Film: metallizzazione all'italiana

Nordmeccanica presenta il suo primo impianto per la realizzazione di film metallizzati. Si chiama PowerMet, adotta tecnologie a basso impatto ambientale permettendo di ridurre costi e consumi energetici, e soprattutto raggiunge la velocità di 1.000 metri/minuto.

Piacenza, 8 luglio 2015, primo giorno dell'open house a cui sono convenuti più di ottanta converter di tutto il mondo. L'ha organizzata Nordmeccanica, leader mondiale nelle macchine per la trasformazione di packaging flessibile, con il core business nel segmento della laminazione (secondo stime interne la sua quota di mercato è attualmente del 65%). Obiettivo: presentare la nuova PowerMet e ufficializzare così l'ingresso nel segmento della metallizzazione con il suo primo impianto interamente progettato e realizzato “in casa” in uno stabilimento dedicato, inaugurato lo scorso giugno 2014. Oltre che innovativo sotto molti profili, e a basso impatto ambientale, è anche il più veloce del mercato: raggiunge un'operatività reale (l'abbiamo vista in demo live) di 1.000 metri al minuto, con bobine che possono raggiungere i 2,9 metri di larghezza. In altri termini, la PowerMet realizza 50 km di film in un ciclo che, tutto compreso, dura poco più di un’ora; l’estensione equivalente a un campo di calcio (7200 mq) viene prodotta in soli 2,5 minuti. Testimonial della prima dimostrazione pubblica, il primo utilizzatore: la Manucor di Sessa Aurunca (CE), presente nella persona del presidente Carlo Ranucci.
 
Un deciso avanzamento in produttività
Le PowerMet sono state progettate per rispondere alle esigenze, espresse dai maggiori produttori internazionali di imballaggi flessibili, di maggiore produttività e riduzione di consumi energetici, scarti e tempi morti di pulizia e manutenzione. Queste macchine consentono, al contempo, di ispezionare la produzione in tempo reale e di correggere eventuali difetti in corso d’opera, senza interrompere il lavoro.              cerciello.png
Nordmeccanica le ha progettate con caratteristiche all'avanguardia, per conquistare un mercato ritenuto promettente. l film metallizzati rappresentano attualmente il 10% delle pellicole da imballaggio prodotte nel mondo e vengono utilizzati principalmente per proteggere gli alimenti da luce, umidità e ossigeno, oltre che per realizzare etichette e ologrammi di sicurezza (delle banconote ad esempio). Le pellicole metallizzate vengono prodotte con un processo “in alto vuoto”, che consiste nella deposizione, alla temperatura di circa 1500 °C in una camera priva di aria, di un sottilissimo strato di metallo su una pellicola di plastica o di carta. Il supporto così ottenuto presenta un aspetto brillante e un'impermeabilità a luce, gas e vapori molto simili ai fogli di alluminio, ma con uno spessore centinaia di volte più sottile.  
«L’investimento sui processi di metallizzazione ci consente di estendere la nostra offerta a tutta la filiera dell’imballaggio», chiarisce Antonio Cerciello, Presidente di Nordmeccanica. «Siamo partiti appena 18 mesi fa, con l’acquisizione di Galileo Vacuum System, e oggi siamo sul mercato con un prodotto totalmente innovativo, che ci garantisce un significativo vantaggio competitivo rispetto a tutti i maggiori concorrenti mondiali».

L'azienda
Nordmeccanica è stata fondata nel 1978 a Piacenza. Antonio Cerciello, ingegnere meccanico napoletano, l'ha rilevata nel 1998 dando avvio alla sua espansione internazionale, insieme ai figli Vincenzo, direttore tecnico e responsabile R&D, e Alfredo, direttore finanziario e Presidente di Nordmeccanica Cina.
Oggi la società ha un fatturato (2014) di 100 milioni di euro, conta 280 dipendenti e opera con cinque stabilimenti (tre in Italia, uno Cina e uno negli Stati Uniti), due sedi dirette in India e Argentina, e una rete di rappresentanze che copre 87 paesi del mondo. Il tasso annuo dell'investimento in Ricerca e Sviluppo oscilla tra il 5 e il 7% del turnover.

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