Gli imballaggi di legno (2016)

Dati su un comparto che produce svariate tipologie di contenitori, fondamentali nella movimentazione delle merci nei diversi settori manifatturieri: imballaggi industriali, pallet, cassette, botti, casse e tappi di sughero.


Si stima che, in Italia, operino circa 2.057 produttori di imballaggi di legno, fornitori di materiali inclusi: il 67% degli operatori del settore è dislocato in Nord Italia, il 13,5% nel Centro e il 19,5% al Sud (Sardegna e Sicilia comprese).
Tra i produttori di imballaggi, il 12% circa è rappresentato da aziende specializzate nella produzione di casse e cassette per ortofrutta, il 49% circa da fabbricanti di pallet e il 39% si occupa di imballaggi industriali.
Operano altresì anche fornitori di materiali di base per produrre gli imballi in legno e importatori di imballaggi vuoti.
Anche i riparatori di pallet rientrano nella categoria dei produttori.
Gli imballaggi in legno, monitorati dall’Istituto Italiano Imballaggio, sono riconducibili a tre tipologie: imballaggi industriali (strutture per il trasporto di macchinari o impiantistica, cassette per liquori e vini pregiati, rocchette e casse per cavi, tappi di sughero…), cassette per prodotti ortofrutticoli e ittici, pallet.

Anticipo sui risultati 2016: primo confronto con i dati 2015
Per quanto riguarda un primissimo preconsuntivo 2016, assumendo come fonte i dati Istat, si dovrebbe assistere a un incremento della produzione di circa il 4%, crescita che riguarderà soprattutto i pallet non standardizzati.
Per quanto riguarda il commercio estero, sempre analizzando i dati Istat, le importazioni dovrebbero chiudere con un +6%, mentre le esportazioni con un +5%.
Nel 2015, sono state prodotte 2.408 t/000 di imballaggi in legno (+0,8% rispetto al 2014); l’export si è ridimensionato del 5%, a fronte di un incremento del 18% delle importazioni. L’utilizzo apparente ha riportato una crescita del 3,6% e il fatturato del settore ha segnato una crescita del 5,2%.

I pallet. In ambito nazionale, il consumo apparente 2015 è cresciuto del +2,2%, con uno sviluppo derivato in particolare dalle importazioni (+23%).
Le esportazioni sono cresciute del 2,6% mentre la produzione ha subito un lieve cedimento. La ripartizione per settori di impiego dei pallet presenta il seguente schema:
- bevande e liquidi alimentari (condimenti) 19%;
- food 21,9%;
- prodotti non food di largo consumo 19,7%;
- prodotti chimici per industria 4,7%;
- altro non food (elettrodomestici, abbigliamento,cosmesi, farmaceutico, prodotti per la casa ecc.) 34,7%.

Gli imballaggi industriali. Questa tipologia di imballaggi trova applicazione per oltre il 75% essenzialmente nelle aree della meccanica, elettromeccanica, ricambistica ecc. Il restante 25% riguarda un’ampia tipologia di prodotti quali selle per il trasporto di tubature, rocchetti per cavi, cassette varie per vini e liquori, e tappi di sughero. Nel 2015 la produzione ha segnato un incremento, in termini quantitativi, del 6,2%, in calo sia le esportazioni che le importazioni.
In crescita dell’8% il consumo interno.

Le cassette. Per il 93% sono destinate ai prodotti ortofrutticoli; i settori  ittico e vivaistico assorbono il restante 7%.
Con riferimento all’impiego di imballaggi in legno, la movimentazione dei prodotti ortofrutticoli freschi  interessa due tipologie di imballaggi: bins e  cassette, i primi utilizzati per il trasporto dei prodotti dal campo ai centri di stoccaggio, le seconde impiegate ai centri di vendita (mercati  rionali, fruttivendoli e supermercati).
Nel 2015 la produzione di cassette in legno è stata di 238 t/000 (+6,2%); nel corso degli ultimi anni hanno migliorato notevolmente il loro aspetto e attualmente svolgono una funzione di comunicazione.        

Plinio Iascone
Istituto Italiano Imballaggio

 

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