Nell’UE, cresce il vetro

Secondo i dati pubblicati da FEVE (European Container Glass Fe­deration) il 25 giugno scorso, i volumi degli imballaggi di vetro prodotti in Europa nel 2011 sono cresciuti del 4,2%, confermando l’andamento positivo registrato nel primo semestre (4,7%) e facendo tornare la produzione ai livelli 2006: 21,7 milioni di t contro i 20,8 milioni di t del 2010.

Considerando la diversificazione dei mercati, nonché i progressi ottenuti nell’alleggerimento del materiale, la stima prudenziale di Feve parla di oltre 50 miliardi di unità prodotte in circa 160 impianti in Europa, destinate al mercato interno e internazionale.
Gli aumenti più consistenti sono stati registrati in Germania (7,3%), Francia (5,0%), Spagna (4,4%), Portogallo (3%) e in Italia (1,8%). La situazione è rimasta invece stabile nel Regno Unito (-0,3%) e Polonia (0,5%), mentre la Turchia ha confermato il trend degli anni precedenti, anche se lo sviluppo ha seguito un ritmo più lento (5,5%).
Il vetro, dunque, continua a presidiare alcuni mercati chiave - liquori, vini e birra - ma sta conquistando spazi più ampi anche in ambito alimentare, in particolare nel confezionamento degli alimenti biologici e naturali.
E continua a raccogliere le preferenze dei consumatori europei, grazie alle proprietà intrinseche che rimandano alla conservazione sicura e prolungata degli alimenti.

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