La tecnologia a-eye clearance
Sviluppata da SEA Vision e ARGO Vision, è stata mostrata in funzione lo scorso maggio a interpack. Parliamo della nuova tecnologia “a-eye clearance” che, tramite il ricorso all’AI, rende i processi di line clearance più efficienti e sicuri che mai.
Solitamente eseguiti prima di ogni cambio lotto, i processi di clearance hanno un obiettivo ben definito: garantire che le attrezzature e le aree di lavoro utilizzate siano libere e pulite da qualsiasi oggetto o materiale residuo risultante da un ciclo produttivo precedente, così da evitare etichettature errate o contaminazione dei prodotti finiti che esporrebbero l’azienda a costosi richiami dei prodotti stessi. Questo iter è dunque fondamentale prima dell’avvio del ciclo produttivo, per ragioni legate al mantenimento di sicurezza, qualità ed efficienza del processo, requisiti imprescindibili richiesti, peraltro, dalle norme GMP farmaceutiche.
Perché la clearance tradizionale non è più sufficiente
Nonostante l’importanza del processo, esso richiede ancora oggi un intervento manuale da parte degli operatori per l'esecuzione di specifici compiti e attività, con conseguente rischio di errore umano. Questo rischio è ancora più elevato se rapportato ai ritmi di produzione del mercato odierno che richiede, tra le altre cose, cambi formato sempre più frequenti su produzioni di piccoli lotti.
La necessità di maggiore sicurezza e di processi più fluidi è alla base del prodotto a-eye clearance di SEA Vision, realizzato a partire da componenti software e hardware che facilitano - automatizzandole e digitalizzandole - le procedure di clearance sulle linee di confezionamento prima di un cambio di lotto o di prodotto.
La tecnologia a-eye clearance è dunque in grado di eseguire un'ispezione automatica e accurata delle aree di lavoro della linea di confezionamento utilizzando telecamere industriali, sensori intelligenti e - ove necessario - scanner manuali. Questo mix di controlli incrociati è congegnato per essere più affidabile del controllo umano: evidenziando anomalie e fornendo feedback in tempo reale, esso permette di migliorare l'efficienza operativa e di ridurre i tempi di preparazione della linea, anche in condizioni di scarsa illuminazione o in zone difficili da raggiungere. In questo modo il cliente dispone di una visione d'insieme dell'intera linea produttiva, impossibile da ottenere affidandosi alle sole abilità tecniche e visive dei propri operatori, per quanto attenti ed esperti.
Il ricorso all’Intelligenza Artificiale
A-eye clearance è guidata da algoritmi AI, implementati con lo scopo di automatizzare le procedure descritte, così da evitare errori e, di conseguenza, aumentare l'OEE delle linee di produzione, riducendo il tempo necessario per il cambio formato.
Il ricorso agli algoritmi AI rende estremamente performanti anche linee produttive che - si è detto - lavorano in condizioni di luce non ottimali, grazie alla loro capacità di comprendere a tutto tondo la scena ed evidenziare solo i problemi reali, valutando ogni area critica nelle più disparate condizioni ambientali.
Il software esegue controlli sull'immagine acquisita utilizzando la segmentazione semantica: in altri termini, crea una mappatura estremamente accurata di ogni singolo componente a bordo linea. Le tecnologie di Data Augmentation consentono poi di moltiplicare tutti i dati reali e raccogliere una quantità molto ampia di modelli comparabili basati su poche immagini reali.
Siamo dunque, in definitiva, di fronte a un sistema estremamente intelligente che è anche in grado di migliorarsi automaticamente, apprendendo dalle proprie serie storiche, in modo da reagire sempre meglio all’ampio spettro di variazioni che possono presentarsi durante il processo produttivo.