Semplicemente le migliori

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Il vantaggio delle piastre riscaldanti in fusione di alluminio o di bronzo sulle macchine di confezionamento: semplicità di utilizzo, elevata efficienza termica, massima sicurezza funzionale. Il know-how di Amarc al servizio del mercato.

Stefano Lavorini

Le resistenze in fusione di alluminio o di bronzo sono un componente della parte calda di formatrici - riempitrici - chiuditrici (HFFS e VFFS) e termoformatrici.

 Quelle prodotte da Amarc possono rappresentare una scelta vantaggiosa rispetto alle tradizionali resistenze elettriche, utilizzate per la termoformatura e la chiusura di vaschette, nonché saldatura di film plastici.

La differenza, anche in questo caso sta nei dettagli. Dati alla mano, le piastre con resistenze corazzate interfuse offrono un ottimo isolamento elettrico - anche in condizioni gravose - e temperatura uniforme su tutta la superficie, con in più il vantaggio di un singolo collegamento elettrico, a prescindere dalle dimensioni.

Permettono inoltre di ridurre in modo significativo i consumi elettrici (-30%) e, grazie alle elevate proprietà meccaniche e di resistenza alla corrosione, garantiscono una durata prolungata nel tempo rispetto ad altre tecnologie, con conseguente drastica riduzione degli interventi tecnici di manutenzione.

Quelle prodotte da Amarc sono frutto di un’esperienza pluridecennale nella progettazione e realizzazione di soluzioni per il riscaldamento e la trasformazione dei materiali nei processi industriali.

«Tutti i nostri prodotti sono caratterizzati da un’elevata ingegnerizzazione e tecnologia e sono pensati per garantire semplicità di utilizzo, elevata efficienza termica, massima sicurezza funzionale», sostiene Giorgio Ardesi che, con il cugino Andrea, gestisce l’azienda di famiglia fondata dal nonno.

Piastra riscaldante per termosaldatura e chiusura di vaschette alimentari.

A ognuno la sua

Amarc realizza piastre riscaldanti in fusione su specifiche del cliente, sagomandole e lavorandole con macchine CNC; si tratta di piastre che possono raggiungere temperature di utilizzo di oltre 300 °C e possono essere predisposte per collegamenti elettrici in custodia con protezioni IP55 e IP65.

Nel caso, ad esempio, delle macchine HFFS (flow-pack) sono state sviluppate resistenze in fusione circolari per la saldatura trasversale del film di confezionamento.

«Da decenni siamo partner di un’azienda leader a livello globale, con migliaia di installazioni nel mondo - sottolinea il responsabile tecnico, Umberto Riboldi - e non abbiamo riscontrato problemi di tenuta delle saldature con qualsiasi tipologia di materiale plastico, compresi i nuovi polimeri biodegradabili o provenienti da fonti rinnovabili».

Piastra riscaldante speciale per ogni esigenza del packaging.

Campioni gratuiti per testare i vantaggi delle piastre riscaldanti

Amarc è certamente un’azienda orientata al mercato, il che vuol dire, ad esempio, che non ha un catalogo ma è l’ufficio tecnico ad affiancare il cliente nella scelta della soluzione più idonea alla singola applicazione.

«Per quanto riguarda le piastre riscaldanti - aggiunge infine Andrea Ardesi - comprendiamo bene che i costruttori di macchine possano essere restii a sperimentare nuove soluzioni, e quindi, proprio per questa ragione, ci impegniamo a fornire, a chi lo richiede, un campione gratuito per fare un test e una prima valutazione».

Scopri maggiori informazioni sulle aziende citate in quest'articolo e pubblicate sulla Buyers' Guide - PackBook by ItaliaImballaggio

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