Food a difetti zero

REGOLE E TECNOLOGIA Le norme che tutelano la qualità degli alimenti e la salute dei consumatori si fanno più incisive, imponendo nuovi vincoli ai produttori. Shayne de La Force, Group Marketing Manager di tna, fa il punto sui regolamenti internazionali e sugli strumenti di tracciabilità da adottare per poter esportare in tutto il mondo.

La cronaca internazionale continua a raccontare storie di contaminazione alimentare - dai focolai di Listeria nei meloni cantalupo nel 2011 (USA) alla carne di cavallo scoperta quest’anno in preparati a base manzo (UK e UE) - con ricadute importanti sulla salute delle persone. La FDA riferisce che 48 milioni di americani sono soggetti ogni anno a malattie di origine alimentare; sempre ogni anno, in Inghilterra e Galles si registrano circa 90.000 casi di intossicazione. E poiché il numero di prodotti ritirati dal commercio aumenta, gli scandali erodono la fiducia e la soddisfazione del consumatore, rischiando di causare danni irreparabili ai brand.

I produttori non possono dunque esimersi dall’affrontare la questione “tracciabilità”. Gli strumenti esistono, sia sul versante normativo che tecnologico, e le aziende alimentari sono, dunque, nella posizione migliore per riesaminare i propri processi produttivi. E lo fanno: secondo un rapporto della Global Industry Analysts, entro il 2018 il mercato globale dei test di sicurezza alimentare raggiungerà il valore di 19,7 miliardi di euro, con una crescita più rapida nei paesi dell’Asia Pacific, dove le normative sono carenti o non rispettate.
Shayne de La Force, Group Marketing Manager di tna (fornitore globale di soluzioni integrate per il food packaging, compresi metal detector, strumenti di identificazione e controllo), esamina i benefici che derivano da un miglioramento della rintracciabilità nella lavorazione e confezionamento di alimenti. E analizza l'insieme di metodi e strumenti che consentono di documentare tutte le fasi di lavorazione, identificare rischi, problemi e merci difettose prima che raggiungano i consumatori, a vantaggio della qualità dei prodotti e della reputazione dei produttori (oltre che di gestire in modo veloce ed economico l’eventuale ritiro di lotti già in commercio).

Commercio internazionale: regole in aumento
La posta in gioco, dunque, è alta. Per far fronte agli scandali riguardanti la sicurezza alimentare, i governi di tutto il mondo hanno riconosciuto la necessità di una regolamentazione più stringente.

Negli USA, ad esempio, la FDA ha introdotto nel 2011 l’FSMA che abbraccia un vasto campo di operazioni, dall’approvvigionamento alle fasi di lavorazione e confezionamento. Questa legge, basata sui regolamenti HACCP, adotta un approccio sistemico e impone ai produttori di alimenti di prevenire la conta­minazione alimentare, anziché limitarsi ad affrontare i singoli problemi man mano che si verificano. Non solo: richiede alle aziende di presentare all’FDA i propri piani di sicurezza, per documentarne l’efficacia, e intensifica i controlli. La legge comprende anche norme operative più severe e l'applicazione di un'etichettatura precisa, e interessa anche i prodotti alimentari provenienti dall’estero. Dato che, negli USA, il 15% sul totale degli approvvigionamenti viene importato, anche i produttori stranieri che riforniscono il Nord America dovranno rispettare i regolamenti FSMA, il cui impatto positivo sulla sicurezza dei consumatori è documentato da vari esempi.
È il caso dei richiami di classe 1 (ovvero "aventi una ragionevole probabilità che l'uso o l'esposizione a un prodotto fuori norma causerà gravi conseguenze negative per la salute o la morte" delle persone) che hanno portato a ridurre i casi di salmonella dal 43% del 2010 al 21% del 2011.

Nell’Unione Europea l’attuazione di sistemi di tracciabilità è diventata obbligatoria nel 2002, con l’entrata in vigore del regolamento sulla legislazione alimentare. Qui viene esplicitata la necessità di tenere una documentazione per monitorare il movimento di prodotti e ingredienti, che coinvolge tutti i tipi di alimento umano e animale e gli operatori dei due settori; il regolamento formula una legislazione specifica per determinate applicazioni, come ad esempio i prodotti a base di carne.
Anche in Europa, come negli Stati Uniti, la normativa in questione coinvolge gli importatori, chiamati a identificare da chi e dove un determinato prodotto è stato esportato. È dunque evidente che la maggior parte delle aziende produttrici devono implementare un sistema di tracciabilità per poter continuare a operare in sicurezza su scala internazionale (1).  

(1) Un aiuto in questo senso può venire da istituzioni come la Food Safety Alliance for Pac­kaging (Institute of Pac­kaging Profes­sio­nals), che mette a disposizione moduli, modelli e risorse di pianificazione HACCP, e naturalmente da fornitori specializzati.

L’automazione al centro del sistema
Sul piano tecnico, l'automazione è un componente chiave per migliorare la rintracciabilità. I problemi inerenti la qualità del prodotto possono riguardare sia le materie prime sia i prodotti finiti e sono spesso causati da sistemi di controllo mal impostati, obsoleti o configurati in maniera non adeguata. Attuando sistemi che possono essere facilmente convalidati e incorporati in linee di lavorazione e confezionamento esistenti, è infatti possibile ottenere i dati di monitoraggio essenziali, in grado di soddisfare i requisiti di tracciabilità.
In particolare, è importante che vengano raccolti, e accuratamente valutati, dati dettagliati e affidabili da quante più aree possibili del processo produttivo. La scansione di codici a barre e i sistemi di monitoraggio in linea assicurano, infatti, che i prodotti siano sempre aderenti alle specifiche e rispettino tutte le norme di sicurezza alimentare, e che siano etichettati con precisione in modo da identificare correttamente tutto ciò che una confezione contiene.
A sua volta, l'utilizzo di un efficace sistema di tracciamento per monitorare la merce in arrivo, controllare le scorte esistenti e tenersi aggiornati sulla shelf life dei prodotti, contribuirà a ridurre gli sprechi, rendere più precisi gli inventari e mantenere inalterata la qualità del prodotto.
Inoltre, un software di tracciamento della produzione permette di monitorare e registrare informazioni di processo, consentendo così di rettificare eventuali problemi e di disporre di una documentazione completa e aggiornata per tutte le esigenze.

Rimuovere i contaminanti
Nell’economia generale delle lavorazioni alimentari, la rilevazione di corpi estranei in una linea di produzione è un passaggio imprescindibile. La tecnologia è oggi molto avanzata e, adottando attrezzature sufficientemente sensibili e affidabili, permette di individuare pezzi di metallo anche molto piccoli, senza trascurare nulla di potenzialmente dannoso, riducendo al contempo il rischio di rilevamenti falsi, con le relative perdite di tempo e di prodotto.
È anche essenziale individuare correttamente le fasi del processo dove monitorare i prodotti (in modo da scoprire e rimuovere un contaminante il prima possibile e minimizzare gli sprechi) e dotarsi di attrezzature in grado di funzionare a velocità elevate, per non compromettere la produttività.
Infine, una nota sull’igienicità complessiva di un impianto. Per soddisfare i nuovi requisiti FSMA è necessario un processo di pulizia efficace e ben documentato, basato su attrezzature sanificate con regolarità. Oltre a ridurre il numero di parti in movimento, dove possono annidarsi pezzi di alimenti e altre sostanze,  è opportuno scegliere materiali facili da pulire, come l'acciaio inossidabile: agevolano i processi di lavaggio, riducono i tempi di inattività e minimizzano il rischio di allergeni o di contaminazione.         

Soluzioni specializzate
Fonitore globale di soluzioni integrate di confezionamento alimentare, tna è una multinazionale di origine australiana (sede europea a Birmingham) con all'attivo un parco installato di oltre 6.000 impianti in 120 paesi. L'azienda offre una gamma completa di prodotti, tra cui soluzioni di spruzzatura, distribuzione, aromatizzazione, pesatura, imballaggio, rivelazione di metalli e identificazione, oltre a sistemi di controllo e soluzioni di integrazione.
La particolare combinazione di tecnologie innovative, esperienza di gestione progettuale e supporto globale garantisce che le linee di produzione dei clienti  rispettino i requisiti normativi.  
I prodotti tna sono caratterizzati da un design all'insegna dell'igienicità, che assicura una facile pulizia, tempi di fermo macchina minimi, e contribuisce tra l'altro a ridurre il rischio di immissione in produzione di allergeni.
Della gamma di prodotti specifici per la tracciabilità, ricordiamo tre soluzioni di punta.
• Il rilevatore di metalli hyper-detect®, progettato per integrarsi in bilance e confezionatrici esistenti, è in grado di rilevare elementi di acciaio inox e di materiali non ferrosi da 1 mm, nonché materiali ferrosi da 0,8 mm  anche a velocità elevate.
• Il sistema completo tna intelli-scan® 2, per la verifica precisa e affidabile del codice data, elabora le immagini attraverso un sistema di fotocamere che individua prodotti senza codice o con codice sbagliato. Le merci vengono quindi  contrassegnate con chiarezza, riducendo il rischio che entrino nel circuito commerciale etichettate non correttamente.
• Il sistema integrato tna intelli-read® 3 è dotato di un lettore di codice a barre a tutta altezza per la scansione automatica del film e di un controllo incrociato per verificare che si stia trattando il prodotto giusto. Rileva anche, in automatico, l’eventuale giunta con un film diverso.

 

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