Bando Prevenzione Conai: i trend di uno sviluppo virtuoso
Un premio alle aziende produttrici e utilizzatrici che ripensano il packaging in un’ottica di sostenibilità: dal 2014 il Bando Prevenzione Conai mette a disposizione un montepremi per incentivare gli sforzi di ricerca e sviluppo delle imprese consorziate, che raccolgono le sfide dell’economia circolare.
Promosso da CONAI con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, il Bando Prevenzione ha dimostrato nel tempo di essere uno strumento efficace per orientare l’industria nazionale dell’imballaggio verso un approccio allo sviluppo responsabile. Lo dimostra un’analisi comparativa condotta sui dati raccolti dal Consorzio tra il 2014, anno di esordio del Bando, e l’ultima edizione del 2018.
L’indagine mette in luce elementi ricorrenti ed evoluzioni positive che denotano il progressivo affermarsi di una “cultura della sostenibilità” nel comparto produttivo del packaging.
In primo luogo, appare in modo netto come i casi di eco-innovazione sugli imballaggi, ammessi nelle 5 edizioni del Bando Prevenzione, abbiano conseguito una riduzione media del 24% nei tre indicatori ambientali indagati: emissioni di gas serra, consumo di risorse idriche ed energetiche (figura 1).
Inoltre, comparando la composizione delle candidature presentate e ammesse nei diversi anni, emerge come il divario iniziale che vedeva una maggior partecipazione al Bando delle grandi imprese rispetto alle PMI, sia andato progressivamente colmandosi, fino a ribaltarsi. Infatti, se nel 2014 si registrava una prevalenza delle prime (33% di PMI Vs 67% GI), nel 2018 la proporzione risulta invertita (56% di PMI Vs 44% di GI).
Tale trend sembrerebbe confermare il successo delle molte iniziative promosse da Conai - di cui il Bando è senz’altro tra le più incisive - nel diffondere una sensibilità proattiva verso la sostenibilità, penetrando nell’ossatura del comparto produttivo nazionale, composto in prevalenza da piccole medie imprese. Nonostante le dimensioni ridotte, queste ultime hanno dimostrato nei fatti una reattività non comune nel trovare soluzioni adeguate alla riduzione dell’impatto ambientale dell’imballaggio e una propensione all’innovazione in grado di competere con realtà più grandi e strutturate (figura 2).
Per quanto riguarda la tipologia di imballaggi coinvolti, nel 2018 si conferma la medesima proporzione già rilevata nel 2014, che vede gli imballaggi primari interessati dall’eco-design in misura leggermente maggiore rispetto a quelli secondari e terziari (53% Vs 47%).
A subire rilevanti evoluzioni nel tempo è stato invece il numero medio di leve di prevenzione Conai, attivate per singolo caso, che - lo ricordiamo - sono riutilizzo, risparmio di materia prima, utilizzo di materiale riciclato e recuperato, facilitazione delle attività di riciclo, ottimizzazione della logistica, semplificazione del sistema di imballo, ottimizzazione dei processi produttivi.
Se si considera il loro ruolo nel ripensamento in chiave sostenibile degli imballaggi in concorso, emerge come in media, per singolo caso, risulti attivato oltre il 60% di leve in più, a suggerire come le strategie per migliorare la sostenibilità stiano diventando via via più articolate. Ad acquistare, nel tempo, un peso maggiore, sono state soprattutto l’ottimizzazione logistica, la semplificazione del sistema di imballo, la facilitazione delle attività di riciclo e l’ottimizzazione dei processi produttivi (figura 3).
Progetti, premi e vincitori del 2018
L’ultima edizione del Bando Prevenzione Conai ha preso in considerazione le soluzioni immesse sul mercato nel biennio 2016-2017, vagliando 161 candidature (+10% rispetto allo scorso anno) presentate da 111 aziende.
I 103 casi ammessi hanno conseguito un’effettiva riduzione dell’impatto ambientale degli imballaggi, quantificabile nel contenimento del 25% delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera, nella diminuzione dei consumi di energia del 23%, e nel risparmio di acqua del 26%.
Le soluzioni candidate spaziavano in un ampio ventaglio di segmenti merceologici: alimenti solidi e liquidi (34% e 14%), cura della persona (8%), detergenza (7%), imballaggi a uso industriale e altre categorie (37%) (figura 4).
Per i 38 progetti ritenuti più meritevoli (in rappresentanza delle sei filiere dei materiali da imballaggio, ovvero acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro), Conai ha messo a disposizione un monte premi complessivo di 400.000 euro, di cui 70.000 riservati ai premi speciali (60.000 euro per i casi più virtuosi di ogni filiera e 10.000 euro destinati al caso più significativo dal punto di vista tecnico-progettuale).
Le candidature sono state analizzate attraverso l’Eco Tool Conai, uno strumento che permette di calcolare, grazie a un’analisi LCA semplificata, gli effetti delle azioni di prevenzione attuate dalle aziende sugli imballaggi attraverso una comparazione prima-dopo in termini di risparmio energetico, idrico e di riduzione delle emissioni di CO2.
Sia lo strumento Eco Tool CONAI sia le modalità applicate per determinare l’elenco dei casi premiati sono stati sottoposti alla validazione da parte dell’Ente di certificazione DNV-GL.
Premio speciale per il caso più meritevole dal punto di vista tecnico-progettuale: Davines Spa
Premio speciale per imballaggi in acciaio: Whitford Srl
Premio speciale per imballaggi in alluminio: Zenith Alluminio Srl
Premio speciale per imballaggi in vetro: Olearia F.Lli De Cecco di Filippo Fara San Martino Srl
Premio speciale per imballaggi in carta: Gias Srl
Premio speciale premio speciale per imballaggi in legno: Ivar Spa
Premio speciale per gli imballaggi in plastica: Polo Plast Srl
Premio speciale per il caso più meritevole dal punto di vista tecnico-progettuale
Davines Spa - Alchemic
Singola confezione di shampoo da 280 ml
Obiettivo. Davines Spa, produttore di prodotti cosmetici professionali, ha scelto di utilizzare PET totalmente riciclato per l'imballaggio primario del proprio shampoo Alchemic. Nell’ottica di migliorare molteplici aspetti del sistema di imballo, ha ridisegnato anche l'imballaggio secondario, semplificandolo con l’eliminazione degli alveari in cartone ondulato, e riducendone il peso complessivo. Il nuovo disegno dell’imballaggio ha favorito anche una ottimizzazione del flusso logistico a parità di carico
Risultati. Gli interventi adottati sul sistema imballaggio sia in termini di alleggerimento delle componenti sia di miglioramento della logistica in output contribuiscono a migliorarne la performance ambientale dal punto di vista delle emissioni di gas serra e del consumo di risorse energetiche ed idriche.
Leve di prevenzione: risparmio materia prima; utilizzo materiale riciclato; ottimizzazione logistica; semplificazione sistema imballo.
Premio speciale per imballaggi in acciaio
Whitford Srl
Latta in acciaio da 23 litri con sacco calzato
Obiettivo. Whitford srl ha modificato la latta in acciaio utilizzata per le vernici, minimizzandone gli impatti ambientali associati al riciclo a fine vita. L'intervento effettuato riguarda l'introduzione di un sacco calzato in LDPE all'interno del contenitore, così da evitare contaminazioni della latta per contatto con il prodotto e quindi gli impatti associati alla bonifica del contenitore, preventivo all’avvio a riciclo dello stesso. È stata inoltre ridotta la quantità di materia prima impiegata per produrre l'imballaggio.
Risultati. L’alleggerimento della latta, insieme all’introduzione del sacchetto di LDPE che agevola le operazioni di riciclo a fine vita, comportano una riduzione delle emissioni di gas serra e delle risorse energetiche e idriche lungo il ciclo di vita.
Leve di prevenzione: facilitazione attività riciclo;risparmio materia prima.
Premio speciale per imballaggi in alluminio
Zenith Alluminio Srl - R21
Singola vaschetta di alluminio per alimenti solidi
Obiettivo. Zenith Alluminio è intervenuta ottimizzando il processo produttivo delle vaschette per alimenti, riducendone l’impatto ambientale nell’intero ciclo di vita. La nuova soluzione ha favorito una maggiore efficienza del consumo energetico e una riduzione degli scarti di produzione. Inoltre, il nuovo stampo della vaschetta permette un migliore impilamento e, quindi, un miglioramento logistico a parità di prestazioni.
Risultati. L’intervento di prevenzione ha portato a ottimizzare la logistica, a ridurrre i consumi energetici di produzione e degli scarti di processo con una proporzionale riduzione delle categorie d’impatto ambientale considerate nell’analisi LCA (GWP, GER e H2O).
Leve di prevenzione: risparmio materia prima; ottimizzazione logistica; ottimizzazione dei processi produttivi.
Premio speciale per imballaggi in vetro
Olearia F.Lli De Cecco di Filippo Fara San Martino Srl
Bottiglia in vetro per olio extravergine di oliva da 0,5 litri
Obiettivo. Attraverso il coinvolgimento dei propri fornitori, Olearia F.lli De Cecco è riuscita a ottenere un'importante riduzione del peso delle bottiglie di vetro per la commercializzazione di olio extra vergine. La riduzione dell’imballaggio primario ha permesso anche un intervento di risparmio di materia prima sull’imballaggio secondario in cartone ondulato.
Risultati. Dal risultato dell’analisi LCA semplificata, si evidenzia una riduzione delle emissioni di gas serra nonché dei consumi energetici e idrici proporzionali all’alleggerimento del sistema imballaggio.
Leve di prevenzione: risparmio materia prima.
Premio speciale per imballaggi in carta
Gias Srl
Contenimento e trasporto delle guarnizioni per porte di frigoriferi domestici
Obiettivo. Gias Srl, società di Candy Hoover Group, ha rivisto l'imballaggio destinato al contenimento e al trasporto delle guarnizioni per frigoriferi. Il nuovo imballaggio primario in cartone ondulato è stato rinforzato, consentendo l'eliminazione della scatola di cartone esterna e degli elementi di protezione e chiusura in plastica. L'intervento ha favorito la riduzione di oltre il 60% di materia prima e un incremento pari al 500% di unità trasportate.
Risultati. La riduzione del peso dell’imballaggio e del miglioramento della logistica in seguito all’intervento di prevenzione comporta una riduzione sostanziale in tutte le categorie d’impatto analizzate.
Leve di prevenzione: facilitazione attività riciclo; risparmio materia prima; ottimizzazione logistica;semplificazione sistema imballo.
Premio speciale premio speciale per imballaggi in legno
Ivar Spa
Prodotti idrotermosanitari
Obiettivo. IVAR SpA, azienda di riferimento del settore idrotermosanitario, ha riprogettato l’intero sistema di imballaggio. Sono stati ridotti il volume e l'utilizzo di materia prima dell'imballaggio primario (circa 48%), azione che ha consentito un’ottimizzazione dell'utilizzo di materiale per gli imballaggi secondari e terziari. È stato infatti eliminato il film per la palettizzazione e ridotto sia il peso delle reggette in plastica sia delle protezioni in cartone ondulato. Inoltre, al fine di assicurarne gli utilizzi fino alla rottura, l’azienda acquista pallet non più conformi EPAL per la movimentazione dei prodotti.
Risultati. L’analisi dell’intervento di prevenzione nell’ottica del ciclo di vita dell’imballaggio evidenzia una riduzione delle emissioni di gas serra e delle risorse energetiche ed idriche proporzionali alla sgrammatura del film.
Leve di prevenzione: riutilizzo;risparmio materia prima;semplificazione sistema imballo.
Premio speciale per gli imballaggi in plastica
Polo Plast Srl - 425CIN coperchio incastro
Coperchio
Obiettivo. Produttore di imballaggi alimentari, Polo Plast srl, ha riprogettato interamente il coperchio monoporzione in plastica. L’intervento ha previsto la sostituzione di due coperchi sovrapponibili con uno unico e dotato di incastro per l’alloggiamento del cucchiaio. Questa modifica ha permesso di ottenere notevoli vantaggi in termini di materia prima impiegata (-25%), di scarti di produzione (-18%) ed energia consumata nei processi produttivi (-43%). L'ottimizzazione dell'imballaggio primario si riflette sia sulla razionalizzazione del materiale utilizzato per gli imballaggi secondari in carta e in plastica, sia sulla logistica, con un incremento del 150% di unità trasportate a parità di carico.
Risultati. L’analisi semplificata di tipo LCA dell’intervento di prevenzione evidenzia una diminuzione delle emissioni di gas serra e delle risorse energetiche e idriche in seguito all’alleggerimento dell’imballaggio e alla riduzione delle componenti che lo costituiscono. Al tempo stesso, si registra un minore consumo di energia elettrica e una ridotta produzione di scarti di processo in fase di lavorazione.
Leve di prevenzione: risparmio materia prima; ottimizzazione della logistica; semplificazione del sistema imballo;ottimizzazione dei processi produttivi.