Il packaging green: punto di riferimento per i consumatori
Se ne è parlato alla presentazione e nel corso della tavola rotonda a commento dell’Osservatorio Packaging del Largo Consumo di Nomisma, momento clou di Marca 2024.
Appuntamento imperdibile alla fiera Marca (Bologna, 16 e 17 gennaio), la presentazione dell’Osservatorio Nomisma per il Largo Consumo è uno dei momenti più interessanti e di prospettiva della manifestazione, a cui ha fatto seguito, come da tradizione, la tavola rotonda con end user e player del calibro di Crai, Granarolo, FCLOG e CPR System e Tetra Pak.
La sostenibilità al centro della scena
Anche per l’edizione 2023, voce protagonista dell’Osservatorio - raccontato da Emanuele Di Faustino, Responsabile Industria, Retail e Servizi Nomisma - è la sostenibilità, sempre più al centro delle scelte di consumo degli italiani, identificati dai ricercatori attraverso un campione rappresentativo di responsabili d’acquisto tra i 18 e i 70 anni.
Nonostante la spinta inflattiva riduca la capacità di spesa e conduca verso strategie di risparmio che orientano il 55% dei consumatori su insegne legate al mondo discount e il 63% verso i prodotti a marchio, i valori in campo esprimono una trasversalità tra esigenze di natura economica e considerazioni etiche vicine alla sostenibilità.
Interessante notare che per contenere la spesa, la ricerca delle offerte più convenienti è solo una delle strategie, a cui si affiancano abitudini di consumo più consapevoli. Tra queste, la riduzione degli sprechi, intesa dal 71% del campione come eliminazione del superfluo e l’acquisto più frequente e selettivo preferito dal 59%; due soluzioni legate a valutazioni di natura economica, ma guidate anche da una crescente sensibilità ambientale.
Non solo economia
Se le preoccupazioni di natura economica sono rilevanti per il 19% del campione, l’aumento dei prezzi nell’alimentare lo è per il 18% e quello di beni, servizi e caro bollette per il 13%, anche la crisi climatica trova posto con i suoi effetti, ritenuti un tema centrale dall’11% degli italiani.
Coerenti con questa nuova tendenza, le abitudini di consumo sono in parte orientate a ridurre l’impronta ecologica, aspetto su cui 1 italiano su 2 dichiara di compiere scelte più sostenibili rispetto a 5 anni fa. Focus in particolare sui consumi di acqua ed energia, al centro dell’attenzione dell’82% degli intervistati, mentre il 66% seleziona alimenti e bevande e il 42% modifica le strategie di mobilità e spostamento.
Green packaging sempre più protagonista
Guardando ai beni di consumo, crescente attenzione viene prestata all’imballaggio a cui si richiede sostenibilità in termini di materiali e design, ma utile anche per acquisire maggiori informazioni sul prodotto. La confezione gioca quindi un ruolo centrale sia nel marketing che nella comunicazione, valutata dai consumatori sulla base di diversi aspetti. Il 59% guarda all’over-packaging, il 58% alle confezioni interamente riciclabili, il 46% a quelle prodotte con ridotte emissioni di CO2, il 45% con materiale riciclato e il 44% biodegradabile, oltre ai prodotti plastic-free e riutilizzabili.
Per avere una o più di queste opzioni sostenibili, il 40% dei consumatori è disposto ad aumentare l’acquisto di prodotti caratterizzati da green packaging e il 68% ha acquistato prodotti a marchio dell’insegna del supermercato proprio per la confezione ritenuta più sostenibile di altre marche. Il green packaging sta quindi diventando determinante nelle decisioni d’acquisto alimentare, al punto che il 54% del campione ha cambiato marca spinto da una confezione sostenibile e il 18% ha abbandonato prodotti abituali poiché non ritenuti green.
Alla tavola rotonda, la parola ai grandi player
Numeri in crescita per la sostenibilità impongono ai grandi player della GDO e ai produttori di packaging di accogliere nuove sfide, dando risposte dinamiche a un mercato in continua evoluzione.
Protagonisti di questa edizione della tavola rotonda, Roberta De Natale, Quality e Sustainability Manager Crai, Myriam Finocchiaro, Responsabile Comunicazione Corporate e Relazioni Esterne Granarolo, Rodolfo Maioli Responsabile Commerciale FCLOG e CPR System, Francesca Priora, Sustainability Director Tetra Pak South Europe. Sotto la regia di Armando Garosci, direttore della rivista Largo Consumo, la parola va a Granarolo, con Myriam Finocchiaro che ha evidenziato i 3 principali obiettivi della multinazionale lattiero casearia, parte di una holding cooperativa, Gran Latte, che riunisce i produttori dandosi importanti obiettivi sul fronte della sostenibilità.
Tra questi la Certificazione Benessere Animale; la riduzione dell’impatto ambientale della stalla attraverso il finanziamento di impianti consortili di biometano per il conferimento delle deiezioni da cui produrre biometano e digestato; l’abbattimento delle emissioni al 100% con una serie di misure tra cui il recente passaggio dalla plastica alla carta per gli 80 milioni di vasetti di yogurt all’anno prodotti; la riduzione degli spechi. Non mancano investimenti attivi per definire nuove strategie green, dal Reparto R&D dedicato al packaging alla creazione di un Innovation Center che prevede uno stabilimento pilota per il testing sia del packaging che del prodotto.
La discussione è proseguita con Tetra Pak, colosso del confezionamento, impegnato da sempre sul fronte sostenibilità che, con Francesca Priora, ha messo al centro processing e packaging, i core business dell’azienda. L’accento si sposta quindi sulla sostenibilità della catena del valore con un forte impegno organizzativo e finanziario per favorire raccolta, separazione e riciclo, come parte integrante del business aziendale. Al centro dell’attenzione non c’è solo l’azienda, ma tutta la filiera di fornitura a monte e a valle del business, fino alla gestione del fine vita del rifiuto che, nel caso di Tetra Pak, si trasforma spesso in risorsa. È il caso del Pallet Noè, sviluppato in collaborazione con un pool di aziende locali: ricavato dalla separazione della componente polimerica del brick Tetra Pak, ha permesso di entrare nella catena logistica portando contenuti di innovazione sostenibile in quanto prodotto con materiale riciclato e perfettamente compliant con le esigenze dell’intralogistica.
Il successo del progetto, espressione eccellente del networking territoriale, è stato testimoniato da FCLOG e CPR System, protagoniste, nel racconto di Roberto Maioli, della pionieristica esperienza di economia circolare in collaborazione con la cartiera Lucart (riciclatore Tetra Pak) e co-protagonista nella realizzazione del Pallet Noè.
Costituito per il 30% dal recupero del poliaccoppiato presente nei cartoni per bevande, dal gennaio 2023 ha garantito un risparmio di 4000 tonnellate di materiale recuperato; un risultato che suggerisce l’importanza dei grandi volumi e il coinvolgimento dei big player per il successo dei progetti di riciclo e riuso.
In chiusura, la parola è andata a chi, ogni giorno, si confronta con le richieste dei consumatori, la GDO e in particolare a Roberta de Natale di Crai, che nel recente rilancio del marchio, partito nel 2022, ha messo al centro l’integrazione tra business e sostenibilità, con iniziative come la riorganizzazione della rete di distribuzione, il recupero del film avvolgibile usato nei trasporti e le campagne di comunicazione rivolte ai consumatori, per affermare i valori della sostenibilità come caratterizzanti del brand.