Il futuro È a colori
The future's colourful

Nuovo stabilimento, riorganizzazione complessiva della produzione, lancio di nuovi inchiostri, rafforzamento del servizio al cliente: innovazioni di processo e di prodotto secondo Sun Chemical.
New production site, reorganisation of production, launch of new inks and boosted customer service: process and product innovation according to Sun Chemical.
Fa’ la cosa giusta
Do the right thing

Cama cresce grazie all’offerta sempre più articolata di sistemi robotizzati, progettati ad hoc.
Cama grows thanks to the ever broader range of specially designed robotised systems on offer.
Adelante, con juicio
Adelante, con juicio…

Il gruppo spagnolo Meler scala le posizioni nel mercato italiano degli applicatori hot melt.
The Spanish group Meler is making headway in the Italian market of hot melt applicators.
Percorsi di crescita
Growth paths

A tre anni dall'ingresso in Danaher, la filiale italiana di Willett traccia un primo bilancio del nuovo corso.
Three years on from their becoming part of Danaher, Willett’s Italian branch traces out a balance of its new corse.
Tutte le tessere del mosaico
All the pieces of the mosaic

Dal farmaceutico al cosmetico, Romaco potenzia l’offerta di soluzioni per il confezionamento.
From pharmaceutical up to cosmetics, Romaco strengthens its offer of packaging solutions.
News







IMBALLAGGIO SECONDARIO Cama (soluzioni integrate per l’imballaggio secondario) ha incrementato il proprio fatturato del 70% in 4 anni, anche grazie all’offerta sempre più articolata di sistemi robotizzati, progettati ad hoc. Caratteristiche particolari: ottimizzazione delle prestazioni, in funzione dell’applicazione, ed elettronica “off shelf” reperibile in tutto il mondo. E.P.

Nel corso del tempo, l’offerta di Cama (Garbagnate Monastero, LC) si è evoluta in due filoni di attività, distinti e complementari: la progettazione e produzione di macchine e linee ad alta tecnologia per l’imballaggio secondario, anzitutto in campo alimentare (formatrici, chiuditrici, incassatrici, astucciatrici, multimballo, apricartoni, display-box e wrap around), e quella di robot a 2-4 assi, eventualmente integrati con sistemi di visione.
Fondata nel 1981 e certificata ISO 9001, l’azienda da qualche anno registra tassi di crescita a due cifre, con un fatturato balzato dai 13,5 milioni del 2002 agli attuali 23 (+70%), e oggi punta al raddoppio. Questo successo, tanto più notevole in quanto si registra in anni di economia stagnante, si deve soprattutto ai continui investimenti in ricerca e sviluppo nel settore della robotica, sostenuti per ampliare la gamma di proposte in funzione delle esigenze di mercato e offrire, così, agli utilizzatori finali un vantaggio tecnologico che si traduce in un miglior rapporto costo/beneficio.

Il sistema vincente
«Noi non siamo integratori: i robot li costruiamo “in casa”, progettandoli in funzione delle necessità dell’imballaggio secondario e del mercato».
Così Daniele Bellante, general manager della società, entra direttamente in media res. Il primo e principale vantaggio competitivo dell’azienda lombarda consiste, infatti, nel proporre all’utilizzatore macchine e linee di confezionamento integrate da robot specializzati: «Non generici bracci che effettuano movimenti di presa e deposito, ma soluzioni pensate per le specifiche operazioni dell’incartonamento». E precisa: «È nostra cura, al riguardo, armonizzare i componenti elettrici ed elettronici dell’intera linea, che rappresenta un sistema robotizzato coerente, assemblato e ingegnerizzato sulla base delle richieste dei clienti. In questo contesto, il robot è, dunque, solo una parte (seppure “intelligente”) di un sistema, il cui valore aggiunto consiste nell’essere soluzione razionale e completa di packaging e handling. In altre parole, tutti possono fare robotica ma pochi, pochissimi, sono in grado di fornire impianti completi e robotizzati di packaging secondario: questo è il benefit che si trasferisce al cliente finale».
Questo tipo di approccio non risponde, peraltro, a un amore astratto per la coerenza e la razionalità, ma ad un’esigenza concreta. Il progressivo frazionamento della produzione dei beni di consumo in piccoli lotti e molteplici varianti, spesso richiede l’impiego di macchine meno potenti ma più versatili. In quest’ottica, Cama si è progressivamente orientata alla progettazione di robot capaci di offrire valore aggiunto anche in termini di rapporto ideale fra bisogno e prestazioni.
«Una linea di imballaggio - spiega Bellante - deve presentare un ragionevole tempo di pay back, e per questo le sue funzioni vanno tarate sulle effettive esigenze produttive dell’utilizzatore. Anche da questo punto di vista, dunque, la scelta migliore non è robotizzare tutte le funzioni possibili, se gli stessi obiettivi di volumi e di qualità possono essere raggiunti con macchine automatiche, comunque veloci e sicuramente più “prestanti” di un robot, vale a dire capaci di esprimere un miglior rapporto qualità-prezzo a parità di prestazioni, senza nulla perdere in tecnologia. L’uso “nobile” del robot, a nostro avviso, deve essere privilegiato piuttosto quando se ne possano sfruttare appieno le doti peculiari di flessibilità e duttilità. Solo attenendoci a questi principi di equilibrio siamo riusciti a guadagnarci la fiducia del mercato, accreditandoci come fornitori credibili e competenti. E in questo si concretizza la nostra forza, che sta nel combinare la tecnologia robotica con quella delle macchine per l’imballaggio».

Specializzare e personalizzare
Si evidenzia, in questo approccio, anche un’interpretazione molto realistica del concetto di “personalizzazione”, che tiene conto della complessità dei fattori in gioco, e si fa sentire sin dalla fase di progettazione.
«Guardando alla parte elettrica ed elettronica -spiega Bellante -i robot possono essere idealmente divisi in due grandi famiglie: quelli che implementano componenti interamente fatti in casa e quelli che utilizzano elementi standard, di case specializzate (e, nel nostro caso, leader di mercato a livello mondiale). Per l’utilizzatore la differenza è grande. Nel primo caso dispone di un sistema “chiuso” - le cosiddette “scatole nere” - con vantaggi di prezzo per il costruttore ma innumerevoli costi aggiuntivi per l’utilizzatore finale, in termini di pezzi di ricambio, relativa assistenza, e sviluppo tecnologico. Nel secondo caso, attraverso una partnership con fornitori realmente competitivi in termini di costo, si punta a ottenere un sistema “aperto” e di qualità. Oltre a ciò, nel nostro caso, l’elettronica è armonizzata su tutte le macchine della casa.
In Cama, insomma, siamo grandi sostenitori della specializzazione: così come noi ci proponiamo come esperti di imballaggio secondario, altri lo fanno nel campo dell’elettronica. Per questo motivo, sui nostri robot adottiamo soluzioni Indramant Bosch o Allen Bradley, che configuriamo in modo da costituire “pacchetti” di funzioni uguali per tutte le nostre macchine. Adottando questo modus operandi abbiamo ottenuto un grado elevato di standardizzazione e coerenza, la massima qualità dei componenti e la più assoluta soddisfazione dei nostri clienti».
E la personalizzazione? È garantita dalla possibilità di scegliere il tipo di robot più adatto, fra le diverse tipologie che costituiscono la gamma di soluzioni Cama.
«Sul mercato siamo fra i pochi, se non gli unici, a proporre tante alternative di produzione propria. Offriamo modelli che assicurano costanza e precisione nel prelevare 50 kg alla volta, così come sistemi più piccoli e agili da 100-120 colpi al minuto abbinati a sistemi di visione. Nel mezzo, le varianti e le forniture taylor made richieste dal mercato, che ci permettono di mettere a punto per il cliente la soluzione che fa al caso suo, con elettronica standard e perfettamente integrabile nella linea di imballaggio».

Più’ tecnologia, meno costo
Il criterio di razionalità, anche economica, che guida Cama nella messa a punto delle proposte, trova ampi riscontri di mercato. Anche in Italia che, per certi aspetti, rappresenta un’area di sbocco più difficile di altre perché, sottolinea Bellante, l’utilizzatore “tipo” ragiona prevalentemente seguendo una logica di prezzo (e non di rapporto costo-beneficio).
«Stiamo comunque crescendo in ambito nazionale - afferma infatti l’imprenditore - grazie allo sviluppo di proposte dal costo competitivo. E il prezzo - qui sta il punto - è ottenuto senza depauperare l’offerta, ma anzi dando qualcosa in più, grazie alla nostra impostazione e a una tecnologia che ci permette di ottenere maggiori vantaggi prestazionali».
Un esempio di sviluppo Cama dettato (e premiato) dal mercato? «La gamma MN di robot di piccole dimensioni, a 2-4 assi e abbinati a sistemi di visione, ha rappresentato un'autentica rivoluzione rispetto alle tecnologie che offrivamo in precedenza. Sfruttando la velocità di manipolazione del robot abbiamo semplificato sensibilmente tutti i dispositivi di fasatura e raggruppamento, ottenendo più velocità e meno prodotti in manipolazione, in un impianto molto piccolo e meno costoso. Così, oggi, siamo in grado di offrire soluzioni estremamente competitive tanto in settori come il confezionamento flowpack di merendine e simili fino a 350 cpm, quanto nelle applicazioni multigusto, dove nella stessa scatola devono essere caricate più varianti dello stesso prodotto, o nei sistemi di guida robot con visione…».
Meno focalizzato sul prezzo, invece, il rapporto con il cliente straniero «dove serve una buona dose di pragmatismo per interpretare la cultura e i caratteri dei vari Paesi e clienti: taluni più concreti e orientati a privilegiare la qualità del prodotto, altri dove si privilegia il senso della partnership e, una volta conquistata la fiducia del cliente, si instaura un rapporto d’affari solido e duraturo».
Cama, di fatto, esporta in tutto il mondo, forte di un’esperienza che le consente di «trovare di volta in volta quel sottile equilibrio fra standard e custom, che ci rende competitivi a tutti i livelli».
E il futuro? In grande!
«Ci stiamo attrezzando per affrontare con metodo anche i settori del non food - conclude Bellante - a partire dai prodotti per la cura della persona, dove pensiamo che la nostra offerta di robot “intelligenti” possa garantire ampi margini di valore aggiunto. Per noi si tratta di un passo impegnativo, ma ormai sentiamo di aver raggiunto un certo grado di maturità, sul piano tecnologico e organizzativo, e i contatti registrati a Ipack-Ima ci autorizzano ad affrontare i nuovi progetti con fiducia».




Automation
Do the right thing


SECONDARY PACKAGING Cama (integrated solutions for secondary packaging) has increased its turnover by 70% in four years, also thanks to the ever broader range of specially designed robotised systems on offer. Special characteristics: optimisation of performance in relation to the application and “off the shelf” electronics that can be got hold of all over the world. E.P.

In time the product offer of Cama (Garbagnate Monastero, LC) has developed into two separate and complimentary lines of activity: the design and production of hi-tech machines and secondary packaging lines, aboveall in the food field (machines for forming, closing, crating, cartoning, multipackaging, box opening, for making display-boxes and for wrap around), and that of 2-4 axes robots, also including viewing systems if required.
Set up in 1981 and ISO 9001 certified, for some years now the company has registered growthrates to two figures, with a turnover that has leapt from 13.5 millions in 2002 to the current 23 (+70%), and is now aiming at doubling. This success, all the more striking in that it features in years where the economy is stagnating, is aboveall due to the continuous investments in R&D in the robotics sector, made to broaden the range of products on offer in relation to market needs and to thus offer the end user a technological advantage in terms of a better cost/benefit ratio.

The successful system
«We are not integrators: we make robots ”in house”, designing them to meet secondary packaging and market requirements».
Thus Daniele Bellante, general manager of the company, enters directly in media res. Indeed, the first and foremost competitive advantage of the company based in Lombardy consists in the fact that they offer customers machines and packaging lines integrated with specialised robots: «Not generic arms which pick up and put down but solutions conceived for specific packaging operations». And he explains: «We take care to harmonise the electrical and electronic components of the entire line, representing a coherent, assembled and engineered automated process tailored to the customers’ requirements. In this context the robot is therefore merely a part (albeit an “intelligent” part) of a process, whose added value consists in its being a rational and complete packaging and handling solution. In other words, anyone can build robots but very few are able to supply complete and automated secondary packaging plants. This is the advantage we provide the end customer with».
This type of approach does not respond to a theoretical love of coherence and rationality, but to a concrete need. The progressive splitting of the production of consumer goods into small batches and multiple variants, often requires the use of less powerful but more versatile machinery. In view of this, Cama has gradually moved into designing robots able to offer added value also in terms of the ideal relationship between need and performance.
«A packaging line -explains Bellante - has to offer a reasonable payback time, and this is why its functions have to be set to the actual manufacturing requirements of he customer. From this point of view the best decision is not to automate every function, if the same objectives of volume and quality can be met by automatic machines which are anyhow rapid and certainly more attractive than a robot, that is to say able to offer a better quality-price ratio while providing the same level of performance, without losing anything in terms of technology.In our opinion, the robot should be chosen when its special attributes of flexibility and versatility can be fully exploited. Only by sticking to these sensible principles have we managed to earn the trust of the market, gaining credence as credible and competent suppliers. And this is where our strength lies, in combining robot technology with packaging machine technology».

Specialising and personalising
In this approach there is an emphasis on a very realistic interpretation of the concept of “personalisation” which takes into account the complexity of factors in play and is seen from the design phase.
«Looking on the electrical and electronic side - explains Bellante -robots can ideally be divided into two large groups: those using components which are made entirely in-house and those using standard elements, from specialised manufacturers (and in our case, global market leaders). For the customer the difference is enormous. In the first case he has access to a “closed” system - the so-called “black box” - with advantages in terms of costs for the manufacturer but infinite added costs for the end customer, in terms of spare parts, relative assistance and technological development. In the second case, through a partnership with suppliers who are truly competitive in terms of costs, the idea is to obtain an open system of quality. In our case, as well as this, electronics are harmonised on all of our machines.
In Cama, we are huge fans of specialisation. Just as we are secondary packaging experts others are experts in the field of electronics. This why we use Indramant Bosch or Allen Bradley solutions on our robots, which we configure in such a way that they become “packages” of functions which are identical on all our machines. By adopting this modus operandi we have obtained an elevated degree of standardisation and coherence, optimum quality and total satisfaction from our customers».
And personalisation? This is guaranteed by the possibility of choosing the most suitable type of robot from the various technologies which make up the range of Cama solutions. “In the market we are one of the few companies, if not the only one, to propose many directly produced alternatives. We offer models which guarantee constancy and precision in picking up 50kg at a time, as well as smaller and nimbler systems which can do 100-120 pick-ups a minute combined with vision systems. In between there are the variations and tailor-made supplies which allow us to fine-tune solutions to suit the customer, with standard electronics that can be smoothly integrated on the packaging line”.

More technology, less cost
The criteria of rationality, not to mention economic rationality, which guides Cama when it puts together proposals, finds ample confirmation in the market. Even in Italy which, under certain aspects, represents a more difficult market than others, underlines Bellante, the “standard” customer reasons mainly in terms of price (and not cost-benefit ratios).
“We are nevertheless growing in Italy - says the entrepreneur - thanks to the development of competitive cost proposals. And the price -this is the crux -is obtained without impoverishing the offer, but even giving something extra, thanks to our approach and technology which enables us to achieve better performances».
An example of Cama development dictated (and rewarded) by the market? «The MN range of small size robots, with 2-4 axles, combined with a system of vision, has represented a genuine revolution compared to the technology we offered in the past. By exploiting the speed of robot engineering we considerably simplified all the tuning up and assemblage phases, reaching higher speeds and handling fewer products in a small and less costly plant. Therefore, today we are able to offer extremely competitive solutions in sectors such as the flowpack packaging of snacks and similar products up to 350 ppm as well as in multi-taste applications, where the same box is packed with variants of the same product, or in systems of robot guides with vision...».
Instead, the relationship with overseas customers is less focussed on the price. Here a good measure of pragmatism is required in order to understand the culture and character of various countries and customers. Some are more concrete and tend to prefer the quality of the product, others prefer the sense of partnership and, once their trust has been won, a solid and lasting business partnership is established”.
Indeed, Cama exports all over the world, strengthened by their experience which allows them to «achieve every time that fine balance between standard and custom, which makes us competitive on all levels».
And the future? They are thinking big!
«We are equipping ourselves to tackle the non-food sector as well -concludes Bellante -beginning with bodycare products, where we think that our “intelligent” robot offer can guarantee ample margins of added value. For us it is a huge step but we now feel we have reached a certain degree of maturity on the technological and organisational level, and the contacts we made at Ipack-Ima have empowered us to tackle new projects with confidence».