Max Falsetta Spina

Divoc-20 MM
Fotomontaggio digitale, speculare e simmetrico di un dettaglio della Torre Unicredit, Piazza Gae Aulenti a Milano, 2020. Camera: Sony Alpha 99

Da 25 anni dietro l’obiettivo, Max Falsetta Spina è fotografo e scenografo.

La sua fotografia si sviluppa per piani moltiplicati all’infinito, sempre alla ricerca di nuove suggestioni da esplorare. La costante ricerca parte da interventi diretti dapprima sull’inquadratura e poi sul supporto fotografico, perché Falsetta Spina è un artista concreto, che ama agire sulla fotografia con le proprie mani.

Il suo percorso artistico prende così avvio da esperienze sulle operazioni di sviluppo in camera oscura, immediatamente all’inizio della carriera, con esiti che portano a una fotografia materica, in cui le superfici si offrono all’occhio in processi di sgranatura e disaggregazione a ricercare i naturali esiti di trasformazione del quotidiano.

Negli anni successivi lavora al collage, applicato sia a visioni urbane sia alla ritrattistica, giungendo oggi alla definizione di una fotografia che ribalta i piani costruttivi tradizionalmente intesi e raggiunge letteralmente la terza dimensione.

In un quarto di secolo l’artista ha catturato con il suo occhio e la sua mano città e persone sempre con l’intenzione di mostrarne il lato nascosto, quello più profondo, interpretato da una mente che ama le peripezie prospettiche, grazie anche all’attività di scenografo condotta in parallelo alla fotografia e ormai nota ad alcuni tra i più importanti brand mondiali dell’haute couture e dell’hi-tech.

La parola all’autore

Un’immagine che si svela per immagini. L’immagine proposta sulla cover di ItaliaImballaggio rappresenta infatti, in forma ripetitiva, una texture di rotocalco per imballaggi flessibili, tratta dall’elaborazione digitale di un frame dello scatto alla Torre Unicredit, fatto nel 2014 in Piazza Gae Aulenti a Milano.

L’immagine rientra in una mia ricerca datata 2007, scaturita dalla Serie Prospective.

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