Calano i consumi della distribuzione automatica: i dati del 2014

La distribuzione automatica italiana, un settore che, in termini di fatturato, fino ad oggi ha retto l’onda d’urto della crisi economica, per la prima volta nel 2014 evidenzia un calo significativo dei consumi (-5,81%).

I fattori che hanno guidato questo trend sono riconducibili alla recessione, che ha provocato la chiusura di fabbriche e uffici, e di conseguenza, il ritiro dei distributori automatici.

Particolarmente accentuata è la contrazione dei consumi di bevande fredde, dovuta anche alla stagione anomala, con temperature più basse della media. Anche le vendite di acqua, dopo anni di crescita, hanno subito un calo (-5,31%), mentre la maggiore attenzione verso abitudini salutiste ha guidato la decrescita di altre bevande, come bibite gasate, the e succhi.

Il fatturato tiene (-1,19%) per effetto dell’aumento delle aliquote IVA dei beni venduti nella distribuzione automatica, che ha in parte condizionato l’acquisto del consumatore finale.

Analizzando i dati di mercato rispetto all’anno precedente, si può notare come il calo sia comune a tutte le categorie di prodotto, con picchi negativi per le bevande fredde, ma anche  per gli snack (- 8,01% rispetto all’anno precedente).

Analizzando in termini percentuali la tipologia dei consumi per il 2014, si nota come le bevande calde, caffè espresso in primis, rappresentino ancora il 48% del totale delle consumazioni vending. Restano in equilibrio i consumi di snack e bevande fredde (rispettivamente 13% e 15% rispetto al totale).

Rispetto al 2013 le consumazioni di bevande calde dai distributori automatici sono scese del 4,25%, in particolare si evidenzia un calo del caffè solubile in doppia cifra. Per quanto riguarda questa bevanda, preoccupa la tendenza del porzionato vending, che ha sofferto rispetto agli anni precedenti. Il caffè resta comunque un bene di consumo irrinunciabile per gli italiani: sempre più negozi al dettaglio richiedono soluzioni automatiche per offrirlo ai clienti. In questo segmento, prima dominato dall’industria, si è notata negli ultimi mesi 2014 la crescita di alcune piccole torrefazioni, che stanno aumentando la produzione e commercializzazione di cialde e capsule.

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