Cosmetici e consumi

AGGIORNAMENTI L’andamento dei canali nel primo semestre 2012 e le previsioni per il secondo, secondo l’indagine congiunturale del Centro Studi Unipro.

La crisi internazionale, che vede l’Europa incapace di sviluppare efficaci politiche di ripresa, penalizza la domanda di beni di consumo e la cosmetica non può non risentire delle ridotte capacità d’acquisto. Tuttavia, gli italiani modificano abitudini  e scelte in relazione al prezzo/canale, ma non rinunciano alla cura e all’igiene personale. Lo confermano le proiezioni a fine 2012 elaborate dall’ufficio studi Unipro (associazione italiana delle imprese cosmetiche) e presentate il 12 luglio scorso, tratteggiando un quadro complesso, che testimonia lo stato di incertezza espresso dagli imprenditori durante l’indagine congiunturale di metà anno. Fatta la “media del pollo”, il primo semestre dell’esercizio in corso si è infatti chiuso con una risicata crescita del 0,6% e con andamenti molti diversi a seconda del canale e del segmento produttivo. Una crescita dovuta soprattutto allo sviluppo ulteriore dei mercati internazionali e alla conferma dello stato di salute di erboristerie e mass market specializzato, più in linea con le attuali esigenze di consumo. In queste condizioni, che si danno per stabili nei prossimi mesi, le proiezioni di fine anno stimano i fatturati delle imprese di settore in crescita del 3%, per un valore complessivo prossimo ai 9.300 milioni di euro.

Canali in altalena. Con un primo semestre 2012 in calo del 4,5% (-4% a fine esercizio), la profumeria soffre la contrazione maggiore registrata negli ultimi anni fra i canali tradizionali, attestandosi su un valore complessivo di circa 2.200 milioni di euro. Negativo anche l’andamento dell’acconciatura professionale, che stando alle previsioni chiuderà il secondo semestre in calo del -3,8% con vendite non superiori ai 680 milioni. Quanto ai centri estetici, che sembrano vivere un trend leggermente positivo (+1,8%) grazie alle nuove opportunità offerte dalla dermocosmesi, entro fine anno sembrano destinati al ribasso, con un’ipotesi di chiusura a quota 270 milioni di euro. Si evolve, invece, in decisa controtendenza l’erboristeria, e non è una novità. Sostenuto dal fenomeno dei negozi monomarca e dal crescente orientamento “green” dei consumatori, a fine anno questo canale potrebbero segnare un +5,9%, con vendite per oltre 400 milioni di euro, mentre rallenta, dopo anni di trend superiori alla media del comparto, lo sviluppo della farmacia che mostra i primi segnali di difficoltà. Il primo semestre 2012 chiude al -0,4% e il secondo al +1,1%, con un fatturato finale prossimo ai 1.800 milioni di euro.
Pressoché stabile, infine, il più importante canale commerciale dei prodotti di bellezza: la grande distribuzione chiuderà con vendite per circa 4.000 milioni di euro, in crescita dello 0,5% nel primo semestre e di un punto percentuale nella seconda parte dell’anno (anche grazie all’evoluzione dinamica dei centri specializzati e monomarca). La sofferenza delle grandi superfici (avvertono peraltro gli estensori dell’indagine congiunturale) andrà monitorata con attenzione, dato il loro “peso” nell’economia di settore. Infine, un elemento da tenere nella debita considerazione: la produzione in conto terzi (categoria trasversale rispetto agli altri canali) chiude i preconsuntivi del primo semestre al +3,5%, con previsioni di crescita del 4,5% per il secondo semestre.      

Cosmoprof e Cosmopack 2013: tutte le novità
Dopo il varo del nuovo assetto organizzativo e il consolidamento dell’alleanza con l’associazione di produttori Unipro, Sogecos ha stabilito le date della prossima edizione bolognese della fiera, che si svolgerà dall’8 marzo (Giornata internazionale della donna) all’11 marzo 2013. In questo modo la fiera mondiale del beauty aprirà la stagione delle manifestazioni internazionali ed eviterà di sovrapporsi ad altre iniziative di settore.
Viene, inoltre, ripristinata la formula (gradita ai produttori di packaging) che prevede lo sfasamento di un giorno dell’apertura di Cosmopack (7-10 marzo 2013). Duccio Campagnoli, Presidente di BolognaFiere e Sogecos SpA, ne spiega la ragione: l’apertura anticipata del settore packaging consentirà agli espositori di godere di maggiore visibilità, con la garanzia della presenza di buyer e stampa internazionali.

La centralità del B2B. La progettazione del prossimo Cosmoprof Worldwide Bologna si impernia sul recupero della centralità del B2B e la relativa focalizzazione sul target primario di espositori, buyers e visitatori professionali.
In quest’ottica verrà effettuata anche una rivisitazione totale del layout della manifestazione e sarà assegnata un’attenzione ancor maggiore all'internazionalità, partendo dal rafforzamento del programma International Buyers Delegation. Al servizio dell’impegnativa missione, la squadra dirigente di Sogecos, rinnovata di recente, coinvolge: Enrico Zannini come direttore di Cosmoprof Worldwide, Simona Antonini come responsabile R&D, Laura Zaccagnini alla direzione affari internazionali e Roberto Valente responsabile di Cosmofarma.

                           
 

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