Flessografia: efficienza e affidabilità
Organizzato da ATIF presso l’Hotel Savoia Regency di Bologna, l’appuntamento annuale della flessografia si è svolto mercoledì 21 novembre con la partecipazione di circa 300 tra tecnici, imprenditori e rappresentanti della stampa specializzata interessati a conoscere quanto l’Associazione tecnica del settore ha realizzato e propone per favorire lo sviluppo tecnologico di questo importante comparto dell’industria grafica.
Coerenti con il titolo del convegno “Efficienza e affidabilità: dalla teoria alla pratica”, gli interventi dei relatori hanno fornito un’interpretazione ampia e variegata del concetto, nell’ottica di un continuo miglioramento del processo flessografico mediante l’applicazione di efficienti sistemi di standardizzazione e controllo.
Il Presidente Atif, Sante Conselvan, ha aperto i lavori presentando un quadro dettagliato della flessografia in ambito mondiale, con dati che dimostrano il crescente successo di questo processo di stampa in molteplici settori applicativi. Prima di dare il via agli interventi di carattere più tecnico il Presidente ha fatto il punto sui programmi futuri dell’Associazione e ringraziato in particolare Ditom, Kodak, Lohmann, Simonazzi, Sun Chemical e Uteco per avere messo a disposizione del Comitato Tecnico le attrezzature ed i materiali necessari a realizzare le sperimentazioni 2012.
Alessandro Beltrami, coordinatore della Commissione UNI Grafica e Vice Presidente di TAGA Italia, ha riferito in merito ai recenti sviluppi in materia di normalizzazione con particolare riguardo alla nuova norma ISO 12647-6:2012 discussa nella riunione del Comitato Internazionale TC 130 a Chicago, che introduce nuovi metodi di compensazione della caratterizzazione e sistemi di misurazione e tolleranze per i colori spot.
Roberto Monguzzi, consulente di Assografici per la sicurezza, ha sviluppato l’attualissimo tema della sicurezza negli stabilimenti grafici presentando esempi e suggerimenti per migliorare l’efficienza di produzione e la qualità degli ambienti di lavoro rispettando le norme previste.
Moreno Melegatti, consulente esperto di flessografia, ha trattato l’argomento centrale del programma di sperimentazione del Comitato Tecnico dell’Associazione con riferimento al lavoro svolto insieme ad Attilio Boccardo, illustrando la procedura per la caratterizzazione di un sistema di stampa flessografico, nel rispetto della norma ISO 12647-6, per garantire un processo di stampa stabile e riproducibile. Melegatti ha quindi reso note le operazioni sperimentali effettuate da ATIF e presentato i risultati ottenuti e i campioni di stampa in mostra nell’area espositiva del convegno.
Stefano d’Andrea, coordinatore del Comitato Tecnico ATIF, ha presentato gli aggiornamenti 2012 sulle procedure di check-up per macchine flessografiche realizzati con l’assiduo impegno di Attilio Boccardo e di altri membri del Comitato. D’Andrea ha evidenziato che stabilità e ripetibilità sono elementi fondamentali per consentire l’uso di tecnologie di color management basate sulla caratterizzazione del sistema di stampa. Stabilità e ripetibilità assicurano i livelli di qualità e produttività necessari per rispondere alle richieste di mercato.
Andrea Dallavalle, per conto di ATIF, ha interpretato il tema del FlexoDay illustrando ciò che occorre fare per garantire la piena efficienza in stampa prima e dopo l’avviamento macchina, avendo come obiettivi la produttività, la qualità costante nel corso della tiratura, la ripetibilità, la riduzione dei costi per ottenere in finale un adeguato ritorno economico degli investimenti.
Davide Deganello della Swansea University nel Regno Unito ha trattato della stampa flessografica per applicazioni diverse dalle tradizionali. L’argomento è stato particolarmente apprezzato dai partecipanti per il suo contenuto, ma anche per il modo aperto e informale con cui è stato trattato dal simpatico relatore. Dopo aver presentato il Welsh Centre for Printing and Coating, Deganello ha illustrato e dimostrato con campioni reali il recente sviluppo di nuovi materiali stampabili, tra cui i dispositivi “thin film” per applicazioni elettroniche e biomediche (RFID, OLED flessibili, Bio-sensori, fotovoltaici ecc. ). Il processo di stampa flexo si dimostra particolarmente valido per queste applicazioni in virtù degli inchiostri adattabili e flessibili e dell’ottima capacità produttiva, consentendo notevoli risparmi rispetto alle tecnologie tradizionali di microincisione a base silicio.
Gli sponsor relatori dell’evento Sun Chemical e Tesa hanno fornito due interessanti contributi alla trattazione del tema del convegno.
Massimo De Stefani, Silvano Tamai e Alessandro De Manincor hanno mostrato le soluzioni di Tesa con una gamma calibrata di nastri per montaggio clichè e nastri per giunte nei cambi bobina che contribuiscono in modo determinante al miglioramento del processo flessografico con risultati di stampa ottimali e costanti in qualità e ripetibilità.
Egidio Scotini di Sun Chemical ha presentato le linee guida per l’ottimizzazione economica della stampa flessografica, uno studio preciso con calcoli basati sui costi effettivi che implica l’analisi puntuale e accurata del processo produttivo, l’utilizzo di processi di stampa a sei e sette colori e l’adozione di serie d’inchiostri multiuso (universali).
Emilio Gerboni, consulente ATIF sin dal suo esordio nel 1982, nelle riflessioni finali sull’evento ha rilevato che i relatori hanno coniugato gli aspetti qualitativi e produttivi della stampa flexo con quelli della redditività per consentire alle aziende di continuare a vivere e a svilupparsi. Osservando che anche la crisi in atto, per quanto grave e dolorosa, è destinata a finire e che la flexo si prepara a entrare in nuovi campi applicativi in forte sviluppo, ha concluso evidenziando che gli addetti ai lavori dovranno prepararsi a una nuova rivoluzione dell’industria grafica nella quale il converting e la flexo saranno protagonisti.
Hanno supportato il Flexo Day 2012: Sun Chemical e Tesa - Biessse, Bst, Edigit, Ets, I&C, Inglese, Huber, Tresu, Uteco.