane (RSC), cartoni wrap-around o shelf-ready packaging.
Non esiste un’opzione unica e prestabilita in grado di soddisfare tutte le esigenze. Scegliere la giusta soluzione all’interno dell’ampia gamma di sistemi di alimentazione e imballaggio disponibili consente di compiere “un salto di qualità”, proteggendo l’integrità del prodotto, migliorando la qualità del packaging e le performance della linea. Il tutto tenendo sempre ben presenti la configurazione e le necessità di ciascuno stabilimento.
È proprio qui che Sidel entra in gioco, mettendo a disposizione del cliente solide competenze progettuali per condurre uno studio “integrato” di ogni passaggio, dalla creazione del packaging alla definizione della linea, così da abbinare in modo ottimale il packaging primario e secondario nonché di selezionare la tecnologia di meccanizzazione più indicata.
Qual è il valore aggiunto offerto da Sidel in qualità di fornitore di macchine per il confezionamento?
Il processo di meccanizzazione del flexible packaging presenta spesso alcune problematiche associate alla movimentazione e al confezionamento dei prodotti, imputabili alla leggerezza e alla deformabilità del materiale. La cosiddetta “geometria instabile” dei contenitori determina, infatti, alcune criticità: l’impossibilità di accumulare i prodotti, l’assenza di contropressione per la sigillatura del packaging secondario, la scarsa o assente resistenza alla compressione verticale del packaging secondario sul pallet, la ridotta protezione del prodotto e il rischio di urti tra le scatole, causa di instabilità del pallet.
Sidel fornisce diverse soluzioni allo stato dell’arte per confezionare contenitori flessibili, a partire dalle tradizionali cartonatrici a caricamento laterale fino ai sistemi più sofisticati, tutti garantiti dal nostro pluriennale know-how in materia di robotica.
L’imballaggio supportato da soluzioni robotiche è l’alternativa ideale per i processi che richiedono una notevole versatilità, così da gestire alte velocità di confezionamento e un elevato numero di SKU. Per altre esigenze, può essere preferibile un sistema di manipolazione più semplice (ad esempio, per le linee con velocità minori e configurazioni di imballaggio standard).
Quali competenze vi consentono di realizzare soluzioni di imballaggio automatico per il packaging flessibile che garantiscano la massima efficienza e il miglior ritorno d’investimento?
Anzitutto, la conoscenza approfondita dei vincoli associati al packaging primario, soprattutto per quanto concerne il trasporto su nastro e la movimentazione. Inoltre, l’azienda ha maturato oltre 50 anni di esperienza nel packaging secondario. Infine, vantiamo un importante retaggio nei settori della meccanizzazione e dell’automazione, così da poter progettare e realizzare soluzioni personalizzate in base alle specifiche esigenze dei nostri clienti.
In un “white paper”, le storie di successo
Le esperienze maturate da Sidel sono descritte dettagliatamente in un white paper redatto di recente (scaricabile dal sito sidel.com), che illustra numerosi progetti realizzati dall’azienda in fatto di confezionamento secondario nell’industria alimentare.
Tra le soluzioni più interessanti ricordiamo:
- la cartonatrice wrap-around Cermex WB46, con infeed doppio e dotata di braccio robotico, installata presso il produttore indonesiano Frisian Flag. La soluzione provvede a ripiegare le buste e inserirle in confezioni flow-pack, posizionandole poi all’interno di cartoni wrap-around, il tutto mantenendo gli articoli ben raggruppati durante l’intero processo. Si tratta di un sistema totalmente automatizzato che ha consentito di eliminare le operazioni precedentemente svolte a mano, garantendo un confezionamento di qualità stabile e ottimale con un riempimento sicuro delle scatole;
- un sistema per l’imballaggio di stand-up pouch ricaricabili, da posizionare in verticale all’interno di casse americane (RSC cases);
- una soluzione creativa per posizionare in orizzontale imballaggi flessibili con beccuccio, ottimizzando il riempimento delle scatole e/o riducendone le dimensioni;
- un sistema per l’imballaggio di buste di caffè in posizione verticale, pronte per essere facilmente esposte sugli scaffali dei rivenditori.