Non si torna indietro…
Cinquant’anni: una ricorrenza importante per Laminati Cavanna SpA, realtà industriale specializzata nell’accoppiamento di film flessibili conto terzi. Una lunga storia, che l’ha portata alla certificazione BRC e a darsi nuovi programmi di sviluppo per il futuro, così da continuare a essere partner affidabile e attendibile di molti converter italiani, e non solo.
“Ci sono cose che ci prendono e non ci fanno dormire… ”*. Deve essere successo anche a Giancarlo Cavanna quando, il 15 aprile del 1969 - poco prima che l’uomo mettesse piede sulla luna - diede inizio, con pochissimi mezzi, alla sua impresa.
Schivo, scaramantico, insofferente a parlare in pubblico, questo grande imprenditore e lavoratore è una figura per la quale, nonostante l’occasione, la vera festa sarebbe non festeggiare…
Oggi, è ancora il presidente della Laminati Cavanna e non solo continua a guardare avanti con ottimismo, ma anche a studiare come riconfigurare la storia della sua azienda, in vista delle opportunità a venire nell’ambito dell’attività di accoppiamento a solvente e senza solvente conto terzi.
Intanto, ha messo mano a un nuovo assetto societario, portando a compimento il processo di delega alla figlia Anna Paola, che sa peraltro ben conciliare impegno in azienda e ruoli istituzionali (Istituto Italiano Imballaggio, Assografici-Giflex e Confapi Picenza), diversificando così gli orizzonti culturali di riferimento.
Un padre e una figlia, dunque, assai diversi per attitudine e formazione, ma accomunati dalle medesime doti di integrità e correttezza personale, e dalla consapevolezza assai gratificante di essere “a posto” con sé stessi.
Cambiare passo, insieme
Laminati Cavanna ha saputo interpretare al meglio i tempi e i modi di un mercato in divenire, mettendo in atto una significativa trasformazione, senza tuttavia tradire la propria natura di azienda flessibile, veloce, con competenze estese sui materiali e sugli adesivi e che, nella riservatezza, ha il suo punto di forza.
Nel 2017 ha così ottenuto la Certificazione BRC Grade AA che attesta la validità e l’importanza degli investimenti effettuati per soddisfare i fondamentali dello standard.
E, proprio con l’obiettivo di garantire che la propria lavorazione avvenga nel rispetto dei criteri di sicurezza alimentare cogenti e richiesti dal mercato, ha portato a termine un importante processo di adeguamento delle strutture, delle aree produttive e dei magazzini di stoccaggio.
Ci sono voluti 6 mesi di “cantiere” per riammodernare lo stabilimento, ridisegnando i flussi di persone e materiali, ma anche per rendere più confortevole gli ambienti di lavoro: spogliatoi, sala mensa, uffici.
Un traguardo raggiunto, che ha permesso alla Laminati Cavanna di modificare significativamente anche il proprio portafoglio clienti, potendo ora offrire ai converter un backup omologato delle loro lavorazioni e consentendo loro di sperimentare nuove soluzioni di packaging, grazie alle competenze sui diversi materiali utilizzati nei settori alimentare, medicale, farmaceutico e industriale.
Bella azienda... con dote e doti
Il 2018, per Laminati Cavanna, è stato l’anno dei record: il fatturato migliore di tutti i tempi, con 49 collaboratori, e ogni giorno sono state movimentate circa 40 tonnellate di materiali e prodotti fino a 2.500.000 metri lineari di accoppiati a settimana (che, nei periodi di punta, sono saliti fino a 3.000.000 ).
Inoltre, l’anno scorso, è stata installata una nuova accoppiatrice duplice a solvente Bobst (in totale in stabilimento sono operative 7 macchine, di cui 4 a solvente e 3 solvent-less), nonché una rettifica per cilindri in gomma della Rossini SpA, che permette non solo di sodisfare le proprie necessità di lavoro (ne ha circa 600), ma anche di offrire un servizio conto terzi ai converter clienti.
E poi, l’azienda ora lavora su due turni, con persone che sono cresciute professionalmente e che hanno acquisito nuove responsabilità.
Quest’anno c’è in programma di rimodernare il reparto taglio, realizzando un ambiente a contaminazione controllata, nonché di installare una seconda linea di taglio (Bimec), riportando in casa una parte delle lavorazioni fin qui eseguite in outsourcing.
Altri interventi sono previsti per climatizzare completamente il magazzino prodotti finiti, peraltro dotato di 5 camere calde e, guardando un poco oltre, anche un impianto di recupero solventi.
Su tutt’altro fronte, nel 2019, verrà implementato un sistema gestionale coerente con il paradigma Industry 4.0.
Ce n’è per tutti i gusti, insomma, a patto che 1 + 1 continui a fare 2, almeno parlando di imballaggi flessibili.
* “Non si torna indietro”, canzone di Pino Daniele, tratto dall’album “Tutta n’ata storia”