Una fardellatrice per bottiglie rotonde e squadrate
Rispettando il principio “Performance through Understanding”, Sidel fornisce al produttore svizzero BINA una linea compatta, con ingresso ultraflessibile per la fardellatura delle bottiglie. Richieste soddisfatte: possibilità di gestire sulla stessa linea un’ampia varietà di formati, velocità e semplicità dei cambi formato, ingombro ridottissimo del sistema di alimentazione.
Bischofszell Nahrungsmittel AG (BINA), parte del gruppo industriale svizzero M-Industry (Migros Group), ha di recente introdotto nuovi formati di tè freddo e succhi biologici, adeguandosi alla crescita del mercato interno dei prodotti naturali e salutistici.
Anche in Svizzera infatti, analogamente a molti altri paesi, i consumatori stanno manifestando un crescente interesse verso i temi della salute e del benessere, interesse che si traduce talvolta nel controllo delle porzioni di cibo da consumare. Per sfruttare questo trend e adattarsi ai moderni stili di vita “on-the-go”, i produttori di succhi di frutta hanno iniziato ad ampliare l’offerta con nuovi formati più piccoli (un segmento particolarmente dinamico è quello delle bevande bio, tra cui i succhi e gli smoothie, che presentano - nel periodo 2019-2023 - un tasso di crescita (CAGR) del 9%).
Per fardellare sulla stessa linea bottiglie di diverso formato - tra cui, in particolare, i nuovi contenitori squadrati che si aggiungono alle tradizionali bottiglie rotonde - BINA necessitava di un sistema flessibile, compatto e di facile utilizzo, capace di gestire al contempo la configurazione pacchi con film termoretraibile e quella con vassoio e film.
È stata dunque Sidel a fornire la soluzione ideale: un sistema efficiente con ingresso monofilare a 90°, integrato su una delle sue collaudate fardellatrici per un layout compatto, affidabile e innovativo.
Le richieste del cliente: versatilità, compattezza, rapidità
«Volevamo fardellare le nuove bottiglie di succo e tè freddo con il film termoretraibile sulla stessa linea, senza perdere la possibilità di utilizzare anche i vassoi per alcuni lotti di prodotto» spiega Yasin Kapusuzoglu, Project Manager Technology di BINA, che chiedeva anche elevata flessibilità, per gestire sulla stessa linea un’ampia varietà di formati, spaziando da 250 ml a 2 litri, che comprendesse sia i nuovi contenitori squadrati che le tradizionali bottiglie rotonde.
In aggiunta, occorreva implementare numerose configurazioni di bottiglie SKU e/o imballaggi secondari, fino a un massimo di 20 combinazioni diverse, motivo per cui i cicli di produzione sono più brevi e richiedono cambi formato frequenti (da tre a quattro volte al giorno).
L’ ultima, ma non meno importante esigenza del cliente, era la compattezza della soluzione, da installare in un’area ristretta dello stabilimento: il tutto senza compromettere la velocità del sistema, che doveva raggiungere i 50 cicli al minuto nella fase di fardellatura.
Le risposte di Sidel a un progetto complesso
Il progetto presentava diverse criticità. In primis, la necessità di controllare l’orientamento dei contenitori a base squadrata nel corso dell’intero processo, così da mantenerli nella posizione corretta. Questo impediva l’utilizzo di un tradizionale sistema di alimentazione con flusso di massa.
In secondo luogo, come spiega Valérie Cattenoz, Overwrapping Product Manager di Sidel «l’ipotesi di introdurre un deviatore per alimentare i canali tradizionali della fardellatrice ed evitare l’accumulo massivo non era praticabile per ragioni di spazio. Questo perché l’eccessivo ingombro del deviatore e dei relativi trasportatori a monte e a valle avrebbe ridotto la circolazione intorno alla linea».
Inoltre, in linea di principio, la gestione di diversi SKU confezionati in vassoio e film non è compatibile con una soluzione di ridotto ingombro in quanto i moduli vassoio richiedono automaticamente una fardellatrice dal layout più grande.
Tra le diverse possibili soluzioni vagliate dal cliente, il nuovo sistema di alimentazione Sidel si è rivelato l’unico in grado di consentire un ingombro della linea sorprendentemente ridotto, senza rischi di inceppamento all’ingresso della fardellatrice. E quest’ultimo vantaggio si lega proprio all’innovativo layout della soluzione.
Un efficiente ingresso monofilare. La fardellatrice installata alla BINA è dotata di un ingresso monofilare a 90° molto compatto e affidabile, che gestisce il flusso proveniente dalla sleeveratrice su un’unica fila, senza alcun elemento di separazione. Il flusso di bottiglie di succo e tè freddo prosegue senza interruzioni fino alla fardellatrice.
L’elevata affidabilità di questo esclusivo e innovativo ingresso è un aspetto determinante del sistema di fardellatura, perché permette di gestire qualsiasi formato contenitore, sia rotondo che squadrato.
Valérie spiega l’originalità di questa soluzione: «Innanzitutto, un dispositivo di selezione con staffe laterali raggruppa il corretto numero di prodotti per ogni fila, impostando anche la distanza necessaria. Le file vengono successivamente ruotate a un angolo di 90° da un dispositivo di spinta “on the fly” che reindirizza il flusso di tre-cinque bottiglie secondo la direzione di scorrimento della fardellatrice. Il sistema installato consente tecnicamente una velocità massima di 150 cicli al minuto, variabile in funzione delle esatte forme e dimensioni dei prodotti. La macchina è completata da un modulo per il confezionamento in vassoio e film».
Sistemi automatici per il cambio formato. Integrati nella fardellatrice, consentono di semplificare le operazioni; la regolazione user-friendly è facilitata grazie alle indicazioni visualizzate sull’HMI, che guidano l’operatore attraverso ogni passaggio del processo. Le poche regolazioni non automatiche sono agevolate dai contatori digitali a LED che snelliscono e accelerano il processo rendendolo anche più sicuro: infatti, sono in grado di impedire il riavvio della macchina in caso di difformità rispetto alle impostazioni previste.
«Siamo molto soddisfatti di questo sistema di alimentazione. È semplice e ottimizzato e tutte le operazioni di cambio formato vengono eseguite automaticamente in tre minuti. Il tempo di cambio formato raggiunge al massimo i 15 minuti per l’intera fardellatrice nel caso più complesso, ovvero il passaggio dal confezionamento in film al confezionamento in vassoio e film e viceversa» commenta Yasin.
Un layout ergonomico e compatto. Per gestire due diverse tipologie di fardelli sulla stessa linea, Sidel ha progettato un caricatore di vassoi scorrevole, che può essere estratto dalla fardellatrice quando si lavora un formato senza vassoio, per agevolare la circolazione di operatori e materiali intorno alla linea. Si tratta in sostanza di un modulo Plug & Play con un connettore di cablaggio centrale, molto diverso dalle soluzioni tradizionali in cui il caricatore di vassoi è generalmente situato sotto l’ingresso del prodotto.
Grazie alla configurazione a 90° dell’alimentatore, la sezione superiore del caricatore è aperta e accessibile e permette di riassortire manualmente i vassoi tramite un’operazione semplice ed ergonomica.
Yasin conferma l’apprezzamento di BINA per l’esito del progetto: «Per noi, L’ingombro ridottissimo del sistema di alimentazione è stato il maggior vantaggio offerto dalla soluzione. In generale, la collaborazione con Sidel è stata sempre ottimale, dalla pianificazione all’implementazione della soluzione, e le problematiche emerse sono state affrontate nel modo più corretto e con la massima professionalità».