InKitchen o la cucina delle idee

Cos’hanno in comune gli inchiostri e la cucina? La “K” di InKitchen, dove Sun Chemical ha organizzato “Cooking with you”, un evento “smart” per presentare quattro linee di vernici-barriera ad alta tecnologia e alimentarietà. Che permettono di “alleggerire” i laminati multistrato, a tutto vantaggio dell’utilizzatore, del consumatore e dell’ambiente.


Così fan tutti, e la cucina cambia. Le persone vogliono mantenersi snelle e in forma; gli utilizzatori di imballaggio chiedono materiali sempre più leggeri, sottili, performanti. E così mutano le abitudini di consumo, con meno condimenti nei nostri piatti e meno strati nel packaging che li protegge.
Giocando sull’affinità ideale fra la cucina degli alimenti, degli inchiostri e delle idee, e rimandando al tema di fondo che è il food packaging, Sun Chemical ha organizzato a Milano, lo scorso 7 giugno, un vero evento da marketing esperienziale. Riuniti in una location dotata di cucina, i clienti della multinazionale e un gruppo ristretto di giornalisti di settore hanno assistito alla ritmata presentazione a due voci (Paolo Caiani Direttore Tecnico SF + UV & Screen ed Egidio Scotini Direttore Tecnico Inchiostri Liquidi) delle nuove vernici con funzioni barriera, adatte al contatto alimentare. E si sono poi cimentati, sotto la guida di una cuoca stellata, nella preparazione del pranzo, consumato poi insieme con una soddisfazione moltiplicata dal coinvolgimento diretto.
E se il pranzo, a un certo punto, è finito, il ricordo è rimasto, e le vernici anche.

Più barriera, meno materiale
Proteggere l’alimento da potenziali contaminazioni, aumentarne la shelf life, semplificare e alleggerire il packaging per, non ultimo, ridurne l’impatto ambientale. Sono questi i trend che dominano la domanda globale di materiali e prodotti per il food packaging. Secondo stime autorevoli, condizioneranno sempre di più anche in futuro la filiera di riferimento e gli utilizzatori sembrano disposti a pagarne il prezzo, in senso letterale.
Le nuove vernici barriera sviluppate da Sun Chemical rispondono a queste esigenze e si articolano in quattro prodotti a marchio SunBar/SunStar, differenziate per funzione (tipologia di barriera assicurata) e per composizione (acqua, solvente, mista).

SunBar Barriera O2. Si tratta di una vernice a base acqua e solvente, che assicura una barriera all’ossigeno superiore rispetto ai laminati a tre strati con film metallizzato. Questa vernice permette di ottenere strutture a due strati, più semplici e leggere (il peso si riduce fino al 30%) e, di conseguenza, più economiche. Inoltre, sottolineano gli esperti della multinazionale, semplifica la gestione a fine vita della confezione e, buon ultimo, riduce i costi imputabili al materiale e alla sua lavorazione.

La SunBar Barriera O2 può essere utilizzata per ottenere strutture anche più essenziali, passando dal laminato al monofilm fatto di solo polimero e coating barriera. Oltre ad assicurare i vantaggi già visti, questa alternativa evita l’impiego di cloro e adesivi, abbatte ulteriormente il costo del prodotto, offrendo quindi al converter altri elementi di competitività.
Sun Chemical ha effettuato, al proprio interno e presso vari stampatori, tutti i test necessari per documentare il comportamento delle SunBar nelle diverse strutture (anche in materia di essiccazione, ritenzione solventi... ) e comunica ancora un dato: rispetto ai laminati con alluminio, i film laccati sottoposti a torsione presentano un numero di rotture molto inferiore.

SunBar Barriera UV. Si tratta di una vernice innovativa a base solvente, che protegge gli alimenti dalle radiazioni UV. Il suo plus più evidente è che permette di produrre imballi interamente trasparenti o dotati di “finestre” laddove, fino ad ora, per proteggere il contenuto dalle radiazioni UV si impiegavano il colore o lo strato di alluminio. Via libera, dunque, alla visibilità del prodotto senza timore di degradazioni e, anzi, con un incremento della shelf life, come accade ad esempio nelle confezioni di carne cotta: stabile al calore ma sensibile alla combinazione di luce e ossigeno, quando è sottoposta a entrambi i fenomeni è soggetta a imbrunimento; SunBar Barriera UV risolve anche questo problema.

SunStar DFC per carta e cartone.
Sviluppate, testate e utilizzate in vari paesi per eliminare la politenatura di carta e cartone, queste vernici garantiscono un più agevole ed economico smaltimento dei materiali. Si tratta di rivestimenti a base acqua adatti al food contact che, oltre all’elevata barriera, hanno un’altra serie di caratteristiche fondamentali: resistono ai grassi; mostrano una ridotta velocità di trasmissione del vapore (MVTR) consentendo lo stoccaggio alle basse temperature; sono sovrastampabili e incollabili; possono essere termosaldati.
SunStar DFC può essere usata dallo stampatore alla stregua di un inchiostro e senza impianti dedicati. La bassa viscosità la rende spalmabile in modo uniforme su tutta la superficie del materiale da proteggere, migliorandone efficacia e aspetto.
Una serie di applicazioni recenti su cartone stampato ne hanno documentato i benefici: eliminati il processo di estrusione, l’impiego di PVdC e di cloro, è stata ottenuta una struttura più semplice da riciclare e da realizzare just in time (e le scorte di materiale si riducono…).

SunBar barriera oli minerali. Ancora in fase di sviluppo, questi rivestimenti sono progettati con l’obiettivo futuro di usare cartone riciclato stampato anche a contatto con l’alimento (più precisamente soddisfano i prerequisiti di migrazione degli oli minerali relativi al cartone riciclato riportati dalla BfR tedesca). Si tratta di vernici che impediscono, o quantomeno, riducono in modo significativo la migrazione di MOSH e MOAH (MOH) dal substrato stampato al contenuto, ovvero degli idrocarburi che derivano da oli minerali molto usati, ad esempio, nella stampa offset e quindi presenti nei maceri. Vengono applicate sul cartone teso (tipicamente scatole di riso, pasta, cereali...) e ondulato (vassoi di frutta, casse...) e nelle flowrap, superando i limiti delle vernici barriera esistenti.      

E gli inchiostri?
Condizionata dagli orientamenti delle grandi multinazionali, la domanda di inchiostri a bassa migrazione inizia a interessare anche settori fino a ora meno sensibili ai loro vantaggi. Sun Chemical risponde mettendo in cantiere una nuova famiglia di prodotti per la stampa UV screen, che affianca quelli già esistenti per l’offset convenzionale (Sunpak), l’offset UV/EB (SunCure e Sunbeam) e l’UV flexo (Solarflex e Rayoflex).   

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