Scelte di sostenibilità nel confezionare conserve

Image credits: Cama Group

In linea con le richieste del mercato, con le preferenze dei consumatori e con l’evoluzione dei prodotti, l’olandese Coroos - tra i grandi produttori di conserve di frutta, legumi e vegetali confezionati in vasi, lattine e contenitori flessibili - ha impresso un’accelerazione alle proprie politiche produttive e distributive, improntate a una maggiore sostenibilità.

Dalla necessità di processare tipologie di packaging diversificate, è nata infatti l’esigenza di adottare tecnologie per l’imballaggio secondario in grado di tenere il passo sia con la varietà di tipologie e formati sia con le istanze di maggior rispetto ambientale e risparmio energetico.

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Coroos ha quindi scelto la tecnologia Cama Group per realizzare imballaggi secondari in cartone riciclabile, in sostituzione dell’avvolgimento con plastica retraibile, rinnovando una partnership nata nel 2002 quando venne installata la prima macchina Cama e proseguita nel tempo fino all’ultima fornitura di sei mesi fa.  

Oltre a optare per materiali di confezionamento più sostenibili, il produttore olandese ha tenuto in conto anche la garanzia di un OEE superiore (Overall Equipment Effectiveness), ossia il rendimento globale delle attrezzature, i costi di manutenzione, il consumo e l’usura delle parti e molti altri fattori che entrano in gioco quando si considera l’impatto complessivo di una macchina. Un’esigenza che ha trovato il massimo riscontro non solo nelle soluzioni offerte da Cama, ma anche nelle linee di riempimento e chiusura Zacmi.

Come ricorda al proposito George Oostrom, direttore di Coroos: «Producevamo già 200 milioni di lattine con i macchinari installati nel nostro stabilimento, ma dovendone prevedere la sostituzione, abbiamo deciso di rivolgerci ai sistemi ZACMI, che garantiscono qualità costante, velocità più alte, alta igienicità ed elevati livelli di sicurezza. Una scelta, la nostra, nata dalla fiducia e che deriva anche dalla constatazione delle affinità tra le due aziende italiane fornitrici di tecnologie all’avanguardia, che spesso collaborano allo sviluppo di diversi progetti (frutto, lo ricordiamo, dell’appartenenza alla piattaforma Smart Packaging Hub*, Ndr.).

Image credits: Cama Group


*Smart Packaging Hub nasce da un’idea del Gruppo Cama e di altri sei costruttori di macchine italiani (Baumer, Opem, Zacmi, Clevertech, Makro Labeling e Tosa), che mettono in campo competenze e specializzazioni diversificate nel packaging per food & beverage, con un approccio orientato alla digitalizzazione e all’Industria 4.0.

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