Crisi energetica e fornitura di cartone

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Assocarta e Associazione Italiana Scatolifici esprimono preoccupazione: i presidenti delle associazioni chiedono un intervento istituzionale per governare l’aumento dei prezzi, scongiurando rischi per la produzione.

È una forte preoccupazione quella che emerge dai presidenti di Assocarta e Associazione Italiana Scatolifici circa la situazione del comparto rispetto a forniture di energia e materia prima.

Lorenzo Poli

Nel corso dell’Assemblea Annuale del 24 giugno, il Presidente di Assocarta, Lorenzo Poli, ha commentato così il rialzo dei prezzi del gas e l’impatto che avranno sul comparto, prospettando un nuovo stop delle cartiere:

«La situazione è ancor più grave del mese di marzo, quando ai picchi sono seguiti momenti di ribasso del prezzo. Ora invece, da qualche settimana, i costi crescono costantemente, senza sosta, su un livello di 180 Euro/Mwh, 9 volte di più rispetto al giugno 2021».

Andrea Mecarozzi

Una preoccupazione a cui fa eco l’Associazione Italiana Scatolifici, che rappresenta il comparto dei produttori di imballaggi in cartone ondulato, con le parole del Presidente Andrea Mecarozzi:

«Un fermo alla produzione delle dimensioni previste sarebbe un duro colpo per il nostro comparto, che ha da poco ripreso una continuità delle forniture della materia prima, il cartone, dopo oltre sei mesi di shortage. L’ipotesi di una mancanza di scatole per il trasporto delle merci, anche di quelle essenziali, è dietro l’angolo se non si trovano delle soluzioni volte a garantire la continuità della filiera della carta».

Una situazione aggravata dall’introduzione del de minimis sui crediti d’imposta per gli acquisti di gas ed energia, ritenuto un ulteriore elemento di incertezza in un quadro economico già complesso. La causa sta nella difficoltà di stipula dei contratti di fornitura gas per il prossimo anno termico, causata dall’impossibilità, per i fornitori, di garantire contrattualmente la consegna del gas, sulle cui quantità pendono le decisioni di Gazprom e del Governo Russo.

L’appello è rivolto alle istituzioni, da ARERA ai Ministeri dello Sviluppo Economico e della Transizione Ecologica, perché si esprimano a garanzia degli obblighi di priorità di fornitura alle aziende industriali, evitando così il rischio di fermata di tutta la catena produttiva del Paese. Si parla infatti di una filiera essenziale come quella della carta e dell’economia circolare, che ogni anno ricicla 6 milioni di tonnellate di prodotto. Il mercato italiano di carte e cartoni ha raggiunto nel 2021 i 9,6 milioni di t, con un +12,5% dopo il -4,1% del 2020, ponendo per la prima volta l’Italia al secondo posto in Europa, dopo la Germania.

Image by Michael Bußmann from Pixabay

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ASSOCARTA (Associazione dell'industria cartaria)

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