Il cibo in trasparenza

Le qualità del vetro, adatto per cuocere e per conservare il cibo, sono state testate “dal vivo” in occasione del Glassware Party “Gli inVasati”, organizzato da Assovetro.

La cooking class, che intendeva  ampliare la visione del consumatore sulle possibilità di utilizzo del vetro in cucina, ha messo alla prova mamme blogger e food blogger, che si sono cimentati con ricette preparate in vetro sotto la supervisione dello chef Fabio Campoli. Preparato e servito sotto vetro, il menu comprendeva l’antipasto “Trasparenza d’aMare”, il primo piatto “FutuRiso”, il dessert “In3pido” e un infuso di rosa per bevanda.
Infine, per coinvolgere i frequentatori dei social network è stata lanciata, all’inizio di settembre, l’applicazione “Cucina sotto vetro”, a cui si accede dalla pagina Facebook di Friends of Glass: gli utenti possono caricare e condividere con la community ricette sotto vetro o votare quella preferita.

Vetro con preferenze. Un recente sondaggio ha rilevato che in Europa  2 genitori su 3 temono la migrazione di sostanze nocive dal contenitore all’alimento contenuto. Al contempo, è convinzione comune che il contenitore di vetro sia invece garanzia di sicurezza in quanto inerte e naturale al 100%. Per questo, 8 genitori italiani su 10 (il 79% del campione) affermano di preferire per i propri figli i cibi conservati in vetro.
Commissionato da FEVE (Federazione europea produttori di contenitori di vetro), il sondaggio è stato condotto nel febbraio 2014 dall’agenzia InSites Consulting tra i cittadini di 11 paesi europei, interpellando oltre 8.000 consumatori di età compresa tra 24 e 64 anni, il 41% dei quali genitori e il 75% donne. Sempre secondo il sondaggio, gli italiani preferiscono il vetro a tutti gli altri materiali sia per gli alimenti (53% degli intervistati) sia per le bevande (76%).

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