Rapporto sullo stato dell'imballaggio – Dicembre 2018

Osservatorio quadrimestrale della filiera dell’imballaggio: situazione a dicembre  2018. Dati consolidati e ipotesi di sviluppo nel biennio 2019-20.
Barbara Iascone - Istituto Italiano Imballaggio 

In questa sede si rende uno spaccato dell’andamento dei comparti dell’industria manifatturiera dove più intenso è il consumo di imballaggi, suddivisi nelle macroaree food e non food. 
I quadri evolutivi dei settori manifatturieri sono stati tratti dalle analisi settoriali elaborate da associazioni di categoria, banca dati dell’Istituto Italiano imballaggi o da Prometeia.

FOOD
Alimenti e bevande

Secondo l’analisi di Prometeia, l’industria alimentare italiana nel suo complesso dovrebbe aver chiuso il 2018 con una crescita esigua della produzione (0,8%). A trainare il settore resta sempre l’export, mentre i consumi interni risultano alquanto stabili.
Quello che sta cambiando nel settore alimentare è la distribuzione: seppur a livelli inferiori rispetto al resto del mondo, Europa compresa, le vendite on line stanno infatti cominciando a diventare un fenomeno interessante e degno di nota anche nel nostro Paese.
Sebbene in Italia gli acquisti on line di alimenti rimangono tra i più bassi al mondo, e a livello di ripartizione di acquisti quelli relativi al food rappresentino circa lo 0,7% del totale e-commerce nazionale, va invece sottolineato il tasso di crescita dell’area: nel 2018 le vendite online di food & grocery sono infatti aumentate del 34%. Questo fenomeno, come tutto il commercio online, influenza positivamente il settore del packaging.
Per quanto riguarda il biennio 2019-20 si conferma una produzione in crescita dello 0,8%.

NON FOOD
Farmaci

Sempre secondo le elaborazioni di Prometeia, al momento i dati relativi a Federfarma sono quelli esposti in precedenza: 2018 in crescita, con un tasso di sviluppo del fatturato a prezzi costanti che dovrebbe assestarsi iintorno al +3%. Per il biennio 2019-’20 il tasso di crescita dovrebbe superare di poco il 2%.

Sistema moda
Prometeia conferma l’andamento positivo del Sistema Moda iniziato nel 2017:  +1,5% circa nel 2018, con un tasso di crescita previsto per il biennio successivo intorno allo 0,8%.

Cosmesi e profumeria
Il settore conferma una crescita del fatturato globale per il 2018 pari al +4,5%. A contribuire al trend sono sicuramente le esportazioni in costante avanzamento, ma anche il mercato interno che con il +2% fornisce un buon apporto al settore.

Mobili e arredamento
Nel 2018 il comparto registra una crescita del fatturato a prezzi costanti pari al +1,1%, che si andrà confermando anche nel biennio successivo.

Prodotti chimici
Fonte: Federchimica

Dopo un 2017 decisamente brillante, il 2018 chiude con tassi di crescita ridotti rispetto all’anno precedente: +1,4% per il comparto nel suo complesso, con un andamento comunque in linea con la media europea (+1%).
Il settore chimico conferma la propria natura di “termometro sensibile” dell’andamento economico generale, in quanto contempla svariate categorie di prodotti intermedi utilizzati nei più disparati comparti industriali.
Tanti gli elementi da considerare per il rallentamento della crescita di questo settore, primo fra tutti i rincari del prezzo del petrolio registrati nel 2018. Le previsioni per il 2019 confermano l’ipotesi di un +1,4% per il settore chimico nazionale.

Meccanica
Macchine agricole, utensili, per impieghi speciali, per energia
Secondo Prometeia, l’andamento di questo settore nel 2018 risulta essere tra i migliori del manifatturiero italiano con un trend che dovrebbe chiudere l’anno con un +3% circa. Il biennio successivo dovrebbe confermare i buoni ritmi di crescita portando a un ulteriore +2,8% medio annuo.

Elettrodomestici
Tra i settori meno performanti per il 2018 troviamo quello degli elettrodomestici, che registra un esiguo +0,6%; la situazione dovrebbe essere analoga anche nel biennio 2019-20.

Materiali edili 
Secondo l’analisi di Prometeia, i materiali edili dovrebbero chiudere il 2018 con un +1,6%, che si andrà confermando anche nel biennio successivo.

Quadro economico generale
Nel 2018 l’economia mondiale risulta rallentata: secondo le previsioni del  Fondo Monetario Internazionale, la crescita si ferma al 3,7% già registrato nel 2017.

In questo contesto, le previsione del FMI relative al nostro Paese sono di una crescita del PIL dell’1,2% per il 2018 e dell’1% per il 2019. Sempre secondo FMI, dopo un 2017 con il PIL in crescita del 2,4%, nel 2018 l’Eurozona dovrebbe registrare una crescita del 2%, che andrà a ridimensionarsi ulteriormente nel 2019, quando si prevede un PIL al +1,9%.

Secondo Confindustria
Secondo l’analisi del Centro Studi di Confindustria, la ripresa italiana risulta essere in linea con quella mondiale, quindi ridimensionata rispetto al 2017.
Il PIL cresce a ritmi inferiori anche rispetto alle previsioni del FMI: +1,1% nel 2018 e +0,9% nel 2019.
Sempre in relazione al PIL, nel terzo trimestre 2018 si è registrato un -0,1%, confermando un andamento molto debole anche nel quarto trimestre.
Nel mese di ottobre la produzione industriale è cresciuta di appena lo 0,1% e nel mese di novembre la fiducia delle imprese nell’attività manifatturiera è peggiorata. Anche gli ordini non lasciano intravedere segnali particolarmente positivi. Per quanto riguarda le esportazioni, si registrano performance non particolarmente brillanti, e la domanda interna rallenta rispetto al 2017.
La ripresa dell’occupazione si è in pratica fermata a giugno, facendo registrare nel terzo trimestre 2018 un -0,2%.

Secondo Prometeia
In base all’ultimo report di Prometeia disponibile (novembre 2018), il settore manifatturiero italiano chiude l’anno con un tasso di crescita ridimensionato rispetto al +2,8% registrato nel 2017 e il fatturato - valore a prezzi costanti -  cresce dell’1,7%. Il settore che nel 2018 ha registrato le prestazioni più deludenti è quello automobilistico e dei motocicli. Il rallentamento è sicuramente ascrivibile all’incertezza che ci caratterizza, sia sul piano internazionale che su quello interno, e che influenzerà anche la crescita nel biennio successivo: il tasso di crescita medio annuo per il 2019-20 sarà del +1,6%.
I principali elementi di sostegno alla crescita del settore manifatturiero sono comunque gli investimenti in materie prime, macchinari e mezzi di trasporto, anche se risultati rallentati nella seconda parte del 2018.
La ripresa dell’edilizia dovrebbe confermarsi nel medio termine, superando i livelli ai minimi storici registrati negli scorsi anni.
In base alle analisi di Prometeia, i consumi dovrebbero essere cresciuti nel 2018 dello 0,8% e nel biennio successivo dovrebbero arrivare a +1%. Va considerato, al riguardo, che la propensione al risparmio delle famiglie si è molto consolidata in questi anni, rimanendo più alta rispetti ai valori pre-crisi.
Le esportazioni italiane continuano a essere molto competitive tanto da segnare, nel 2018, tassi di crescita superiori a quelle mondiali e a quelle dei principali competitor europei: +3,4% in Italia, -0,4% a livello mondiale. Prometeia prevede che, nel biennio 2019-20, questi tassi vengano riconfermati, registrando un +3% medio annuo.
 

I dati utilizzati per l’elaborazione del Report sono tratti dalla banca dati dell’Istituto Italiano Imballaggio

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