Scendono i consumi alimentari
L’Istituto Nazionale di Statistica diffonde gli ultimi dati relativi ai consumi delle famiglie e Federalimentare, per bocca del presidente Filippo Ferrua, commenta con preoccupazione. «I dati diffusi dall’Istat - dichiara in una nota pubblica del 23 maggio - certificano un fatto ormai noto: le famiglie, strette fra le conseguenze della crisi e l’aumento della pressione fiscale, sacrificano sempre di più la tavola.
Purtroppo, si tratta di un fenomeno di lungo periodo: in termini reali, fra il 2000 e il 2011, i consumi alimentari mostrano un calo del 3%, mentre quelli totali crescono del 4,1%.
Negli ultimi anni questo trend è in forte accelerazione: sempre in termini reali, tra il 2005 e il 2011 i consumi alimentari sono scesi del 5,1% a fronte di una crescita del +1,2% dei consumi totali. In questo contesto, destano forte preoccupazione le politiche fiscali del Governo, con particolare riguardo per l’aumento dell’IVA a ottobre e l’introduzione di una eventuale food tax. Entrambe le misure avranno come unico risultato quello di rendere la spesa degli italiani ancora più povera, con grave danno per la qualità dell’alimentazione dei cittadini e, più in generale, per l’economia del Paese».
La dichiarazione si chiude con un appello: «Spero che il Governo rispetti gli impegni presi a Parma con l’industria alimentare e faccia di tutto per evitare simili provvedimenti».