Pippo Altomare

Serie aquiloni, 70X50 cm, acrilico su carta, 2020

Pippo Altomare nasce a Nicosia l’8 aprile 1958, e attualmente vive in Sicilia (Sperlinga).

Frequenta l’Istituto Statale d’Arte e l’Accademia di Belle Arti di Catania e, attratto dai fenomeni artistici americani, nel 1977, soggiorna tre mesi a New York, dove ha modo di visitare gallerie d’arte e musei.

In un secondo viaggio, che lo porterà a Miami (Florida) qualche anno più tardi, approfondisce strategie commerciali e tecniche di allestimento degli spazi espositivi.

Nel 1987 si trasferisce a Roma, dove, per quasi 10 anni, lavora come segretario e artista nella Galleria d’Arte dei Banchi Nuovi. Proprio lì ha modo di conoscere e frequentare i più importanti artisti italiani e stranieri, condividendo con loro esperienze di lavoro, che gli consentono di progredire nella conoscenze delle tradizioni pittorico-plastiche legate alla creatività.

Nelle sue sperimentazioni, ha attraversato, con risultati di grande interesse, la scultura e le perfomance art; ma il terreno che privilegia è quello della pittura. Qui fa pulsare la superficie di elementi formali (molte volte legati al mondo della natura, spesso a quello della fantasia), che emergono dal profondo, per affermarsi all’interno della tela o sulla carta come autentiche presenze. Dal 1984 partecipa a numerose mostre - personali e collettive - in Italia e all’estero, e diversi sono i musei, le raccolte pubbliche e i luoghi d’interesse che ospitano le sue opere in modo permanente.

Composizione 3, 200x245 cm, acrilico su carta, 2019

Sul suo operato hanno scritto in tanti, tra cui Massimo Bignardi, Enrico Crispolti, Giorgio Di Genova, Paolo Giansiracusa, Franz Kröger, Achille Pace, Ludovico Pratesi…

Negli ultimi tempi, instaura un rapporto di sinergia creativa con Luigi Polillo, che esprime profonda ammirazione verso i lavori dell’artista. Queste le sue parole, riferite proprio al progetto sviluppato per ItaliaImballaggio che, secondo Polillo, «Parte da un’attenta riflessione sulle opere su carta di Altomare, che si inserisce in uno scenario internazionale della pittura contemporanea, configurandosi in un’ottica astratta. Il suo modus operandi è caratterizzato da una raffinata stilizzazione nelle forme e negli elementi geometrici, e da una scarnificazione della superficie, che conduce l’uomo a un’attenta riflessione sull’origine del nucleo vitale, intervenendo direttamente su supporti lignei, con una potente gestualità e colorazione vivace, esplicitando cariche emozionali incentrate sull’essenza del segno. Nelle categorie di packaging, imballaggi di legno e non solo, destinati a contenere e proteggere il prodotto da fattori esterni nel corso del trasporto, il rivestimento del contenitore diviene prodotto artistico mantenendo inalterato la relativa qualità costruttiva industriale».

Vibrazioni, acrilico su legno

 

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