Cosmopack: uno sviluppo pianificato
Il presente e futuro prossimo dell'evento dedicato alla beauty supply chain. Antonia Benvegnù, Cosmopack Manager, racconta delle strategie di crescita che interessano il format fieristico, diventato un apprezzato brand internazionale.
Antonia Benvegnù, Cosmopack Manager |
Cosmopack sta crescendo in termini sia di visitatori che di aziende espositrici: quali sono i piani per le prossime edizioni a Bologna?
Nel 2020 Cosmopack ospiterà più di 500 espositori da circa 30 paesi, un dato che conferma il trend positivo della manifestazione.
Nel corso delle ultime edizioni abbiamo incrementato notevolmente la presenza di leader internazionali… Un fatto, questo, che ha consacrato Cosmopack come evento di riferimento a livello mondiale, e ha richiamato un numero sempre crescente di visitatori, fino ai 26.000 del 2019.
Una crescita importante, che ci ha imposto di adeguare l'offerta di spazio espositivo: per questo motivo, oltre ai padiglioni 20, 15, 15A e 18, a Cosmopack 2020 cresce l’area 19PK, sezione della hall 19 che ospita i costruttori di macchine per il processo e il confezionamento cosmetico e che nel 2021 diventerà in via definitiva la loro "casa"... quindi anche di quei costruttori di macchine che quest'anno, temporaneamente, sono ancora dislocati nel padiglione 20.
Al proposito ricordo che, a partire dall'anno prossimo, il padiglione 20 sarà, invece, a completa disposizione degli espositori specializzati in formulazione e packaging.
Dal 2021 prevediamo infatti di riunire l’intero settore dedicato ai macchinari in un unico padiglione.
Attueremo dunque una strategia mirata a ottimizzare i percorsi di visita, e procederemo con una divisione sempre più marcata tra le diverse specialità della filiera.
In questa prospettiva, il padiglione 15 continuerà a essere una vetrina dei maggiori produttori internazionali e la hall 18 offrirà ancora una vasta gamma di soluzioni OEM e packaging.
La beauty supply chain è ormai protagonista anche agli eventi all’estero della piattaforma Cosmoprof: quali i risultati delle prime edizioni e quali i progetti futuri?
Abbiamo introdotto gradualmente un’area dedicata alla filiera produttiva in tutti gli eventi a marchio Cosmoprof, perché una delle caratteristiche principali del nostro format è proprio quello di riunire in un unico momento espositivo l’intera industria cosmetica, così da agevolare il networking e il business con i brand di prodotto finito.
A Hong Kong, questo processo ha portato Cosmopack Asia a occupare un intero quartiere fieristico, l’AsiaWorld-Expo.
Lo scorso luglio, invece, abbiamo lanciato Cosmopack North America, come naturale prosecuzione di una crescita costante dell’area dedicata alle aziende di filiera.
Questa manifestazione si contraddistingue per l’interesse dimostrato dai cosidetti “indie brand” che caratterizzano la West Coast degli Stati Uniti e per le opportunità offerte - grazie al suo posizionamento strategico - dai mercati di Canada e Messico.
A Cosmoprof India e, dal 2020, anche a Bangkok, investiremo sulla filiera, coinvolgendo leader internazionali e fornitori locali e dedicando aree specifiche, fino a sviluppare un progetto interamente rivolto a questo comparto dell’industria nel particolare mercato ospitante.
Il viaggio di Cosmopack, quindi, continua!