Xavier Pascual: “Tanti visitatori, più aziende italiane: Hispack continua a crescere”.
In diretta dalla fiera. Il direttore di Hispack, in corso fino a venerdì a Barcellona: «Torneremo nel 2027, felici di evitare la sovrapposizione con Ipack-Ima».
Davide Miserendino
“Està muy lleno”. Tradotto dallo spagnolo: “c’è molta gente”. Parole che escono dalla bocca di alcuni visitatori seduti per un caffè ai tavolini appena fuori dai padiglioni della fiera di Barcellona, sotto un caldo sole catalano. Hispack, in corso fino a venerdì 10 maggio nel moderno quartiere fieristico non lontano dal porto commerciale, è tornata a respirare a pieni polmoni dopo gli anni difficili della pandemia. E guarda già con fiducia all’edizione 2027, forte della nuova scansione temporale che consentirà di evitare la sovrapposizione con la milanese Ipack-Ima.
A presentare l’evento di quest’anno e tracciare alcune linee future ha pensato il direttore di Hispack Xavier Pascual.
Pascual, come sta andando Hispack 2024?
“Abbiamo più di 800 aziende espositrici e abbiamo aumentato le presenze del 20%: il mercato sta crescendo e quindi cresciamo anche noi. Di Hispack ci piace sottolineare la trasversalità: con una sola visita si possono vedere tante applicazioni diverse progettate per il packaging. Abbiamo le materie prime, le macchine per il processo e il labelling, la robotica e la logistica e riteniamo sia un’offerta molto rappresentativa del mercato attuale. Abbiamo lavorato molto anche sui contenuti delle conferenze, mettendo in campo una proposta completa e variegata di interventi”.
Quest’anno c’è una nutrita rappresentanza italiana.
“Sì, è così, e per noi è molto importante. Prima c’era una sovrapposizione con Ipack-Ima che rendeva tutto più difficile. Gli espositori lamentavano le difficoltà logistiche legate alla vicinanza temporale tra le due fiere, che si tenevano tra aprile e maggio nel giro di pochi giorni. Ora, invece, le cose si sono sistemate: abbiamo organizzato questa edizione due anni dopo l’ultima (2022), slittata a causa del Covid e così si è ricreata una sequenza ottimale che vede noi l’anno dopo Interpack a Dusseldorf e Ipack-Ima l’anno dopo di noi. Per noi è molto importante avere qui i produttori italiani. Sono molto forti”.
Quindi Hispack torna nel 2027. C’è qualcosa di speciale in programma?
Risponde il presidente di Hispack Jordi Bernabeu: “Sarà un’edizione importante, perché sarà la ventesima. Avremo un programma speciale pensato per questo anniversario, ma per il momento concentriamoci su questa edizione. Abbiamo importanti aspettative, vedo espositori molto felici e tanti visitatori”.
Tra i paesi che partecipano a Hispack, avete scelto di dedicare un’attenzione particolare al Giappone.
Risponde Pascual: “Sì, abbiamo lavorato per avere qui una delegazione di giapponesi perché quello del Sol Levante è un mercato molto interessante, e nell’ambito del riempimento esprimono grande qualità. La visita di aziende del calibro di Shiseido e Kao rappresenta un’opportunità significativa per tante aziende che si occupano di confezionamento cosmetico e che qui possono confrontarsi e stringere una relazione con potenziali utilizzatori di spicco. E siamo felici che questi incontri avvengano qui”.
Quest’anno è stato segnato dall’elaborazione del nuovo regolamento europeo sui rifiuti da imballaggio, il PPWR. Che ne pensate?
Risponde Pascual: “Come società e come consumatori abbiamo bisogno di regole, le regole sono benvenute. E’ il pianeta che chiede regole. L’industria del packaging è molto efficiente e riuscirà ad adeguarsi. I consumatori dovranno modificare alcune delle loro abitudini, ma io credo che non ci saranno grandi problemi”.
Di questa edizione di Hispack ha parlato anche Carmina Castellà, direttore di Amec-Envasgraf:
“Il nostro gruppo partecipa all’evento con 40 aziende espositrici. Per noi è la migliore piattaforma, giochiamo in casa e possiamo mostrare le nostre migliori soluzioni in particolare nel campo della sostenibilità e della digitalizzazione. Le aziende spagnole sono altamente internazionalizzate, siamo nella top ten degli esportatori nel mondo. Il nostro mercato principale sono gli Stati Uniti. A Hispack abbiamo lavorato per organizzare le visite delle delegazioni internazionali. Siamo soddisfatti”.