Tecnologie sofisticate per gestire la complessità
Aperta ai nuovi scenari della meccatronica, WITTENSTEIN è costantemente impegnata a fare evolvere sistemi che garantiscano maggiore competitività sul mercato. A SPS Italia ha portato le sue novità tecnologiche, ma ha messo anche l’accento sulle potenzialità del service e dei progetti in materia di circolarità.
Milena Bernardi
Il lancio del riduttore epicicloidale NTP e del nuovo sistema di azionamento iTAS® 2 per veicoli a guida automatica (AGV) sono le due novità di punta che hanno caratterizzato la presenza di WITTENSTEIN alla scorsa edizione di SPS Italia. Attiva sul mercato italiano da oltre 20 anni, l’azienda si distingue per l’eccellenza delle soluzioni in grado di gestire la crescente complessità della produzione in svariati settori industriali. Filiale diretta della tedesca WITTENSTEIN SE, con sede a Nord di Stoccarda, nel 2022 ha raggiunto un fatturato di 50,5 milioni di euro a fronte degli oltre 500 realizzati complessivamente dal gruppo.
Un fuoriclasse preciso e conveniente
«Il nuovo riduttore epicicloidale NTP è l’anello mancante della gamma dei riduttori a flangia alpha Value Line, molto apprezzato nel settore imballaggio perché unisce a precisione e robustezza anche il rapporto qualità prezzo»
spiega Simone Bassani, Chief Operating Office di WITTENSTEIN Italia.
«L’obiettivo - prosegue Bassani - era quello di colmare il gap esistente tra il riduttore a flangia entry level e il riduttore a flangia TP che è storicamente un nostro cavallo di battaglia».Le quattro taglie disponibili possono essere richieste anche in esecuzione con lubrificante per settore alimentare o con sensoristica cynapse integrata. «In questo modo, con interfaccia IO-Link, diventano strumenti preziosi per registrare in modo diretto i valori rilevanti per il processo quali temperatura, vibrazioni, accelerazione e posizione di montaggio».
NTP è adatto alle più svariate applicazioni: robotica, automazione e manipolazione, impianti alimentari e macchine di confezionamento, per la lavorazione del legno e della carta, macchine utensili, per la stampa e sistemi di produzione in genere. Come tutta la linea di riduttori WITTENSTEIN alpha può essere dimensionato in modo efficiente e sicuro con il software di calcolo cymex® 5, ottimizzando la produttività di qualsiasi asse.
Una nuova generazione di sistemi di azionamento
In mostra presso lo stand, anche cyber® iTAS® system 2, il nuovo sistema di azionamento compatto per veicoli a guida automatica (AGV), robot mobili autonomi (AMR) e altre piattaforme mobili, perfezionato dalla divisione WITTENSTEIN cyber motor.
Al proposito, Bassani precisa che «iTAS 2, come suggerisce il nome, è la seconda generazione di un prodotto che già avevamo in portafoglio. È composto da un azionamento che integra le funzioni safety e da una motoruota dotata di un’elevata capacità di carico, ideale per applicazioni in ambito di produzione, assemblaggio, stoccaggio e intralogistica. Il suo design compatto (30% in meno rispetto ai modelli precedenti) garantisce un’integrazione rapida ed è ideale per chi necessita di veicoli AGV molto bassi, con pianali fino a 180 mm di altezza dal suolo».
L’intero sistema è stato progettato per masse comprese tra 1 e 3 tonnellate e il carico sopportato per ciascuna ruota arriva fino a 750 kg. Inoltre, l’interfaccia multi-Ethernet o CANopen disponibile, garantisce una connessione diretta a diversi ambienti di controllo.
Riparabilità e neutralità: due facce della stessa medaglia
L’approccio sostenibile di WITTENSTEIN abbraccia diversi ambiti, tra cui il concetto di circolarità.
«In tal senso la funzione del service diventa strategica - racconta Bassani - perché attraverso analisi endoscopiche ad alta risoluzione possiamo per esempio effettuare stime specifiche e aiutare il cliente a valutare la vita attesa di un componente, per riportarlo, se possibile, a uno stato “semi nuovo”, che si traduce in un minor consumo di risorse come acqua, energia e trasporto».
«Sul “fronte sostenibilità” - interviene Alessandra Suriano, Media Relations & Communication Manager di WITTENSTEIN - abbiamo deciso di intraprendere un’azione concreta anche a livello fieristico. Abbiamo infatti interpellato la società ClimatePartner affinché quantificasse l’impronta di carbonio prodotta dall’evento, ovvero le emissioni di CO2 rilasciate per la realizzazione dello stand per tutta la durata della fiera. Dal calcolo effettuato e certificato, è emerso un valore di 14.000 kg, che abbiamo provveduto a compensare».
Per farlo l’azienda ha intrapreso due iniziative: l’installazione di pannelli solari in India per sostituire l’energia elettrica prodotta dalle centrali termoelettriche e dai combustibili fossili nonché la riqualificazione e piantumazione di alcune aree nel Parco Regionale Campo dei Fiori (VA), danneggiate da una tempesta nell’autunno 2020.