Soluzioni per il food tech a Parma
53° edizione di Cibus Tec (Koeln Parma Exhibitions - KPE): dal 24 al 27 ottobre, Parma torna a essere un luogo di incontro speciale e globale per il comparto meccano-alimentare, pensato per condividere conoscenza in fatto di innovazione tecnologica e stimolare gli investimenti e la crescita del business di filiera.
Sono 1.200 gli espositori confermati, tra cui le migliori aziende del made in Italy meccano-alimentare e 400 i brand esteri provenienti da 30 nazioni; attesi anche 40.000 visitatori, in arrivo dall’Italia e da 120 Paesi, con una significativa presenza di pubblico dall’Europa, dagli Stati Uniti, Sud America e Africa.
Forte dell’inclusione nel circuito fieristico internazionale di Koelnmesse, Cibus Tec si appresta dunque vivere il proprio ruolo di vetrina d’eccellenza, in cui operatori, produttori ed esperti trovano tecnologie food&beverage evolute, dalla trasformazione della materia prima fino all’imballaggio, passando per tutti i temi caldi del comparto.
D’altronde, la fiera (tra le più longeve al mondo) beneficia di un posizionamento ideale in quel territorio straordinario che, nel raggio di 200 km, raccoglie il 60% della produzione alimentare nazionale.
«Non è quindi un caso - ha avuto modo di osservare Antonio Cellie, CEO Koeln Parma Exhibitions - che la forza e il successo della fiera siano determinati da due variabili: la vocazione a favorire l’innovazione e la capacità di attrarre le geografie chiave di quel settore. A Cibus Tec aggiungiamo un terzo tassello, l’esperienza “sul campo”, grazie alla quale la Food Valley, nei giorni di fiera, si trasforma nello scenario di un ideale “factory-tour”, policentrico e polisettoriale, durante il quale i visitatori possono collegare spunti, conoscenze ed esperienze dentro e fuori dal salone. Non va infine sottovalutato che il settore food tech italiano, a Parma in particolare, ha una innata capacità di interpretare le esigenze provenienti dall’estero e tradurle in soluzioni “su misura”, che adattino ai mercati internazionali i saperi e i processi già sviluppati con successo per l’agroalimentare Made in Italy».
Facendosi interprete di due valori fondamentali per il comparto a cui si rivolge - ovvero la passione per il cibo di qualità e l’inestimabile abilità del “fare” - Cibus Tec propone quest’anno alcune novità di rilievo, testimoniando la propria capacità non solo di valorizzare le tecnologie del nostro Paese, ma coinvolgendo importanti realtà e imprese oltre confine. Ne è un esempio il Top Buyers Program, il programma di incoming messo a punto in collaborazione con ICE Agenzia e con il supporto della Regione Emilia-Romagna, che vedrà la presenza di 3.000 key executive di aziende food&beverage provenienti da oltre 60 Paesi, Medio-Oriente e Sud-Est asiatico compresi.
Come si evolve la fiera
Oltre a riconfermare la propria leadership tra gli eventi dedicati alle tecnologie di trasformazione e confezionamento di prodotti a base frutta e vegetali e per il settore lattiero-caseario, la 53° edizione di Cibus Tec è stata scelta dal mercato come riferimento per i settori piatti pronti, carni, proteine alternative e bevande, ospitando importanti brand globali.
Spazio a start up e AI
Un’ulteriore peculiarità dell’edizione 2023 è la presenza della più grande area dedicata alle migliori start up food tech e di intelligenza artificiale. Sono infatti decine le realtà selezionate a livello globale che presenteranno al pubblico interessanti applicazioni di intelligenza artificiale e robotica: soluzioni innovative che, dalla coltivazione al confezionamento dei prodotti trasformati fino ai processi di analisi nutrizionale, consentiranno un approccio più sostenibile, efficiente e sicuro al cibo. Il progetto si avvale della collaborazione con Le Village by Crédit Agricole, Agenzia ICE e altri importanti partner internazionali.
NextGen: la via del packaging
In un periodo di grande cambiamento per il settore alimentare, nel quale il consumatore, sempre più attento a ciò che porta a tavola, è alla ricerca di prodotti sani, sicuri e sostenibili, Cibus Tec arricchisce l’offerta fieristica con un percorso speciale incentrato sul packaging: “NextGen. The future perspectives of food pack”.
Il percorso vive su tre livelli:
- un primo, espositivo, coinvolge centinaia di brand del settore, pronti a presentare innovazioni in fatto di pack alternativi e tecnologie a elevata automazione;
- un secondo, esperienziale, vede l’attivazione di tre linee di produzione che porteranno il visitatore al centro dei processi del mondo lattiero-caseario e dei prodotti da forno;
- infine, un terzo, pensato per indicare le tendenze emergenti, anche in materia di digitalizzazione, sostenibilità, innovazione, transizione ecologica, packaging alternativi e sicurezza alimentare, attraverso un ricco programma di convegni.
Un’Arena per il Food safety
Circa il futuro della sicurezza alimentare, Cibus Tec vanta la presenza di importanti fornitori italiani ed esteri di attrezzature e soluzioni per il laboratorio e l’analisi. Insieme a LabWorld.it, organizza la LabWorld Arena (un’area permanente di incontri sul tema), ospitando anche un grande convegno italiano sulle sfide e soluzioni per combattere le contaminazioni alimentari. La fiera è stata inoltre scelta da enti e istituzioni nazionali e internazionali come piattaforma per offrire formazione, confronto e analisi sulle grandi sfide della filiera alimentare. l’Ordine Nazionale dei Tecnologi Alimentari, in particolare gli Ordini Regionali di Emilia-Romagna, Toscana, Marche e Umbria, sfrutteranno Cibus Tec per tenere tre eventi di formazione che rilasciano crediti formativi agli iscritti all’albo.
L’Osservatorio Machinery per il Food & Beverage
Annunciata da Thomas Rosolia (Presidente Koeln Parma Exhibitions) a luglio, nel corso della conferenza stampa di presentazione della fiera Cibus Tec, la nascita del primo Osservatorio Machinery per il Food & Beverage: realizzato con il supporto di Nomisma, e dedicato all’industria meccano-alimentare italiana, si pone l’obiettivo di identificare dimensioni, performance, mercati e indici di competitività della filiera su scala internazionale. Per l’occasione è stata presentata l’analisi del posizionamento dei macchinari italiani sui mercati internazionali alla luce della forte propensione all’export del settore, che nel primo trimestre 2023 ha fatto registrare una crescita del 20% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Nonostante l’attuale e incerto scenario macro-economico internazionale, Nomisma dichiara plausibili le opportunità di un’ulteriore espansione dell’export italiano di tecnologie per food&beverage nei prossimi anni, sia tra i mercati più maturi che tra quelli emergenti. Nel caso dei mercati dove la presenza del machinery italiano è già consolidata, le maggiori opportunità di crescita si intravedono per gli USA, già primo mercato di destinazione dell’export italiano. Ottime prospettive anche per Canada, Regno Unito e Australia. Tra gli emergenti degni di nota sono alcuni mercati del Middle East (in primis Israele, Arabia Saudita e Qatar), dell’Africa (su tutti Angola, Senegal e Marocco) e dell’Europa dell’Est (Slovenia, Serbia e Romania), grazie a economie e industria alimentare in espansione e tassi di crescita importanti della domanda di macchinari italiani.