Export in Brasile: opportunità e vincoli normativi

ACE do Brasil con sede in San Paolo supporta gli OEM italiani nel conseguire la conformità delle macchine destinate al mercato brasiliano. La filiale sudamericana di AC&E, che si avvale di ingegneri legalmente accreditati in loco, offre un servizio di consulenza dalla A alla Z per adempire le “NR” che regolano le importazioni nel Paese.

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Il Brasile è un mercato di sicuro interesse per le aziende italiane. Nel 2020 l’export complessivo del Made in Italy nel Paese sudamericano si attesta a 3,6 miliardi di euro, di cui 112 milioni relativi a macchine e impianti per l’imballaggio e il confezionamento.

Tuttavia, per cogliere a pieno le opportunità di questo mercato - tra i più importanti a livello globale - i produttori di macchinari sono chiamati a conoscere e ad adeguarsi al sistema ispettivo, alle legislazioni e alle normative tecniche in vigore nel Paese.

Le NR (Normas Regulamentadoras) emesse dal Ministero del Lavoro e dell’occupazione del Paese regolano con disposizioni e procedure rigorose tutti i requisiti inerenti al panorama industriale, inclusa la sicurezza delle macchine e dei luoghi di lavoro.

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Ad esempio, la NR 12 definisce nello specifico i requisiti minimi di sicurezza - a partire dalle fasi di progettazione e realizzazione - delle macchine destinate all’import e alla commercializzazione in Brasile, anche per il solo scopo espositivo all’interno di eventi fieristici.

Altre leggi importanti nel settore macchine industriali sono la NR 10, NR 13, NR 17, NR 20, NR 26 (tabella 1). La principale differenza tra il mercato brasiliano e quello della Comunità Europea riguarda le procedure di verifica e accettazione della macchina che, per obbligo di legge, devono essere compiute da un ingegnere brasiliano legalmente qualificato, iscritto al registro CREA, con determina la conformità e di finalizzare la registrazione del bene stesso. 

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Consulenza completa, a partire dalla progettazione
Al fine di supportare i produttori europei nel percorso di esportazione e verifica delle macchine destinate al mercato brasiliano AC&E - società di consulenza per l’export di macchinari a livello globale, che ha implementato una presenza capillare nei propri mercati di riferimento - ha aperto nel 2014 la filiale ACE do Brasil con sede in San Paolo, che si avvale di ingegneri propri, iscritti al CREA.

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Spiega, al proposito, Stefano Nicolussi, responsabile Commerciale di AC&E

«La conoscenza della legislazione brasiliana, delle procedure di importazione, dei requisiti tecnici di sicurezza dei macchinari installati e dei luoghi di lavoro sono aspetti fondamentali per prevenire contestazioni, anche in caso di audit da parte di autorità locali. Tra i servizi erogati da ACE do Brasil vi è l’assistenza completa per ottenere la conformità e la certificazione delle macchine secondo le NR e gli standard tecnici da applicare».

«L’accettazione finale della macchina che prevede un’ispezione pre-avviamento nel sito di installazione e il rilascio da parte del personale brasiliano dei due documenti necessari: il report di conformità chiamato Laudo De Validação e il Certificato A.R.T. (Annotazione di Responsabilità Tecnica). Per evitare inconvenienti in quest’ultima fase - precisa Nicolussi - l’ideale sarebbe che il costruttore richiedesse la nostra assistenza fin dai primi step di progettazione nel sito produttivo, di concerto con i tecnici brasiliani».

Brasile e CE: convergenze normative e specificità
L’ultima edizione della NR 12 di giugno 2019 ha avvicinato molto il panorama normativo brasiliano a quello europeo, sia per quanto riguarda la progettazione che la realizzazione delle macchine industriali.
È altrettanto importante tener presente che il documento principale contenuto all’interno di un Laudo De Validação secondo NR 12 consiste nell’analisi dei rischi che oggi, a differenza di quanto avveniva in passato, potrà essere completamente accettata qualora sia basata sullo standard ISO 12100 con applicazione del metodo ibrido ISO/TR 14121-2 e calcolo del Performance Level secondo ISO 13849-1.

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Infine, nel caso di macchine installate in ambiente classificato, oppure, che generino per processo enclavi al loro interno potenzialmente esplodibili (i cui riferimenti legislativi sono contenuti in: NR 10, NR 12, NR 20 e Portaria n. 179/2010), l’attenzione in fase di costruzione dovrà essere rivolta ai soli componenti elettrici, tralasciando ad esempio i rischi dovuti al surriscaldamento delle parti in movimento. 
Nella maggior parte dei casi, una presunzione di conformità può essere basata sulla certificazione IECEx. In caso di applicazione degli standard EN (ATEX) o precedenti edizioni degli standard IEC attualmente applicabili, è possibile effettuare una gap analisys dei requisiti di accettazione.
 

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