Cresce del 22% il fatturato 2021 dell’industria italiana dell’automazione industriale

Maurizio Cacciamani

Dopo un 2020 segnato da una consistente flessione (-10,3% a valori correnti), il mercato dell’automazione industriale ha visto una crescita impetuosa del 22,2%, malgrado le problematiche dovute alle difficoltà di approvvigionamento, al rincaro delle commodity, alla mancanza di manodopera.

Nel 2021, i principali segmenti merceologici dell’industria italiana dell’automazione hanno evidenziato un andamento positivo con una crescita media complessiva pari al 17% rispetto al 2020 e del 2% rispetto al 2019. 

Nell’analisi ANIE, presentata a SPS Italia da Marco Vecchio (Segretario di ANIE Automazione), non è incluso il segmento software industriale, che ha comunque segnato un incremento del 24% rispetto al 2020 (+27% la variazione nel confronto con il 2019).

Tra i segmenti in maggior crescita: quadri a bordo macchina (+25%), motori brushless (+25%), encoder rotativi (+19%), azionamenti e RFID (+18%); tutti gli altri settori crescono intorno al 15% ad eccezione del wireless industriale che perde un poco (-2%).

Anche nel 2021 gli OEM rimangono i leader nel consumo di automazione (61% del totale), davanti alla distribuzione, che ha guadagnato 2 punti portandosi al 21%.

Per quanto riguarda i principali settori di sbocco, da segnalare che la meccanica rimane sempre il più importante consumatore di automazione (16% ma era al 20% nel 2020), il packaging perde un punto e ora è al 10%, mentre l’alimentare è stabile al 9%; la logistica scende dal 7 al 6%.

Nel corso del 2021, tutti i settori industriali hanno visto una crescita esplosiva del giro d’affari, con percentuali comprese tra il 20 a oltre il 40%; unica eccezione, quella di alimentari, bevande e tabacco che sale del 7,8%. Non sono ancora disponibili i dati relativi al fatturato del packaging.

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